L’ultimo colpo del calciomercato del Napoli è stato perfezionato ieri sera. L’acquisizione di Giandomenico Mesto, anticipata ai nostri microfoni dall’agente del giocatore (clicca qui per leggere la nostra esclusiva), arriva a completare una campagna rafforzamento che non ha sicuramente entusiasmato la tifoseria partenopea. La conferma di Cavani è la nota più lieta all’interno di tre mesi nei quali Mazzarri ha visto partire prima Lavezzi e poi Gargano. Due tra i motori pulsanti di quel Napoli che negli ultimi anni ha scalato le graduatorie della massima serie. L’ossatura resta più o meno la stessa, anche se per ovviare alle partenze, Mazzarri ha già varato una piccola alternativa tattica, passando dal 3-4-2-1 al 3-5-1-1. Meno spazio per l’attacco, maggior potere agli inserimenti, per sfruttare al meglio i mille polmoni di Behrami. L’arma in più degli azzurri potrebbe però essere la continuità tecnica e la crescita esponenziale di alcuni uomini già presenti in rosa che quest’anno proveranno a guadagnarsi sul terreno di gioco la definizione di Top player lanciando l’assalto ai vertici. Per parlare di questo e del calciomercato azzurro, abbiamo contattato Massimo Oddo, ex terzino transitato nel capoluogo campano nella stagione 1999-2000. Queste le impressione raccolte in esclusiva da IlSussidiario.net.



Si può dire concluso il mercato dopo Mesto? Se il mercato è concluso o meno bisogna ovviamente chiederlo alla dirigenza. Sicuramente il Napoli ha una squadra competitiva nell’undici titolari e che già negli scorsi anni ha dimostrato di poter far bene. La rosa deve ovviamente essere ampia perché se è vero che quest’anno gli azzurri non parteciperanno alla Champions, c’è sempre un Europa League da onorare.



Un commento su Mesto? All’interno di una stagione che presenta tanti impegni, come quella che il Napoli si appresta ad affrontare, un giocatore del suo valore può sempre servire.

Era lecito aspettarsi qualcosa di più dal mercato? Io credo che al di là del mercato e delle aspettative, gli azzurri sono estremamente competitivi. Quella partenopea è una squadra in costante crescita. Due anni fa si è qualificata in Champions League e la scorsa stagione ha retto l’impatto contro gli squadroni europei. Quando si esprimono giudizi bisogna sempre ricordarsi che poche stagioni fa, il Napoli era nel calvario della Serie C. In questo periodo si deve prestare massima attenzione ed evitare di fare il passo più lungo della gamba. Il Napoli agisce con oculatezza e fa bene.



Scambio Lavezzi-Gargano per Insigne-Behrami. Guadagnato o perso?

Lavezzi era una certezza. Insigne è una promessa reduce da un grandissimo campionato di serie B, bisognerà valutare se potrà rispettare le aspettative, ma ha tutte le carte in regola per sfondare. Behrami, invece, ha caratteristiche diverse rispetto a Gargano, ma il livello del giocatore è più o meno lo stesso. Lo svizzero sarà utile nel nuovo modulo di Mazzarri.

Si parla degli azzurri come possibile pretendente allo scudetto. Lei concorda? Dove si giocano le chance tricolore degli uomini di Mazzarri?

Lo è nella misura in cui diverse squadre che lottano per vincere il campionato, invece di rafforzarsi si sono indebolite. Se l’anno scorso questa squadra è stata competitiva nonostante l’impegno della Champions, in questa stagione senza le fatiche che comporta la massima competizione europea penso che gli azzurri possano davvero lottare per i vertici.

 

(Massimiliano de Cesare)