Il San Paolo è pronto ad esplodere come quando in campo c’era un certo Maradona: Napoli-Juventus è dietro l’angolo. Sono le ultime ore che precedono la partita che può valere mezzo scudetto; questi sono i momenti dedicati alla concentrazione massima, quelli in cui le squadre cominciano a muoversi verso lo stadio, dove poi faranno il sopralluogo al campo di gioco (attenzione: da tempo il manto erboso del San Paolo versa in condizioni ben al di sotto dell’accettabile), poi effettueranno il riscaldamento e infine daranno il via alle ostilità. Sono momenti da non sottovalutare: partite del genere vanno curate nei minimi dettagli e anche chi questa sera non partirà titolare dovrà tenere la testa sui novanta minuti. Lo farà Fabio Quagliarella, che sogna il gol dell’ex nello stadio che l’ha scaricato troppo presto; lo farà Edinson Cavani, che non segna da tanto e si augura che il gol della rinascita valga i tre punti. Giocano i titolari: si conoscono bene, benissimo. Al di là della partita d’andata, lo scorso anno si sono affrontati ben tre volte, quattro se consideriamo anche la Supercoppa Italiana di agosto. Da allora è cambiato poco: Conte e Mazzarri non hanno nulla da nascondersi, nessuna pretattica: la partita meritava i migliori, e i migliori saranno.



Ci siamo: è il giorno di Napoli-Juventus. Se ne è parlato tanto in settimana, stasera si gioca: una partita che ha tanti temi tattici e tanti numeri da mettere in mostra, ma è innanzitutto la sfida scudetto. Certo la vigilia sarebbe potuta essere ancora più spasmodica se i partenopei non avessero pareggiato le ultime due partite; comunque vada il sorpasso non ci sarà, ma il Napoli potrebbe avvicinare i 58 punti della Juventus e riaprire tutto il discorso. Viceversa, i bianconeri questa sera possono allungare e mettere un’ipoteca forse decisiva per il secondo tricolore consecutivo. Il collettivo di Antonio Conte da una parte, i movimenti di Hamsik dall’altra, Cavani che l’ultima volta che ebbe una crisi realizzativa si sbloccò alla settima partita, quella che arriva stasera. A Napoli credono nella cabala, a Torino macinano vittorie e punti pur con qualche scossone: arbitra Orsato, forse la scelta migliore per una partita del genere. All’andata fu una partita bloccata con poche emozioni: gli azzurri rischiarono poco ma imbrigliarono la Juventus, che passò solo nel finale quando la difesa di Mazzarri perse Caceres su un calcio d’angolo (poi arrivò la perla di Pogba). Sarà un duello tattico anche questa sera?



Walter Mazzarri ha già spiegato che il 3-0 con cui il Napoli umiliò la Juventus due stagioni fa è difficilmente ripetibile, almeno nei modi in cui era arrivato: “Certi movimenti non sono più possibili, loro giocavano con la difesa a 4, dopo di noi si sono messi tutti a 5 e quindi sarà una partita che vivrà di duelli individuali”. Ma il tecnico livornese ha voluto minimizzare l’importanza della gara: “Ci sono altre 11 partite dopo questa, può succedere di tutto. Certo per il Napoli e i napoletani può succedere di tutto”. E a proposito, Mazzarri ci ha tenuto a sottolineare che il San Paolo può giocare un ruolo decisivo: “Abbiamo giocato allo Juventus Stadium tutto per loro e questo li ha aiutati, mi auguro che stasera sia lo stesso per noi”. Non manca l’inevitabile domanda sul modo in cui bloccare Pirlo: Mazzarri svicola da ottimo stratega. “Intanto la Juventus non è solo Pirlo: se blocchi lui ci sono Vidal e Marchisio, c’è Vucinic: dobbiamo cominciare a dirlo, sono forti. Ma anche loro si dovranno preoccupare di fermare Hamsik”. Ultima nota sulla crisi da gol di Cavani: “Prendiamo Gilardino o Inzaghi, loro stavano lì e pensavano sempre al gol. Sono bomber, lo è anche Cavani ma lui è diverso; gli ho detto di non pensare al gol, deve giocare come sa e il gol arriverà”. Forse il tecnico non voleva dirlo ma gli è scappato: in campo ci sarà Pandev e non Insigne. Niente di nuovo comunque: si poteva ipotizzare che il macedone sarebbe stato preferito al giovane talento per la sua esperienza. Non cambia nulla per il resto: Gamberini recupera ma va in panchina, mentre gli esterni saranno Maggio e Zuniga, Mazzarri li ha fatti riposare in vista di questa partita perchè sa bene che i duelli sulle corsie laterali potranno essere decisivi.



Avere Insigne in panchina è un’arma in più: il folletto partenopeo ha più gamba di Hamsik, si incunea meglio negli spazi ma sa anche saltare l’uomo. Una soluzione per il finale di partita quando le squadre sono stanche e si allungano? Poi c’è Calaiò, che alla Juventus ha già fatto gol in questo campionato (con la maglia del Siena). Armero può essere l’incursore mancino in grado di tenere basso Lichtsteiner nel secondo tempo, Dzemaili il centrocampista in più se si dovesse soffrire troppo in mezzo e ci fosse bisogno di conclusioni dalla distanza (dopo il 3-0 della scorsa stagione Mazzarri aveva detto che giocare contro la difesa della Juventus è difficilissimo perchè ti asfissia: i tiri da fuori possono essere una soluzione). Più difficile vedere in campo Mesto, a meno che Maggio non abbia i novanta minuti nelle gambe.

Rosa al completo per Mazzarri.

Anche Conte non ha voluto calcare troppo l’attesa della vigilia: “Ho detto e ripeto che i tre punti del Siena valgono quanto quelli che eventualmente possiamo prendere a Napoli; certo questa rimane una delle partite contro le sei-sette squadre che lottano per lo scudetto, perciò è diversa. Comunque il campionato non finirà stasera, qualunque risultato venga fuori”. Ha tenuto banco la dichiarazione sulla lista Giovinco: “Io l’ho votato, in questa settimana di elezioni c’era anche la sua lista. Sta bene, è molto sereno e molto più maturo dei suoi 25 anni”. Ancora sulle scelte: “Chiellini ha recuperato, sta bene ma voglio parlare con lui prima di prendere una decisione”. Che ha già preso su Quagliarella, avendo detto che quando lo vedrà in forma lo metterà in campo, il che significa non stasera. La squadra sta bene: “Con la Champions League ci siamo abituati a preparare una serie di partite e non una gara per volta. Cerco sempre di preparare i ragazzi al 100%”. Chiellini c’è: l’ultimo provino ha dato esito positivo e il difensore torna dunque titolare dopo due mesi abbondanti. Gioca anche Giovinco: per la seconda partita consecutiva viene preferito a Matri, che ha bisogno di tirare un po’ il fiato. Vucinic è insostituibile, quindi il secondo attaccante sarà lui. E’ la formazione titolare, al netto della scelta della punta da affiancare al montenegrino: l’incognita vera è la condizione di Asamoah, tornato stanco dalla Coppa d’Africa e apparso poco brillante nelle ultime uscite. Deve averlo pensato anche Conte che infatti ha scelto Federico Peluso come esterno di sinistra titolare. A destra invece giocherà Lichtsteiner, mentre Conte si augura che il turno di riposo concesso a Vidal abbia fatto bene al centrocampista cileno che l’anno scorso fu determinante con una super prestazione e il gol del 2-0 allo Juventus Stadium.

Due attaccanti in panchina: Matri e Quagliarella. Il lodigiano può essere letale entrando dalla panchina e può lottare fisicamente contro i centrali del Napoli, il campano ha lo stimolo in più di poter segnare il gol dell’ex: due soluzioni importanti per Conte, che può contare anche su Giaccherini per avere un centrocampista più rapido e capace di spostarsi sull’esterno, dove comunque le due prime alternative sono Isla e Padoin, utilizzati poco (soprattutto il cileno) ma comunque in grado di dare il loro contributo. Senza dimenticarsi di Pogba: all’andata impiegò una manciata di minuti per trovare il bellissimo gol (il primo in serie A) che chiuse la partita, anche questa sera Conte potrebbe aver bisogno di lui.

Si è fermato Anelka, che rientrerà alla prossima partita; fermo anche Caceres, che non è riuscito a recuperare. Simone Pepe si è operato: per lui la stagione è finita in anticipo. Si sono invece allungati i tempi di recupero per Nicklas Bendtner che potremmo non rivedere più in bianconero, De Ceglie salterà il ritorno di Champions League ma potrebbe essere disponibile per la partita contro il Bologna (al più tardi con l’Inter). 

 

 De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio, Behrami, Inler, Zuniga; Hamsik; Pandev, Cavani. All. Mazzarri

A disp: Rosati, Rolando, Gamberini, Mesto, Donadel, Dzemaili, El Kaddouri, Armero, L. Insigne, Calaiò

Squalificati:

Indisponibili:

 Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Licthsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Peluso; Vucinic, Giovinco. All. Conte

A disp: Storari, Rubinho, Marrone, Pogba, Padoin, Asamoah, Giaccherini, Isla, Matri, Quagliarella

Squalificati:

Indisponibili: M. Caceres, De Ceglie, Pepe, Bendtner, Anelka

 

Arbitro: Orsato