Se vi era ancora bisogno di conferme da ieri sera tutti i dubbi sono stati spazzati via: il Napoli è l’unica e vera anti-Juventus. Il club partenopeo ha dato prova di grande forza, personalità e qualità nella sfida del San Paolo contro la Lazio, davanti a 40mila azzurri in estasi per il 3 a 0 finale. Assoluto protagonista del match, quell’Edinson Cavani che non sbaglia mai gli appuntamenti importanti e che anche ieri ha dimostrato di essere uno degli attaccanti più micidiali non solo d’Italia e nemmeno del Vecchio Continente, ma del mondo intero. Per il nazionale uruguagio una splendida tripletta che scaglia in prima posizione nella classifica marcatori lo stesso bomber partenopeo, ora a quota 5 reti davanti al collega della Fiorentina Jovetic, fermo a quattro marcature. Il Napoli domina una partita mai in discussione, se non nel primo quarto d’ora, ma già alla mezz’ora la squadra di Mazzarri può farsi forte del doppio vantaggio. Partita dominata più sul piano fisico e tattico che su quello del possesso palla, visto che le squadre se lo spartiscono equamente (51% a 49% per i padroni di casa). La gara è stata vinta con la fame e la voglia di vincere, come testimonia il dato dei tiri in porta: su 13 totali per entrambe, i partenopei hanno centrato lo specchio ben sette volte, i capitolini solo tre. Ecco, forse il dato che più rispecchia l’andamento del match è quello della percentuale di attacco alla porta avversaria: ben 70% per il Napoli, poco sopra il 25% la Lazio. Il resto delle statistiche sono abbastanza menzognere, visto che vedono la Lazio dominare sia la supremazia territoriale (9,30 minuti a 8), sia gli angoli, otto a sette. Ma, nel calcio, la differenza la fa la voglia di vincere e la concretezza sotto rete, come è stato del resto ieri sera, e quella, era tutta dalla parte dei padroni di casa. Un Napoli che fa quindi tremare le grandi del nostro campionato e che dopo la prestazione in parte deludente del Massimino contro il Catania, che ha fatto andare su tutte le furie l’allenatore Walter Mazzarri, torna a conquistare i tre punti appaiando in testa alla classifica i campioni d’Italia della Juventus, a 13 lunghezze. Secondo stop di fila invece per la Lazio, che dopo aver ottenuto nove punti in tre gare, il massimo disponibile, è capitolata contro il Genoa in casa e poi contro il Napoli in Campania. Nella prossima giornata, in programma nel weekend, gli uomini di Petkovic ospiteranno il Siena di Cosmi, che staserà giocherà il posticipo contro il Bologna in casa. Mazzarri, invece, volerà a Genova per sfidare il suo passato, la splendida Sampdoria di Ciro Ferrara, reduce dal pareggio contro la Roma all’Olimpico.
Al 19′ minuto del primo tempo il Napoli passa in vantaggio. Cavani raccoglie palla sul vertice sinistro dell’area, fa il classico movimento a rientrare del “Matador” che esplode il destro. La traiettoria si rivela imprendibile per Marchetti, sfortunato nella deviazione causata da un difensore. Nel calcio di una volta sarebbe stata autorete, in ogni caso è il gol dell’1-0 per la squadra di Mazzarri. Il raddoppio è per gran pare colpa di Konko, che intorno alla mezzora tiene in gioco Cavani sul lancio di Cannavaro. L’uruguaiano si invola verso la porta di Marchetti e, giunto al limite, spara una cannonata in diagonale che piega le mani al malcapitato portiere biancoceleste: doppietta personale della punta e 2-0 per i padroni di casa, che ipotecano la vittoria. Ancora Cavani per il sigillo finale, che arriva nella ripresa con il gol del definitivo 3-0: poco dopo l’ora di gioco, l’ex Palermo parte forse in posizione di offside su un lancio di Campagnaro. Indisturbato corre poi verso la porta avversaria e, dopo aver saltato secco Marchetti in uscita, deposita nella porta sguarnita il 3-0 che manda una volta per tutte la partita in archivio.
Walter Mazzarri, tecnico del Napoli, ai microfoni di Mediaset Premium ha cosi commentato la grande vittoria dei suoi ragazzi contro la Lazio: “Sono contento della reazione dei miei giocatori dopo la partita non esaltante di Catania. La Lazio è un avversaria che gioca bene e con un grande organico. Hanno Hernanes che è un grande centrocampista. Bravo Inler a limitarlo, siamo stati bravi a non farli giocare. Ora è dura mantenere la calma, io vado avanti per la mia strada. Le chiacchiere le porta via il vento. Il gesto di Klose? Noi dalla panchina ce ne siamo accorti subito, De Sanctis l’avrebbe presa. Se continuavamo a giocare come abbiamo fatto dopo la partita vincevamo lo stesso. Oggi il Napoli era carico. E’ da elogiare Klose, ma con la prova tv sarebbe stato sanzionato. Il gesto è giusto e le regole fatte bene ci aiutano a essere corretti. Se vogliamo rimanere ai vertici bisogna affrontare le partite sempre allo stesso modo. Oggi puoi rischiare di perdere con tutti. A Catania dovevamo fare meglio, non mi è piaciuto come abbiamo approcciato la gara al Massimino”. Sfida a due per lo scudetto? “Assolutamente no, ora il difficile è continuare sempre così e non distrarsi. Abbiamo già avuto una lezione a Catania. Ci sono squadre importanti, le pretendenti per stare lassù sono tante. Molto dipende anche dalla sfide di Coppa”. Vladimir Petkovic, tecnico della Lazio, ai microfoni di Mediaset Premium ha commentato la sconfitta: “Siamo stati poco attenti su certe situazioni, soprattutto sui primi due gol. Sul terzo non commento nemmeno, Cavani era in chiaro fuorigioco. Il guardalinee era molto lontano da questa situazione. Bisogna restare coi piedi per terra, bisogna ricreare energie positive. Non ci sono alibi, non ci sono altre scuse”. Come giudica il gesto di Klose? “Il momento è stato quasi decisivo. Non solo non abbiamo segnato, ma dopo ci siamo svuotati un po’. Siamo rimasti troppo composti in campo e l’aggressività è passata dalla parte del Napoli. Klose s’è dimostrato un uomo vero”.