Vittoria importante per il Napoli che si prende tre punti battendo 3-2 l’Atalanta e tiene il secondo posto, mantenendo anche i due punti di distanza sul Milan. Per gli orobici una buona reazione e anche qualche episodio sfortunato: la salvezza rimane tutta da conquistare.

Tanti gol durante una partita dai continui ribaltamenti. La partita è esaltata dai tipici arrembaggi del Napoli che però si rende anche protagonista di due esitazioni difensive che gli costano molto caro.



Non è un voto più che soddisfaciente perchè la squadra di Mazzarri rischia ancora una volta di creare tanto e ottenere poco. Nel primo tempo sono troppe le occasioni sprecate che costano poi molto caro agli azzurri. Tanto capaci di segnare 3 reti quanto di farsi agguantare in ben due occasioni. È Pandev che garantisce all’82’ di restare ancora da soli al secondo posto.



Cinica al punto giusto, colpisce e ferisce nelle due mezze occasioni che la retroguardia di Mazzarri le concede. Non è sempre compatta sopratutto nella fase difensiva e questo permette agli avversari di entrare in zona gol e segnare.

Giusto assegnare il rigore su Zuniga. Non è una sufficienza piena perchè si dimentica qualche cartellino di troppo.

Sbaglia nell’andare a terra sul gol del 2-2 di Denis permettendo all’attaccante di segnare a porta sguarnita.

Discreto in fase difensiva, è nella fase d’attacco che apporta quella spinta in più che dà entusiasmo ai compagni.

Si fa beffare due volte in occasione delle due reti dell’Atalanta. Prima realizza l’autorete e nel secondo tempo si perde troppo facilmente Denis che poi realizza il 2-2.



Disattento nell’occasione del primo gol dell’Atalanta, non dà la necessaria sicurezza quando i bergamaschi spingono dal suo lato. (dal 63′)

Dà man forte alla manovra mancina della squadra e dopo qualche sgaloppata è dai suoi piedi che arriva l’assist decisivo per il gol finale di Pandev.

Bene nel primo tempo dove spinge a ripetizione, cala nella ripresa lasciando troppo spazio a Bonaventura.

(dal 78′) INSIGNE 6: un paio di conclusioni pericolose e la solita pericolosità nelle ripartenze che nel finale costringono l’Atalanta ad un atteggiamento difensivo.

Entra tra i colpevoli del secondo gol subito da Denis, dopo Cannavaro è lui che perde la marcatura sul Tanke non riuscendo ad intervenire a dovere. A centrocampo è discontinuo in entrambe le fasi.

Come Bherami si perde in più occasioni e non tiene costante il ritmo della manovra. Qualche pallone di troppo sbagliato ma anche due conclusioni pericolose.

Molto bene nella prima frazione; si procura il rigore e fornisce un assist che Hamsik spreca malamente. Si ripete nella ripresa e nel finale insieme ad Armero condannano l’Atalanta.

Sempre nel vivo del gioco è il faro di ogni triangolazione, vedi l’azione del rigore; ha anche l’opportuità di entrare più volte nel tabellino dei marcatori ma manca la precisione.

Non segnava da quasi 6 mesi; inizia sprecando un’occasione gigantesca davanti a Consigli e solo nel finale da due passi riesce a bucare la rete con un gol che non poteva sbagliare. La solita intesa con il Matador condita da una rete che aspettava da troppo tempo. (dal 89′) ROLANDO: s.v.

Bella doppietta che resuscita sé stesso e tutta Napoli. Non segnava da 8 gare, con le due reti di oggi arriva a meno uno da Careca tra i grandi bomber azzurri.

Ripropone il vecchio e amato Napoli che si fa padrone delle corsie e gioca per buona parte del match su ritmi altissimi. Deve ritrovare quell’attenzione difensiva che oggi è ancora mancata permettendo all’Atalanta di crederci fino al 10′ dal termine. Al netto dei 90′ è una vittoria meritata e molti sono i suoi meriti.

Indovina e quasi para il rigore trasformato da Cavani. Le altre due reti non sono colpa sua ma in compenso si rende protagonista con qualche parata decisiva contro i cannonieri avversari.

Entra in difficoltà quando Zuniga lo punta, Mazzarri capisce che la sua corsia scricchiola e raddoppia nel finale aggiugendoci Armero. Mossa azzeccata perchè da quel lato arriva il gol del 3-2.

Permette a Cavani di avvitarsi e realizzare il 2-1. Troppo spesso anche in situazioni di palla inattiva gli attaccanti del Napoli hanno l’opportunità di colpire.

Come il compagno di reparto soffre troppo gli attacchi partenopei.

Resta basso per contenere Maggio, le poche volte che ha campo non riesce a indovinare il cross vincente.

 causa il rigore bloccando Zuniga che per tutto il primo tempo è tra i più pericolosi del Napoli. (dal 59′) CANINI 5: poco apporto alla fase offensiva; nella fase di contenimento Zuniga prima e Armero poi passano con troppa facilità. 

Colpisce una clamorosa traversa nel finale di primo tempo ed è dai suoi piede che parte il lancio che manda in rete Denis per il 2-2. Gioco maschio a centrocampo recupera e cerca di far ripartire l’azione.

Alterna buone giocate a palloni sprecati. Non sempre riesce a fare il necessario filtro su Hamsik e Dzemaili. (dal 77′) CAZZOLA: s.v.

  porva a creare superiorità numerica e in un paio di occasioni è bravo a mettere palloni velenosi per gli attaccanti. Inciampa in occasione del traversone di Denis che verrà trasformato in gol, anche con un po’ di fortuna, da Cannavaro.

Non salta mai l’uomo e si stacca troppo dal resto della squadra, lui che dovrebbe essere il collante tra il centrocampo e Denis. Tutt’altro giocatore rispetto al pericoloso trequartista visto la scorsa stagione.

(dal 66′) LIVAJA 5: abbandonato dalla squadra nella parte finale del campo, tocca pochissimi palloni non trovando mai la giocata milgiore.

Male nel primo tempo dove comunque mette in mezzo il pallone che poi Cannavaro trasformetà in autorete; nella ripresa realizza il pari del 2-2 e rischia di colpire a morte la sua ex squadra andando vicino al vantaggio atalantino.

Presenta una squadra che concede troppo nei minuti iniziali e finali di gara. Nella parte centrale si vede l’Atalanta ostica e pericolosa di questo campionato ma il Napoli oggi meritava la vittoria per tutte le occasioni create.

 

(Giorgio Davico)

 

Marcatori: rig. 4′ Cavani (N), 31′ aut. Cannavaro (A), 65′ Cavani (N), 73′ Denis (A), 81′ Pandev (N)

De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Gamberini (63′ Armero); Maggio (78′ L. Insigne(, Behrami, Dzemaili, Zuniga; Hamsik; Cavani, Pandev (90′ Rolando). All. Mazzarri

Consigli; Raimondi; Stendardo, Lucchini, Del Grosso; Giorgi (59′ Canini), Carmona, Biondini (77′ Cazzola), Bonaventura; Maxi Moralez (66′ Livaja); Denis. All. Colantuono

Arbitro: Valeri

Ammoniti: Giorgi (A), Lucchini (A), Behrami (N), Denis (A), L. Insigne (N)