Forse non tutti lo ricordano, ma tra le tante squadre che Zdenek Zeman ha allenato (non solo in Italia) c’è stato anche il Napoli. Correva la stagione : i partenopei erano appena tornati in Serie A e cercavano il rilancio in grande stile. Alla prima giornata al San Paolo si presentò subito la Juventus di Carlo Ancelotti, beffata pochi mesi prima dalla Lazio che le aveva strappato lo scudetto. Si mise bene: Roberto Stellone fece esplodere i tifosi dopo 41 minuti, deviando in rete un cross di David Sesa. Non durò: nel secondo tempo i bianconeri piazzarono sette minuti devastanti. Segnò Kovacevic, poi Alex Del Piero uscì dal periodo di crisi con un gol dei suoi, tiro a giro sul palo lungo che diede i tre punti alla Juventus. Dopo sei giornate il presidente Corbelli pose fine al progetto Zeman, arenatosi a due punti (pareggi a Lecce e Perugia) e vittima di un umiliante 1-5 casalingo subito dal Bologna. La squadra fu affidata a Emiliano Mondonico, che non riuscì a salvarla dalla Serie B. Ebbene: Zeman potrebbe tornare a Napoli dal prossimo luglio. Nel frattempo Corbelli se n’è andato, adesso “comanda” Aurelio De Laurentiis che ama il calcio spumeggiante e offensivo e pensa sempre in grande. Con lui il tecnico boemo potrebbe trovarsi a suo agio e ripartire con un nuovo progetto ambizioso, che gli faccia dimenticare il recente fallimento romano. Perchè questo sia possibile, naturalmente, Walter Mazzarri dovrà cambiare panchina; e sappiamo bene come il tecnico livornese sia ambito da molte squadre, a cominciare dall’Inter che non ha ancora deciso se confermare o meno Andrea Stramaccioni, indissolubilmente legato ai risultati che riuscirà a centrare a fine stagione. De Laurentiis naturalmente ha come obiettivo quello del rinnovo, ma ha già fatto sapere che non costruirà barricate per impedire a Mazzarri di lasciare la città. Lo scenario zemaniano potrebbe realizzarsi anche in caso di scelta differente da parte di Moratti, che culla la suggestione Simeone ed è affascinato da Vladimir Petkovic: abbiamo già detto delle piste straniere che potrebbero aprirsi per Mazzarri. Cosa spingerebbe Zeman a tornare a Napoli? Innanzitutto l’ambizione: 



Per il boemo gli esoneri (che cominciano a essere tanti) non sono che delle parentesi all’interno di un percorso che va avanti da quando trasformò il Foggia da sconosciuta matricola a macchina di calcio champagne e risultati. L’addio forzato alla Roma non lo fermerà: anche perchè, ed ecco il secondo motivo per il quale un secondo matrimonio sarebbe possibile, sotto il Vesuvio avrebbe la possibilità di tornare ad allenare non solo Lorenzo Insigne, punto fermo del Napoli di oggi e di domani, ma anche gli altri due componenti del tridente che ha fatto impazzire Pescara: Marco Verratti e Ciro Immobile, che con il Maestro di nuovo in circolazione potrebbero pensare di riunirsi. Pensate all’attaccante del Genoa, che coronerebbe il sogno di indossare la maglia della sua città e ancora una volta giocherebbe per l’allenatore al quale ha regalato 28 gol in una stagione. E Verratti? Il PSG non lo molla, ma la voglia di Italia c’è e l’idea di essere il playmaker del 4-3-3 di marca boema sarebbe un incentivo in più. Ecco perchè Zeman-Napoli si può (ri)fare: i motivi non mancano, casomai bisognerà aspettare che cada la prima tessera del domino per mettere in moto il meccanismo e aprire le porte alla possibilità. Da lì in poi, deciderà De Laurentiis.



 

(Claudio Franceschini)

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