Walter Mazzarri è pronto. Domani il suo Napoli esordirà in Europa League contro l’AIK Solna, squadra di un quartiere di Stoccolma, nella prima giornata della fase a gironi. Non proprio un avversario di spicco, ma guai a sottovalutarlo: le italiane non hanno un rapporto troppo felice in questa competizione. Nella conferenza stampa della vigilia, il tecnico azzurro ha battuto molto su questo tasto. La squadra, ha detto, farà bene a non prendere sotto gamba gli svedesi, dotati di attaccanti molto veloci, in grado di dar fastidio alla difesa. E quella del Napoli, si sa, non è certo irresistibile. Anzi, è forse l’unico reparto ancora non all’altezza di una big, la dimensione alla quale i partenopei giustamente aspirano. Certo, l’Europa League non è la Champions, e probabilmente un pizzico di nostalgia verrà, nel ripensare alle emozioni dello scorso anno; ma gli azzurri dovranno essere bravi a trovare dentro di loro le giuste motivazioni per fare bene. Anche perchè la formazione che Mazzarri manderà in campo domani al San Paolo sarà largamente sperimentale. Via libera, dunque, alle seconde linee, tra le quali sono in tanti a reclamare un posto al sole. Dallo scalpitante Insigne al ‘misterioso’ Vargas, ancora a caccia del suo primo gol in maglia azzurra, passando per El Kaddouri e Donadel. Tutti giocatori che vogliono mettersi in mostra. Se costoro riusciranno a mettere in campo solo un etto della rabbia agonistica che covano in corpo, allora sarà grande Napoli. Mazzarri ha motivato così la sua scelta di affidarsi al Napoli 2: “Turnover? Sono costretto a farlo, la partita successiva è contro una squadra con la quale abbiamo sempre fatto fatica”, ovvero il Catania. Poi sarà la volta di Lazio, Sampdoria e Udinese, e in mezzo ci sarà la trasferta di Eindhoven contro il Psv. “Il calendario non ci è amico”, fa notare il tecnico livornese – un adagio già sentito la scorsa stagione, ma si sa che la via verso il vertice dell’Europa passa attraverso la gestione dei doppi impegni. Quello che è cambiato è che quest’anno Mazzarri sembra fidarsi maggiormente anche dei giovani e delle riserve a disposizione. A differenza dello scorso anno, in ogni ruolo ci sono due alternative, quasi tutte di buon livello, per cui non sarà difficile mandare in campo una formazione competitiva. Per finire, Mazzarri ha parlato delle prospettive della squadra in questo torneo: “Speriamo di passare il primo turno, quando poi diventerà importante quasi quanto la Champions”. Basti pensare al tabellone dei sedicesimi dello scorso anno, quando dai gironi della massima competizione europea arrivarono squadre come Manchester City e Manchester United. Insomma, è un’Europa League che merita il massimo rispetto.



Sarebbe un peccato snobbarla. De Laurentiis non la tiene in gran conto, Mazzarri forse sì. Per continuare a crescere e costruire un Napoli sempre più forte ed europeo.

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