Il campionato è definitivamente riaperto. Il 101° gol di Cavani, giunto a 5′ dal termine della partita del Tadrini, lancia tutta Napoli all’inseguimento della Juve che ormai si sente il fiato del Matador a sole tre lunghezze dal suo primo posto. Il Parma perde 1-2 contro un Napoli che fatica più del solito, cade l’imbattibilità casalinga di Donadoni che durava dall’inizio di questo campionato. La partita inizia a ritmi bassi, nel suo fortino il Parma gestisce meglio la palla, concedendo agli avversari un gioco per lo più passivo. È però del Napoli il primo squillo al quarto di gioco, con Pandev che non trova la girata giusta sul traversone basso del penetrante Zuniga. Il vanataggio partenopeo arriva pochi minuti dopo per la gioia dei 5000 tifosi ospiti assiepati propio sotto la porta del portiere avversario: Dzemaili dai 25 metri intuisce il corridoio del gol dettato da Hamsik che, lestamente entra nell’area e trasforma in rete un filtrante al bacio inventato compagno svizzero. Il Parma non ci sta e, complice l’atteggiamento permissivo dei napoletani impaurisce più volte De Sanctis. Sansone, libero dalla marcatura di Zuniga, sfrutta il cross dalla sinistra di Belfodil ma il suo piattone è neutralizzato dai guantoni dell’estremo difensore di Mazzarri. Alla mezz’ora è Parolo a impegnare la retroguardia avversaria che si salva grazie all’intervento in extremis di Cannavaro che allontana un pallone rovente dalla linea di porta. I ducali ci sono e non si danno per vinti. Nella parte finale della prima frazione il Napoli potrebbe cinicamente sferrare lo 0-2 ma fallisce in ben tre occasioni. Sugli sviluppi di un corner, il guizzo di Campagnaro esalta i riflessi di Mirante che si ripete quando, da solo di fronte a Dzemaili, non concede il raddoppio azzurro. È infine Cavani di testa a sfruttare male un bellissimo cross di Hamsik. Nel secondo tempo la partita si fa meno vivace, è il Parma a avere quasi sempre l’iniziativa ma il giovane trio d’attacco camposto da Belfodil-Sansone-Biabiany non punge mai a sufficenza. Con l’entrata in campo di Amauri, i padroni di casa trovano un punto di appoggio determinante per il pareggio che capita al 74′. L’italo-brasiliano si piazza al limite dell’area, protegge e infila per l’iserimento da destra di Sansone la cui conclusione è sporcata dal tocco di Cannavaro: De Sanctis già a terra deve arrendersi. Ci sarebbe persino maggior gloria per il neo entrato ma la sua conclusione ravvicinata è colpevolmente troppo alta. Mazzarri non è contento, Mesto non è il suo Maggio e Insigne non dà qulla brillantezza che era mancata all’inconcludente Pandev. I gialloblu non aspettano altro che il triplice fischio per uscire con un pareggio che sembra tutto sommato il risultato più veritiero. A ribaltare di nuovo tutto, a cinque minuti dal termine, è la coppia Insigne – Cavani: il primo verticalizza per il secondo che scatta dall’ultima posizione regolare, si lascia dietro l’alta e disattenta difesa avversaria e, dribblato Mirante, regala gioia a Napoli e altra stizza a Conte. Il campionato è bello, lo è sempre stato ma ora è ancora più interessante. Il Napoli la porta a casa pur senza strafare: la partita si dimostra bellissima, soprattutto nel primo tempo: in totale arriveranno 35 tiri, 19 per il Parma e 16 per i partenopei, con rispettivamente 4 e 8 conclusioni nello specchio. Sono i ducali a mantenere la supremazia territoriale per la maggior parte del tempo (11 minuti e 14 secondi contro 8 e 19), ma il Napoli vince la partita anche grazie alla maggior efficienza sotto porta (65% di pericolosità offensiva contro il 48% del Parma). Cavani segna il diciottesimo gol in campionato sfruttando una delle sue sette conclusioni (sbaglia due gol semi-incredibili per uno come lui), nel Parma bravissimi Biabiany e Parolo con cinque tiri a testa, Hamsik svolge un gran lavoro di collante tra i reparti distribuendo 53 palloni ai compagni.
Il primo gol è di Hamsik che riceve il laser telepatico di Dzemaili in ptrofondità, taglia in area dalla sinistra e con il mancino batte imparabilmente Mirante con un tiro di prima intenzione. Al 74′ arriva il meritato gol del pari del Parma, che nel secondo tempo era riuscito a schiacciare il Napoli nella sua area: azione personale di Nicola Sansone che aggira Britos e si allarga a sinistra, poi dalla riga di fondo tenta il tiro-cross in mezzo. Paolo Cannavaro devia con la suola e il pallone si infila sul primo palo battendo l’incolpevole De Sanctis che era andato a coprire il cross. Cavani all’85’ taglia la gola ai ducali scattando in posizione regolare con uno dei suoi soliti tagli e trasformando lo splendido passaggio di Insigne dopo aver saltato anche Mirante che tentava l’uscita disperata.
Ecco le dichiarazioni che l’allenatore del Parma Roberto Donadoni ha rilasciato ai microfoni di Sky Sport al termine della sfida tra Parma e Napoli: “Abbiamo provato a giocarcela per l’intero arco della partita ed il risultato finale a mio avviso ci penalizza, i ragazzi hanno fatto una grande partita e non meritavamo la sconfitta. Ingenui nel subire due gol nella stessa maniera, con due inserimenti di facile lettura letti male e con errori di posizione: errori che ci sono costati una deludente sconfitta, ma non voglio rimproverare i miei calciatori. Differenze tra Napoli e Juve? La squadra di Mazzarri ci ha messo in difficoltà con le ripartenze, sono due squadre che giocano in modo del tutto differente, il Napoli ha campioni come Hamsik e Cavani che fanno la differenza. Belfodil? Ha margini di miglioramento, la sua enorme fede religiosa non condiziona lo stile di vita e la prestazione in partita, deve soltanto pensare a crescere e fare sempre meglio”. Intervenuto ai microfoni di Rai Sport nel corso di “Stadio Sprint”, Walter Mazzarri, allenatore delNapoli, commenta la vittoria odierna contro ilParma: “Siamo contenti di aver vinto su un campo fin qui imbattuto: il Parma è una squadra forte e ben organizzata, complimenti a Donadoni e tutta la società. E’ una partita che abbiamo meritato di vincere. Con il pareggio sarebbe stata un’occasione mancata, ma non sempre può andarci storta: il Parma ci ha creato grossi problemi dopo lo 0-1, abbiamo sbagliato diversi contropiedi per chiudere la partita, però alla fine siamo stati bravi a fare il 2-1. Va bene così, l’importante è aver portato a casa i tre punti”. Mazzarri continua: “Juventus? Non commento le cose che non mi riguardano, noi facciamo la nostra strada. Dopo Pechino ho detto la mia per dare un contributo: fino alla fine dell’anno non commenterò più nulla sugli arbitri e su cosa diranno certi addetti ai lavori che non siano del mio gruppo. Mani di ieri simile a quello di Pereira in Inter- Napoli? Preferisco non commentare, le immagini parlano da sole. Comunque, pensiamo già alla sfida di domenica prossimo contro il Catania, una delle formazioni più in forma del campionato. Noi stiamo crescendo anno dopo anno, fino ad oggi le scelte estive sono state azzeccate”.