Napoli-Palermo è una delle gare con più spunti di questa ventesima giornata dedicata alle Serie A. Non solo ci sono indubbie ragioni di classifica, soprattutto per quanto riguarda i partenopei, per guardare con interesse a questa gara, ma diversi intrecci di mercato tra passato e futuro rendono il confronto decisamente interessante. Il Napoli a quota trentasette punti, rilanciatosi dopo la bella vittoria sulla Roma, vuole proseguire a spron battuto l’inseguimento della testa della classifica, se non per competere per lo Scudetto – anche fosse non si dice per scaramanzia – almeno per agganciare un posto utile per trovare l’anno prossimo la definitiva consacrazione sportiva, e i soldini, della Champions League. Il Palermo dal canto suo ha davvero poco da scherzare dal basso dei suoi quindici punti in classifica. Il mercato di riparazione ha già piazzato qualche colpo, primi tra tutti proprio Andrea Dossena e Salvatore Aronica dal Napoli, e ora Gasperini dovrà pensare solo a fare quanti più punti possibili in un girone di ritorno che sembra più simile al “giro della morte”, i mitici 400 metri dell’atletica leggera, da fare con tutto quello che si ha dentro. La sfida di oggi non è facile, ma l’imperativo è (cercare di) vincere. Se la partita dovesse concludersi con un risultato di parità è ovviamente il Palermo a vedere il bicchiere mezzo pieno, mentre Mazzarri e soci dovranno sperare in uno scivolone collettivo di tutte le rivali degno più di una coreografia di balletto che di un turno di Campionato. Insomma, più va avanti il tempo, meno si può pensare di trovare squadre rinunciatarie a far bottino pieno. E questo non può che giovare all’agonismo e – speriamo – allo spettacolo.



Il Napoli arriva alla gara contro il Palermo dopo aver realizzato nove punti nelle ultime cinque partite. Tutta colpa dello scivolone casalingo contro il Bologna se la squadra di Mazzarri non si è trasformata in un rullo compressore. Adesso è tutto più difficile ma il morale è tornato alto, quindi ce la si può davvero giocare. Il Napoli in casa ha fatto ventitré dei suoi trentasette punti totali, vincendo sette volte, pareggiando due e perdendo una sola volta. La differenza reti la dice lunga: venticinque gol fatti e undici subiti. Uno score impressionante, ma migliorabile, soprattutto per quel che riguarda l’attenzione della retroguardia azzurra. Oggi Mazzarri, fatte salve le squalifiche di Grava e Cannavaro, ha tutti gli uomini a disposizione. Ma attenzione, perché i diffidati sono davvero tantissimi: Dzemaili, Vargas, Pandev, Britos, Campagnaro, De Sanctis e Behrami. Un cartellino di troppo potrebbe davvero complicare le cose. Passando alle analisi statistiche, scopriamo che il Napoli ha una tendenza al gol abbastanza omogenea, anche se privilegia la ripresa, e l’ultimo quarto d’ora in particolare per mettere a segno le sue reti. Difficilmente invece riesce a superare il portiere avversario tra il 16′ e il 30′ della prima frazione di gara. Per quanto riguarda invece i gol subiti, De Sanctis ha raccolto solo due volte la palla in fondo al sacco nella prima mezz’ora della ripresa. Praticamente un record, mentre patisce tantissimo (sette gol presi, pari al 38% del totale) l’ultimo quarto d’ora di partita. Normale per una squadra che finisce sempre in modo sbilanciato e forsennato la propria gara. E’ lo scotto da pagare, ma comunque il Napoli anche in questo caso ne fa più di quanti ne incassi.
Il Palermo contro il Napoli deve gettare il cuore oltre l’ostacolo. Si affiderà agli ex di turno, Andrea Dossena e Salvatore Aronica, appunto, e a tutte le componenti psicologiche che il bravo Gasperini riuscirà a mettere al fianco della sua tattica di gioco. Il Palermo nelle ultime cinque gare ha totalizzato un solo punto. Le conseguenze sono palesi. Bisogna rinascere anche grazie all’impegno della società sul mercato di gennaio. In trasferta il Palermo non ha mai vinto, e anzi ha totalizzato solo tre punti, frutto di tre pareggi e sette sconfitte. La differenza reti è da “velo pietoso” ovvero quattro gol fatti e diciassette subiti. Una rovina. Oggi Gasperini non potrà nemmeno contare su Hernandez e Mantovani infortunati e su Ilicic squalificato. Dal punto di vista delle statistiche, il Palermo ha uno score estremamente deludente per quanto riguarda l’attacco. Non ha mai segnato in tutto il girone d’anidata tra il 16’e il 30′ del primo tempo, e nel corrispettivo minutaggio della difesa ha fatto solo un gol. Pessimo il secondo tempo anche per quel che riguarda le reti subite, ventidue totali, con ben dodici gol incassati tra il 31′ e il 45′ minuto. Oggi dovrà fare un mezzo miracolo per uscire indenne dal San Paolo, staremo a vedere se ci riuscirà, Napoli-Palermo sta per cominciare…



La stanza si aprirà alle 14:55

 

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