Domani sera torna l’Europa League, e alle ore 21.05 allo Stadion Mesta Plzne di Plzen si gioca Viktoria Plzen-Napoli, ritorno dei sedicesimi. Per i partenopei di Walter Mazzarri la partita rischia di essere inutile dopo il devastante e imprevedibile 3-0 subito in casa giovedì scorso, una scoppola con pochi precedenti al San Paolo. Ipotizzare una rimonta è davvero difficile, anche se lo era altrettanto immaginare un trionfo ceco a Napoli. Però c’è una grossa differenza: il Viktoria Plzen approfittò di un Napoli forse distratto, e che certamente non si aspettava un avversario così combattivo; invece stavolta i cechi certamente saranno molto concentrati, e non vorranno lasciarsi sfuggire un traguardo prestigioso che ormai è vicinissimo. Quindi per il Viktoria Plzen questa sarà una sfida di grande importanza, mentre il Napoli potrebbe avere ormai messo una croce sopra l’Europa League. Il 1° marzo, data della grande sfida contro la Juventus, è ormai vicino, e la rimonta in campionato potrebbe essere già al centro dell’attenzione dei partenopei.



La squadra di Plzen si è imposta all’attenzione negli ultimi anni, quando nel 2010 ha vinto la Coppa della Repubblica Ceca e l’anno successivo il campionato e la Supercoppa. Il Milan conosce il Viktoria, avendolo affrontato l’anno scorso in Champions League con una vittoria e un pareggio – ed era l’unico precedente per i cechi contro una squadra italiana prima di settimana scorsa. Va tenuto presente il fatto che la squadra è imbattuta da cinque partite europee (quattro vittorie e un pareggio) e il fatto che nel girone avesse preceduto l’Atletico Madrid avrebbe dovuto indurre il Napoli a prestare più attenzione alla partita d’andata. I due gol segnati dal Viktoria nel quarto d’ora finale rendono tutto quasi impossibile per il Napoli. Il miglior risultato europeo nella sua storia è vicinissimo per la squadra ceca.



Gli azzurri hanno visto finire l’imbattibilità casalinga che durava da 14 partite contro il Psv Eindhoven, nell’ultima giornata della fase a gironi, e hanno concesso il peggiore dei bis giovedì scorso. L’unico precedente contro una squadra ceca non era rassicurante, dato che nella Coppa Uefa 1974-75 il Banik Ostrava eliminò gli azzurri, e ora la storia sembra essere sul punto di ripetersi. In trasferta in questa stagione europea i partenopei hanno vinto solamente sul campo degli svedesi dell’Aik Solna, e questa volta non basterebbe nemmeno vincere. Serve un’impresa colossale, cioè vincere con quattro gol di scarto o per lo meno con tre gol di scarto segnandone però almeno 4 (dal 4-1 in su). A dire il vero, Mazzarri non ha intenzione di provarci con la squadra migliore: il turnover sarà ampio, e toccherà alle riserve tentare una impresa che rimarrebbe nella storia. In attacco Insigne e Calaiò, spalleggiati dal trequartista El Kaddouri.



 

Kozacik; Reznik, Cisovsky, Prochazka, Limbersky; Darida, Horvat; Rajtoral, Kolar, Kovarik; Bakos. All. Vrba.

Rosati; Gamberini, Rolando, Grava; Donadel, Dzemaili, Armero, Mesto, El Kaddouri; Insigne, Calaiò. All. Mazzarri.

Arbitro: Kassai (Ung).

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