Forse si guarda sempre troppo lontano quando si parla dell’eventuale erede di Edinson Cavani. In caso di cessione il Napoli dovrebbe rimpiazzare una dote di gol notevole, disponibile solo ai massimi livelli del mercato. Per questo si parla con una certa insistenza di Leandro Damiao, attaccante brasiliano dell’Internacional de Porto Alegre. Un acquisto con i suoi pro ma anche più di un contro, considerando che va ancora testato nel calcio europeo. Del resto lo stesso Cavani insegna che i tempi d’adattamento al nostro campionato possono essere più rapidi del previsto, anche se nella prima stagione italiana il Matador si mise in luce più come attaccante di manovra, segnando solo 5 gol in 33 partite con la maglia del Palermo. Tutto questo per dire che forse, se proprio bisogna sostituire Cavani, lo si può fare anche pescando dalla serie B, sorta di grossa -e grezza- cantera del nostro calcio. E’ di questo avviso l’agente FIFA Mario Giuffredi, che abbiamo intervistato in esclusiva per parlare delle prospettive di mercato del Napoli.
Erede di Cavani: meglio un giovane o un campione affermato? Bisogna stare attenti a fare queste valutazioni. Nel calcio di oggi si deve avere il coraggio di investire sui giovani, come ha fatto il Milan quest’anno con De Sciglio o lo scorso anno con El Shaarawy. Se l’Inter ha puntato su un Balotelli giovanissimo promuovendolo dalla Primavera, perché non si può puntare su un giovane come erede di Cavani?
Ma dev’essere un investimento mirato al massimo: non sarebbe un’eredità da tutti… Esatto, per questo secondo me Simone Zaza è il giocatore giusto per sostituire Cavani. Si tratta di un calciatore importante che sta facendo sfracelli in Serie B, ed è già pronto per il grande salto non solo di categoria ma anche di club. Potrebbe fare bene anche al San Paolo.
Non a caso il Napoli si è messo sulle tracce di Zaza… E secondo me sarà proprio la squadra partenopea ad assicurarselo dalla Sampdoria. E sono sicuro che si rivelerà un giocatore di grande livello.
Non crede che con Mazzarri i giovani non vengono valorizzati al massimo?
Assolutamente no, queste sono dicerie negative nei confronti di uno dei più grandi allenatori d’Italia. Mazzarri fa giocare i giovani bravi, si vede che quelli che non giocano non sono ancora pronti.
Insigne quindi non è ancora pronto? Stando alle statistiche Insigne ha avuto sicuramente il proprio spazio all’interno del Napoli. In alcuni casi ha sfruttato bene le chances, in altre no. Deve trovare continuità, ma se sperava di giocare sempre forse allora doveva pensare a un altro anno di prestito, in Serie A.
Edi Vargas invece sembra già archiviato alla voce fallimenti… Qui il discoso è ben diverso: Vargas è stato un giocatore voluto fortemente dalla società ma non da Mazzarri. Purtroppo in Italia abbiamo il brutto vizio, di puntare su giocatori senza aver ascoltato l’allenatore.
(Claudio Ruggieri)