Giorni caldi in casa Napoli, sul campo e fuori. E come sempre, più o meno sottotraccia, il calciomercato rimane grande protagonista. La squadra ha ingranato bene vincendo le prime due giornate di campionato, a Palermo e in casa con la Fiorentina. L’entusiasmo nell’ambiente cresce di giorno in giorno mentre nelle stanze dei bottoni si giocano altre partite importanti, che toccano anche temi di calciomercato. E’ il caso ed esempio di Giuseppe Rossi: l’attaccante del Villarreal è indisponibile da mesi e per mesi lo sarà ancora, ma sembra che la dirigenza azzurra stia lavorando sottotraccia per acquistarlo già a gennaio. Naturalmente si tratta di un’operazione rischiosa, da valutare con attenzione così come alcuni rinnovi di contratto. Due giocatori importanti del Napoli, il portiere De Sanctis e il difensore Campagnaro, vanno in scadenza il prossimo giugno, mentre l’esterno Zuniga nel 2014. Il calciomercato estivo ha già riservato la telenovela Cavani, chissà che una vicenda del genere non si possa ripetere con altri calciatori. Per inquadrare questi argomenti da un punto di vista più vicino al Napoli ci siamo rivolti in esclusiva ad Enrico Fedele, agente Fifa e procuratore, assieme al fratello Gaetano, del capitano azzurro Paolo Cannavaro. Ecco le sue impressioni:
Giuseppe Rossi vale una scommessa? Dipende dal costo dell’operazione. Gli si potrebbe far sottoscrivere un contratto condizionato.
In che senso? Con delle condizioni sia per l’ingaggio di Rossi che per la società. Si fissa una cifra col giocatore, operativa da gennaio, poi nel giro di quattro mesi si vanno a verificare le sue condizioni. Se Rossi potesse essere impiegato prima della fine del campionato gli si dà un tot, se no gli si sottrae la cifra stabilita.
A queste condizioni tenterebbe il colpo? Sì, assolutamente.
Oggi Bigon ha parlato dei rinnovi di contratto incombenti, mostrandosi ottimista: ma perchè si tende ad aspettare la scadenza? E’ la stessa filosofia che hanno adottato per Cannavaro: aspettano cinque-sei mesi prima che finisca il campionato. E’ una filosofia societaria, personalmente non la condivido al cento per cento.
Perchè? Io non lascerei un giocatore in scadenza a campionato in corso, cercherei di risolvere la questione prima. Campagnaro e De Sanctis vanno in scadenza a giugno: credo che le trattative si potessero anticipare di qualche mese, anche per la fiducia dei giocatori.
Per Zuniga invece la scadenza di contratto è più lontana di un anno: può essere la stagione della sua consacrazione? Io l’ho sempre visto come un esterno destro, e con certe caratteristiche. E’ un giocatore tecnicamente bravo, che porta palla e ama saltare l’uomo, ma non è l’esterno di corsa che noi intendiamo, come può essere Maggio. Mazzarri è stato bravo a forgiarlo ed adattarlo e sinistra, che non è il suo posto, in ogni caso è un giocatore che può essere molto utile per certe tipologie tattiche.
Ritiene quindi che a gennaio si debba acquistare un esterno sinistro di ruolo?
No, c’è Dossena, c’è lo stesso Zuniga e volendo qualcosa la può fare pure Aronica.
Oggi è stato presentato l’ultimo acquisto, il giovane Bruno Uvini: all’ombra di Cannavaro potrebbe essere utile alla causa già quest’anno? E’ ancora giovane, è un ragazzo che deve maturare. Si diceva la stessa cosa di Fernandez: fare il difensore in Italia è molto difficile. Uvini dovrà prima ambientarsi, sull’esempio di Thiago Silva che è stato qualche mese ad imparare i meccanismi difensivi in Italia.
(Carlo Necchi)