Il Napoli è vicino all’ingaggio di Rafa Benitez come nuovo allenatore. La dirigenza partenopea ha effettuato un blitz a Londra per convincere il mister spagnolo: probabilmente sarà lui a sostituire Walter Mazzarri, che non rinnoverà il suo contratto in scadenza. Il mercato sarà comunque legato a Cavani: questo potrebbe anche bloccare le eventuali operazioni in entrata perchè le grandi squadre interessate al Matador potrebbero pensarci molto, prima di formulare la fatidica offerta intavolando 63 milioni di euro. In ogni caso il Napoli dovrà valutare se “infrangere” il proprio bilancio finanziario, sinora positivo, per acquistare i giocatori necessari all’ultimo salto di qualità. Si potrebbe anche trovare un compromesso, scommettendo su elementi giovani ma dal talento già emerso, anche se non sempre questo significa risparmiare. E’ però chiaro che si torna sempre a Edinson Cavani: cedendolo il Napoli registrerebbe una perdita tecnica unica, ma al contempo un guadagno economico tale da poter migliorare la squadra in altri modi. Di questi temi abbiamo parlato con l’agente FIFA Andrea Pretti, nell’intervista esclusiva sul mercato del Napoli.
Benitez potrebbe arrivare al posto di Mazzarri. Rivincita sul calcio italiano? Io credo che Benitez sia stato mandato via dall’Inter in maniera non ottimale. Non gli è stato dato il tempo che per esempio quest’anno è stato concesso al Napoli.
Con Benitez il Napoli avrebbe quel tocco di esperienza internazionale che tanto piace a De Laurentiis… Io credo che il Napoli non abbia ancora sfruttato pienamente le risorse che riguardano la squadra e la città.
Per fare il salto di qualità servirà alzare l’asticella sul monte ingaggi? Non è sempre vera questa espressione, l’asticella si deve alzare anche programmando con giovani talenti in vista del futuro.
Come dire: l’erede giusto di Cavani è Muriel… Ma Muriel non è certo un talento per il medio-lungo futuro. Muriel è un grande investimento anche per il presente, questo è un dato di fatto.
Assieme ad Insigne formerebbero una coppia giovane dal sicuro talento, non crede?
Ovviamente sì. Insigne quest’anno ha fatto sicuramente bene e questo non può che essere positivo per il Napoli. Eppure non ha giocato tanto.
Doveva trovare più spazio? Il problema non è stato dell’allenatore, che non ha mai avuto paura di puntare sui giovani se li riteneva all’altezza, ma e in Italia dove abbiamo una mentalità differente.
(Claudio Ruggieri)