Il calciomercato del Napoli non è ancora finita. Bigon lavorerà sino all’ultima ora per assicurarsi le prestazioni di un esterno destro che fornisca il ricambio a Maggio. L’esterno vicentino è senza alcun dubbio una delle frecce più importanti nell’arco di Mazzarri, ma in una stagione che propone 50 partite in calendario, la necessità di un ricambio diventa impellente. Bisognerà insomma evitare che si ripeta la situazione della scorsa stagione dove, in seguito all’infortunio di Maggio ed alla contemporanea squalifica di Zuniga, gli azzurri si ritrovarono costretti a schierare Dzemaili sulla fascia destra nella decisiva trasferta dell’Olimpico contro la Lazio. La storia è nota, sconfitta senza appello e Champions sfumata anche (e soprattutto) per quei punti persi nello scontro diretto. Assorbita la lezione, la società partenopea ha provato in tutti i modi a completare il parco esterni con il quarto innesto. Sino a ieri pareva scontato l’arrivo di Giandomenico Mesto, vecchia conoscenza di Mazzarri (clicca qui per approfondimenti), poi in serata Preziosi ha bloccato l’affare. Si sussurra per la contemporanea cessione di Tomovic, l’altro esterno destro presente nella rosa del Grifone. In quest’ultima giornata Bigon continua il suo lavoro di mediazione e l’affare alla fine si potrebbe chiudere nonostante alcuni rumors avessero ipotizzato un cambio di rotta con l’interesse per Ezequiel Schelotto. Per analizzare le ultime manovre di mercato del Napoli, abbiamo contattato in esclusiva per IlSussidiario.net, Mimmo Carratelli, voce autorevole dell’ambiente partenopeo. “Tra Mesto e Schelotto avrei senza dubbio preferito il secondo, sia per una questione anagrafica sia per motivazioni. Mesto ormai haa 30 anni, arriverebbe come rincalzo e non so quale possa essere il suo apporto alla causa. Schelotto invece ha 23 anni e un suo acquisto sarebbe stato interessante anche per il futuro”. Maggio infatti non sarà eterno e l’arrivo dell’argentino avrebbe potuto regalare a Mazzarri un futuro titolarissimo per i suoi schemi. “Penso che dopo un periodo di ambientamento, Schelotto avrebbe potuto tranquillamente ambire ad una maglia da titolare”. Ipotesi comunque pressoché impossibile perché a breve dovrebbe arrivare l’ufficialità dell’affare Mesto.



Un’operazione da 800mila euro per la metà del cartellino. Non un colpo di grande effetto, ma una pezza a colori per completare una rosa già competitiva nell’undici titolare.

 

(Massimiliano de Cesare)

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