(segui la diretta della partita) PROBABILI FORMAZIONI NAPOLI-JUVENTUS PRIMAVERA (COPPA ITALIA, FINALE RITORNO): LE ULTIME NOVITA’ – E’ sempre Napoli contro Juventus, anche in Primavera. Si gioca infatti stasera (alle 20:45) il ritorno della finale di Coppa Italia tra le due formazioni: all’andata è finita 1-1, e per l’occasione si apre il San Paolo come era stato per lo Juventus Stadium. Sono attesi 40.000 spettatori a sostenere i partenopei, dimostrazione ulteriore che questi ragazzi attirano l’attenzione del grande pubblico, perchè sono i campioni di domani e perchè qualcuno, vista la crisi che ha colpito il nostro calcio, potrebbero già esordire in prima squadra tra qualche mese. Non ci sono favoriti: il Napoli ha il fattore campo e il gol in trasferta da difendere, ma la Juventus ha più esperienza e l’aria del San Paolo può tagliare le gambe soprattutto a chi pensa che potrà essere la sua casa.
Giampaolo Saurini è pronto per la grande partita, ma anche consapevole del valore degli avversari. “Cercheremo l’impresa, ma anche solo giocare questa partita è un successo. Sento anch’io ternsione ed emozione, è un evento bellissimo che non avrei mai pensato di raggiungere, per di più davanti a così tanti tifosi. I ragazzi vivono la vigilia con serenità mista a trepidazione: è giusto così. Questa gara è speciale, la giocheremo fino in fondo sapendo che siamo giunti a un traguardo straordinario. L’obiettivo è mettere questa Coppa di fianco a quella vinta dalla prima squadra un anno fa, sarebbe fantastico. Daremo il massimo: anche il presidente De Laurentiis ha dato la carica ai ragazzi, ma sappiamo che la Juventus è una corazzata, va messo in preventivo. Tuttavia, ci proveremo”. Sostanzialmente non cambia nulla rispetto alla formazione che ha giocato l’andata: Saurini recupera Allegra e Savarise che erano squalificati, ma in campo va solo il primo, come terzino destro. Dall’altra parte è confermato Nicolao, la coppia centrale Celiento-Lasicki a protezione di Crispino è super confermata. Dal centrocampo in su si vedono anche giocatori in odore di prima squadra: l’hanno già assaggiata la mezzala sinistra Fornito (in Europa League) e il capitano Roberto Insigne, il fratello di Lorenzo che promette anche meglio del maggiore. Con lui – che parte da destra – in attacco ci saranno Novothny (che ha affrontato il ritiro estivo con Mazzarri) e Tutino, l’autore del gol all’andata. Completano la squadra due prospetti interessantissimi: Josip Radosevic è stato acquistato a gennaio per giocare con la prima squadra, è un regista davanti alla difesa bravo anche nell’interdizione. Palma invece fa già parte delle nazionali giovanili ed è un ottimo centrocampista che sa inserirsi negli spazi e fare tanto lavoro sporco.
In panchina dunque Savarise, e anche Guardiglio che aveva giocato all’andata sulla fascia destra. Un’altra alternativa molto interessante che Saurini può utilizzare è rappresentata da Giuseppe Scielzo, attaccante che ha giocato un ottimo Viareggio. Con lui anche Del Bono, Romano e Palmiero, per una panchina sicuramente meno corta di quella della Juventus ma comunque di grande qualità.
“Andiamo al San Paolo senza paura”, ha detto l’allenatore dei bianconeri Marco Baroni, che l’anno scorso ha vinto il torneo di Viareggio e in Coppa Italia si è fermato proprio in finale. “Ho detto ai ragazzi che in gare di questo tipo non si possono fare calcoli. L’importante sarà giocarsela al meglio, troveremo una squadra grintosa e caricata dall’ambiente. E’ una partita che rappresenta un gradino importante nella crescita del gruppo. Saremo in campo 11 contro 11: stiamo bene, i presupposti per una grande prestazione ci sono. Se sbagliamo poco possiamo mettere le mani sulla Coppa”. Il tecnico cambia molto rispetto all’andata: lo schema è sempre il 3-5-2, cioè quello utilizzato anche da Antonio Conte (lo scorso anno era un 4-2-3-1). Untersee per esempio avanza la sua posizione a centrocampo, lasciando a Penna la linea difensiva in compagnia dell’islandese Magnusson (di gran lunga il miglior difensore del gruppo) e l’esperto Rugani, uno che Conte ha voluto in gruppo con lui in estate. In porta ovviamente il rumeno Branescu, che potrebbe essere il dodicesimo di Leali nel prossimo futuro o anche giocarsi il posto con lui. A centrocampo, Ruggiero si sposta sulla mezzala destra, con il rientro importante dall’infortunio di capitan Schiavone che quindi va in cabina di regia. Gerbaudo, autore del gol del vantaggio all’andata, agirà da mezzala sinistra con compiti di inserimento senza palla, mentre sull’esterno sinistro ci sarà Mattiello per una soluzione più offensiva rispetto a un mese fa, quando aveva giocato Laursen. L’attacco è definito: Padovan-Beltrame è una coppia che si completa benissimo, il secondo ha già esordito in serie A andando vicino al gol.
Le scelte a disposizione di Baroni sono tante: si parte dal difensore centrale Pol Garcia per arrivare ai due centrocampisti Cavion (titolare all’andata, un buon incontrista) e Kabashi. Per l’attacco il brasiliano Leo Bonatini e Lanini, esploso al Viareggio con cinque gol in quattro partite. Alternative dunque superiori, che rendono la Juventus una squadra decisamente più profonda del Napoli.
Crispino; Allegra, Celiento, Lasicki, Nicolao; Palma, Radosevic, Fornito; R. Insigne, Novothny, Tutino. All. Saurini
A disp: Contini, Guardiglio, Savarise, Palmiero, Del Bono, Romano, Scielzo
Branescu; Penna, Magnusson, Rugani; Untersee, Ruggiero, Schiavone, Gerbaudo, Mattiello; Beltrame, Padovan. All. Baroni
A disp: Gagliardini, Bertinetti, Pol Garcia, Tavanti, Slivka, Cavion, Kabashi, Lanini, Bonatini, Di Benedetto
Arbitro: Saia