Chi li ha se li tiene stretti, ma per farlo deve anche coccolarli. Stiamo parlando naturalmente dei famosi top player, di solito grandi attaccanti dei club europei, tentati da offerte da ogni parte del mondo, e trattenuti fino al possibile dalle società a cui appartiene il loro cartellino. In Italia ne abbiamo pochi dopo le partenze in massa degli ultimi anni e il ridimensionamento tecnico del nostro campionato, ma senza dubbio Edinson Cavani è uno di questi. Il centravanti del Napoli e della nazionale uruguagia ha realizzato 16 reti in 16 partite nella serie A 2012/2013, e 25 in 23 partite stagionali. Numeri incredibili, quasi imbarazzanti, che fanno del Matador uno degli attaccanti più micidiali non soltanto della Serie A ma di tutto il panorama europeo. Ormai il Matador può essere messo nella stessa categoria dei migliori bomber d’Europa: da Falcao a Dzeko, passando per Van Persie e Aguero, forse un gradino sotto Messi e Cristiano Ronaldo ma solo perchè quei due sono irraggiungibili In più Cavani gioca in un campionato sicuramente più tattico e con meno spazi rispetto alla Liga. Domenica sera contro la Roma l’ultima grande prestazione superlativa da quando veste la casacca partenopea, una tripletta con la quale da solo il Matador ha stesso la Roma di Zeman. Si è trattato del settimo hat trick con la maglia partenopea, il sesto in campionato. Ed ora il futuro si complica. Come dicevamo prima, i top player vanno trattenuti a suon di coccole ed è per questo che il bomber ex Palermo si starebbe attendendo un bel ritocco dell’ingaggio da parte del proprio presidente Aurelio De Laurentiis. E’ la prassi per i giocatori di livello superiore, e lo fece ad esempio il Milan con Ricardo Kakà, andando avanti a rinnovi annuali fino alla cessione inesorabile, o l’Inter con Zlatan Ibrahimovic. Lo stesso bisognerà fare a Castelvolturno per evitare che durante la prossima estate arrivi qualche squadra a pagare la clausola rescissoria da 63 milioni di euro che il presidente del Napoli ha appena fissato (e ci sono due o tre società che potrebbero permettersi la spesa). Certo è vero che il guadagno derivato dall’eventuale cessione di Cavani permetterebbe ai partenopei di rifarsi mezza squadra e quindi migliorare sensibilmente in ogni reparto, ma è idea condivisa da ogni parte che un giocatore come il Matador sia la pietra angolare di tutta la formazione e che il suo valore sia indiscutibile al di là dei numeri. Insomma: la cessione non è decisamente contemplata. Ad ogni modo, riguardo il suo contratto bisognerà valutare la stagione in corso.



Un accesso alla prossima Champions League e magari la conquista dello scudetto potrebbero indurre De Laurentiis ad aumentare l’attuale ingaggio da 4,5 milioni di euro netti annui e la clausola rescissoria, ma in caso di esito negativo lo spettro della partenza potrebbe farsi minaccioso e si assisterebbe a un nuovo caso Lavezzi.

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