Si è tenuta al Tribunale di Napoli la conferenza stampa di Diego Armando Maradona, che l’ex campione argentino ha voluto per “mettere la faccia” dinanzi alle accuse che lo vogliono coinvolto in problemi col Fisco italiano, che da anni gli richiede il versamento di diversi milioni di euro (circa 40). Accompagnato dagli avvocati Angelo Scala ed Angelo Pisani, Maradona ha ribadito la propria totale innocenza: “Volevo dire a tuttti che ho l’aria di Napoli in corpo. Da tanto tempo volevo tornare, ma c’è qualcuno che non me lo lascia fare. Tutti in questa vicenda, Coppola, Franci, Ferlaino o Gallo, hanno scritto il mio contratto. E sono liberi. Io andavo solo in campo, invece, e adesso quando vengo in Italia arriva la Finanza in camera mia a togliermi gli orecchini. Perché devo pagare io e non loro, quando io ho dato la vita a Napoli? Io non sono una vittima perché guadagnavo tanto, ma non sapevo nulla di questioni contrattuali. Ci metto la faccia perché non ho ammazzato nessuno. (…) Io oggi non lavoro più, ma non sono come Ferlaino che ha più di 40 milioni di euro. Ringrazio la gente da Roma a Napoli che mi ha trattato come uno che qualche volta li ha fatti sorridere, per una giocata o magari per un gol come quello a Tacconi. Voglio tornare in Italia con mio nipote a vedere il Napoli. Voglio che lui veda cosa ha fatto il nonno e non essere ricordato come un evasore che non sono. Voglio credere che la giustizia esiste, voglio chiedere alla giustizia di poter camminare libero per l’Italia e Napoli“. El Pibe de Oro ha poi parlato della squadra attuale del Napoli, a cominciare dal presiedente De Laurentiis che a suo dire non lo ha mai invitato a vedere gli azzurri al San Paolo. Con una punta d’amarezza Maradona ha parlato di De Laurentiis, mentre più solidale è stato con Walter Mazzarri e i suoi giocatori, in particolare Edinson Cavani: “Io non credo che a 12 giornate dalla fine si possa dire che la Juventus ha già vinto il campionato. Perché dobbiamo regalare loro lo scudetto? Il Napoli deve stare lì, la Juve non è



più forte del Napoli, è solo più pratica. Non dobbiamo mollare. Sappiamo che la Juventus fuori casa non è quelladi Torino. Il campionato è aperto. (…) Non sono qui per la panchina, mancherei di rispetto a Mazzarri e al suo lavoro, ma per dire che sono innocente. (…) Mi piacerebbe giocare alle spalle di Cavani per lanciarlo come facevo con Careca con tanti assist. Poi c’è Hamsik, un giocatore fantastico. Cavani non deve pensare a Maradona, deve pensare alla Juve e a fargli gol“. Il solito bagno di folla sta accompagnando i movimenti di Maradona per la città di Napoli, e chissà che l’argentino non si fermi a vedere la partitissima di venerdì sera contro la Juventus, che può decidere il campionato. Varie ed eventuali: “Vivere qui a Napoli? A Merano sono entrati in camera mentre la mia fidanzata stava facendo la doccia. Tornerò quando questa questione con il fisco sarà chiarita definitivamente. (…) Siani è il nuovo Troisi, è un fenomeno. L’ho visto a Sanremo, ho detto: ‘questo è Maradona’. (…) Sto parlando di rinnovare il contratto con il principe arabo. Dopo Dubai, tornerò in Argentina e poi aspetterò la mia occasione a Napoli. Insigne? Puo diventare un grandssimo giocatore. Fuoriclasse è una parola eccessiva. Venerdì mi piacerebbe essere nello spogliatoio del Napoli“. Parola del Pibe de Oro, che come ha detto in apertura l’avvocato Pisani, è ancora il re di Napoli.

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