“Ero a Londra per preparare l’uscita in Europa del film su Steve Jobs”. Che Aurelio De Laurentiis abbia interessi al di fuori del mondo del calcio è ovviamente risaputo; la smentita su Rafa Benitez ha dunque basi sulla carta solide, ma l’altra rivelazione del presidente del Napoli – l’abbiamo riportata in mattinata – potrebbe rivelare più di quanto De Laurentiis abbia voluto lasciare intendere. Finora infatti su Edinson Cavani i partenopei non si erano mai sbilanciati più di tanto: qualche ammissione di una partenza possibile, il continuo riferimento a quella clausola rescissoria “senza il pagamento della quale il giocatore non va da nessuna parte”. Stamattina invece quel riferimento al contatto tra Riccardo Bigon e il Manchester City, con uno scambio tra l’uruguayano ed Edin Dzeko, sembrava tanto una copertura per non rivelare apertamente che un accordo tra il Napoli e Benitez c’è già Anche per un altro motivo: poteva Walter Mazzarri, dieci minuti dopo la fine della stagione, annunciare ufficialmente il suo addio alla squadra? No di certo, se non in forza di un piano B già ampiamente studiato e quasi ultimato da parte della società. In caso contrario, il tecnico livornese avrebbe temporeggiato: detto che aveva bisogno di altro tempo, che ne avrebbe parlato con la società, che tutto sommato bisognava capire quali fossero gli interessi del presidente in merito alla stagione a venire. Così non è stato, e allora è fin troppo facile capire che lo spagnolo è realmente vicino al ritorno in Italia. Solitamente le grandi smentite arrivano quando c’è qualcosa di concreto; il caso Benitez-Napoli non dovrebbe fare eccezione. Così si sta definendo il tam-tam delle panchine: domani o al più tardi giovedi dovrebbe essere ufficiale l’esonero di Massimiliano Allegri da parte del Milan, a catena la Roma annuncerà il suo nuovo allenatore (appunto Allegri) e l’Inter sarà libera di mettere sotto contratto (sempre che non l’abbia già fatto) Walter Mazzarri. Giro chiuso? Non del tutto, per questioni che restano aperte all’estero: c’è una panchina ancora virtualmente libera, ed è quella del PSG che Carlo Ancelotti ha chiesto ufficialmente di lasciare, salvo scontrarsi con la volontà degli sceicchi che ancora non ci sentono. Tutto lascia comunque presagire che ll tecnico di Reggiolo sposerà la causa Real Madrid, dunque la guida tecnica dei transalpini sarebbe vacante: 



Un vuoto che Al Khelaifi vorrebbe riempire con uno fra tre nomi. Per José Mourinho però si è mosso in ritardo, per Antonio Conte ha incassato il no della Juventus, per Rafa Benitez potrebbe essere ancora in tempo perchè, lo abbiamo detto, lo spagnolo ci sta comunque pensando (disponibilità illimitate sul mercato e un progetto che sulla carta potrebbe durare più a lungo di quello del Napoli). Ecco perchè De Laurentiis ha smentito l’affare Benitez: l’accordo c’è ma non è completo, perciò non ci si può sbilanciare troppo con i media o si rischia la figuraccia. Ci sono certo delle alternative: si chiamano Roberto Di Matteo, Gianfranco Zola e Francesco Guidolin (non Vincenzo Montella, che proseguirà con la Fiorentina). L’ultimo affascina per la sua capacità tattica, ma non vuole affrontare troppe pressioni che a Napoli sarebbe costretto a vivere; il secondo non sembra ancora prontissimo per prendere in mano una squadra che si giocherà lo scudetto, mentre per quanto riguarda Di Matteo bisogna vincere la concorrenza estera (in Premier League continua ad avere tanti estimatori) e il suo profilo, nonostante la vittoria della Champions, non ha quell’appeal portato invece dai cinque trofei internazionali (in tre piazze diverse) che può mettere in campo Benitez. L’impressione è che siamo comunque agli sgoccioli: tra pochi giorni tutte le tessere del mosaico dovrebbero andare al loro posto.



 

(Claudio Franceschini)

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