Napoli e Catania si sfideranno domani sera in quello che è una sorta di testa coda (la seconda contro la penultima). Diverso l’umore delle due tifoserie: i campani stanno vivendo un vero e proprio sogno, tanto che, perfino la tanto odiata parola (in modo scaramantico ndr) scudetto. è ritornata di moda, mentre i siciliani, nelle ultime uscite, hanno dovuto fare i conti con una squadra allo sbando, e lo spettro di una retrocessione dopo 8 anni di paradiso, si sta materializzando sempre più. Napoli, il protagonista è… Callejòn – Arrivato dal Real Madrid portandosi in dote anche gli ex compagni Albiol ed Higuan, l’esterno spagnolo sta rendendo ben oltre a quelle che erano le aspettative d’inizio stagione, tanto che, ad oggi, è il capocannoniere della squadra con 5 centri proprio insieme ad Hamsik ed al Pipita. Siamo sicuri che, se dovesse continuare così, Del Bosque lo terrà in considerazione in vista dei prossimi Mondiali che si svolgeranno in Brasile la prossima estate. Catania, il protagonista è… Maxi Lopez – L’attaccante ex Barcellona e Milan avrà il compito di riuscire a sostituire degnamente l’infortunato Bergessio, compito che, sulla carta, non dovrebbe risultare difficilissimo se si considera lo scarso apporto che l’attaccante argentino sta portando alla squadra (1 gol in 9 partite). A lui verrà affidato il compito di portare a termine le azioni offensive della sua squadra, e chissà che nelle difficoltà non riesca ad esaltarsi e trovare lo smalto perduto al termine della sua prima parentesi alle pendici del Vesuvio.



Non sembra avere alcun dubbio di formazione mister De Canio, per il quale tra infortuni e squalifiche, sembra già una sorta di “miracolo” il fatto che riesca a schiere 11 giocatori. Il tecnico spagnolo del Napoli, Benitez, invece, sembra addirittura avere problemi di abbondanza. Cannavaro si gioca un posto da titolare al posto di uno tra Albiol e Fernandez, mentre sulla trequarti il belga Mertens sembra favorito su Insigne per fare reparto con Callejòn ed Hamsik. In attacco, invece, il tuttofare Goran Pandev potrebbe concedere un turno (o parziale) turno di riposo ad Higuain.



In casa Napoli, oltre allo squalificato Maggio, si registrano soltanto i già noti infortuni di Britos, che dovrebbe rientrare intorno a metà mese, e di Zuniga, per il quale i tempi di recupero sembrano essere un po’ più lunghi rispetto al centrale uruguaiano. Mister De Canio, invece, non solo ha dovuto ereditare da Maran una squadra già falcidiata dagli infortuni (ben sei lungodegenti al suo arrivo), ma ha dovuto anche fare i conti con gli stop di Plasil (out fino a dicembre per una lesione agli adduttori), di Barrientos a causa di un infortunio vertebrale lombare (anch’esso fuori fino a dicembre) e, in ultimo, di Bergessio il quale dovrà stare fermo ai box per un paio di mesi a causa di una frattura del perone dopo un duro intervento di Chiellini. Per i siciliani è vera emergenza.



Questa sera alle ore 20.45 lo stadio San Paolo ospita Napoli-Catania, uno dei tre anticipi del ricchissimo sabato dell’undicesima giornata di serie A. Sulla carta impegno facile per i padroni di casa, sia per i ben 19 punti di differenza che separano le due squadre in classifica sia perché purtroppo la formazione siciliana è attualmente falcidiata dagli infortuni e ha grossi problemi nel presentare una formazione decente. Di certo non la situazione ideale per affrontare una partita così difficile, sul campo della seconda in classifica, una squadra che sta facendo molto bene sia in campionato sia in Champions League e che naturalmente non ha nessuna intenzione di perdere terreno in questa partita, che per per il Napoli è da vincere. L’arbitro della sfida sarà il signor Irrati, eccovi ora le ultime notizie e le probabili formazioni di Napoli e Catania.

“Attualmente il Napoli è al 75% del suo potenziale, ma miglioriamo ogni settimana e l’intesa coi giocatori cresce”, ha assicurato Rafa Benitez alla vigilia della sfida di domani sera al San Paolo contro il Catania di Gigi De Canio. Dopo aver espugnato, con una buona dose di fortuna, il Franchi (1-2), i partenopei sono chiamati a dare continuità di risultati per non farsi scappare la Roma. Rafa Benitez tiene tutti sull’attenti: “Con il Catania voglio la massima attenzione”. E continua: “Abbiamo svolto un lavoro molto intenso, diviso in più sessioni, in vista di una gara da affrontare con la massima attenzione. Contro il Catania, tra l’altro, giocheremo la quinta partita in quindici giorni”. E ancora. “Nonostante tutto però ho visto i ragazzi molto carichi e concentrati, preparati quindi a disputare un match che non sarà per nulla facile”. Hamsik, Mertens, Higuain e Callejon dovrebbero essere confermati nel reparto avanzato, anche se Pandev è in forma e potrebbe partire dall’inizio proprio al posto del Pipita, mentre Insigne potrebbe prendere il posto di Mertens in un’ottica di turnover. A centrocampo Dzemaili e Beharami dovrebbero fare da schermo nel classico 4-2-3-1 dell’allenatore spagnolo ad una difesa che vede (nonostante tutto) Cannavaro favorito su Albiol per far coppia con Fernandez. Scelte obbligate infine sulle fasce, che saranno presidiate da Armero a sinistra e da Mesto a destra.

La formazione dovrebbe essere confermata, e, tra i possibili panchinari figurano alcuni nomi illustri, ovvero quello di Albiol in difesa, Inler a centrocampo, Insigne e Pandev per l’attacco, ma, specie per loro due, il ballottaggio per una maglia da titolare, è sempre aperto, soprattutto per quanto riguarda l’attaccante macedone. Chi rimarrà in panchina darà comunque a Benitez alternative di grandissimo livello.

Non saranno sicuramente della partita lo squalificato Maggio e gli infortunati Britos (lussazione) e Zuniga, che sta vivendo una stagione tormentata e che starà fuori ancora per oltre un mese. I problemi di Mazzarri saranno dunque in difesa, e soprattutto sulle fasce, mentre altrove c’è abbondanza.

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Dopo la disfatta dello Juventus Stadium (4-0), il Catania è chiamato a un’impresa non da poco: tornare con un punto dal San Paolo di Napoli. Il tecnico dei siciliani, Gigi De Canio, nel presentare il match ha parlato di come la sfida sia una sorta di “Davide contro Golia”, augurandosi che “il miracolo del piccolo che ferma il grande si ripeta”, ricordando tra l’altro come proprio il Sassuolo si riuscito ad uscire indenne dal San Paolo. Il mister non ha risparmiato complimenti agli avversari, sostenendo che il Napoli “possa raggiungere almeno i quarti di finale di Champions League, oltre a lottare fino alla fine per la vittoria in campionato. Del resto il Sassuolo ci è riuscito. Comunque tanto di cappello al Napoli, candidato alle prime tre posizioni in classifica e pronto per raggiungere i quarti di finale di Champions. Io la vedo così”. Nonostante l’indubbio valore dell’avversario, De Canio ricorda come la sua squadra abbia “una sua identità precisa abbinata a doti tecniche e caratteriali per reggere il confronto”. “Scenderemo in campo al San Paolo, quindi, credendo nelle nostre capacità e possibilità, anche al cospetto di una squadra forte come quella di Benitez. Mi piacerebbe in particolare che domani sera fosse riproposta per intensità e qualità, stavolta dall’inizio alla fine della partita, la prestazione offerta contro la Juventus nei primi 25 minuti”. Peserà l’assenza di Gonzalo Bergessio (fuori due mesi), ma l’allenatore punta forte sul talento di Almiron, mentre là davanti ecco Keko a spalleggiare Maxi Lopez, anche perché di fatto non ci sono altre alternative. Scelte risicatissime anche negli altri reparti, dove si dovrà fare di necessità virtù.

Con ben dieci assenti, ecco che la panchina sarà cortissima: solo sei giocatori faranno compagnia a mister De Canio, addirittura meno dei sette che erano consentiti prima dell’ultima modifica regolamentare. Capuano l’unico ricambio con una certa esperienza, in avanti Leto e Petkovic.

Ci sarebbe da parlarne per almeno due pagine. La situazione è ai limiti del drammatico: Bergessio è l’ultimo durissimo colpo, ma anche Barrientos starà fuori per circa un mese e mezzo, e la situazione in attacco si annuncia veramente pessima. Poi ecco le assenze di Spolli, Rolin, Monzon e Bellusci a mettere in serissima difficoltà anche la difesa, e Plasil che dà forfait a centrocampo. Oltre tutto, per ognuno di loro saranno assenze piuttosto lunghe. Anche tra i giovani non va meglio: Boateng, Cabalceta e Peruzzi avrebbero potuto mettersi in mostra, invece mancheranno pure loro.

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Napoli (4-2-3-1): 25 Reina; 16 Mesto, 21 F.Fernandez, 28 Cannavaro, 27 Armero; 20 Dzemaili, 85 Behrami; 7 Callejon, 17 Hamsik, 14 Mertens; 9 Higuain.

In panchina: 1 Rafael, 15 Colombo, 3 Uvini, 33 Albiol, 22 Radosevic, 13 Bariti, 88 Inler, 24 Insigne, 91 D.Zapata, 19 Pandev.

Allenatore: Rafael Benitez.

Squalificati: Maggio (1).

Indisponibili: Britos, Zuniga.

Catania (3-5-2): 21 Andujar; 22 P.Alvarez, 6 Legrottaglie, 24 Gyomber; 13 Izco, 19 Castro, 4 Almiron, 7 Tachtsidis, 34 Biraghi; 10 M.Lopez, 26 Keko

In panchina: 1 Frison, 35 Ficara, 33 C.Capuano, 11 Leto, 20 Freire, 32 B.Petkovic.

Allenatore: Luigi De Canio.

Squalificati: Guarente (1).

Indisponibili: Spolli, Rolin, Bellusci, Cabalceta, Peruzzi, Monzon, Plasil, Barrientos, Bergessio, Boateng.

 Napoli-Catania è uno degli anticipi in programma per l’undicesima giornata del campionato di Serie A 2013-2014. In classifica il Napoli ha 25 punti e si trova al secondo posto, il Catania invece è penultimo a quota 6. I partenopei sono reduci dalla vittoria di Firenze (2-1) nel turno infrasettimanale, mentre i siciliani hanno perso nettamente sul campo della Juventus (0-4).

 Napoli che deve fare a meno di Christian Maggio, squalificato durante la partita contro la Fiorentina. Al suo posto dovrebbe giocare Mesto nel ruolo di terzino destro, mentre Fernandez è ancora favorito su Cannavaro per il posto accanto a Raul Albiol. Restano indisponibili Britos e Zuniga: al posto di quest’ultimo pronto il connazionale Armero. Hamsik dovrebbe ripartire dal primo minuto, il Napoli ha bisogno che sia nella sua forma migliore. Sinora lo slovacco è andato al tiro 17 volte realizzando 5 gol, e ha prodotto anche 12 assist (1 vincente). Un dubbio riguarda l’attacco: chi dal 1′ tra Mertens e Insigne? Il belga sta elevando il suo rendimento: a Firenze è stato match-winner e in generale ha sfornato 2 assist decisivi sinora; Insigne dal canto suo è sempre un’arma pericolosa: in totale ha collezionato 19 assist di cui 1 decisivo, ed altrettanti tiri verso la porta avversaria. La logica di turnover spinge per l’impiego di Insigne ma il ballottaggio resta aperto.

 La formazione rossoblù resta in piena emergenza. Agli assenti già conosciuti si è aggiunto Bergessio, uscito malconcio dalla partita contro la Juventus. Il bomber ne avrà per tre mesi circa: lo juventino Chiellini si è sportivamente scusato su Twitter per l’intervento che ha procurato questo infortunio, ma il danno per il Catania resta. Maxi Lopez è chiamato a recuperare il suo smalto migliore: De Canio ha bisogno di gol e lo schiererà titolare; al suo fianco dovrebbe partire lo spagnolo Keko. Si va verso il modulo 3-5-2 con Pablo Alvarez arretrato in difesa e Izco inserito sulla fascia destra, con Biraghi dall’altra parte. Le statistiche di squadra non riflettono del tutto il penultimo posto in classifica: il Catania ha il quintultimo possesso palla medio (22’50”) e la quattordicesima supremazia territoriale (9’14”), ciò significa che gi etnie provano a giocare all’attacco. In questo momento però sembrano mancare i mezzi: l’indice di pericolosità espresso è l’ultimo dato della Serie A (36,2%), i tiri nello specchio avversario il penultimo (3,5). Per il match del San Paolo il copione sembra già scritto: il Napoli tende ad imporre il proprio possesso palla, l’orgoglio del Catania però non va sottovalutato.