Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha organizzato una conferenza stampa per sponsorizzare il Trentino, sede del prossimo ritiro estivo della squadra nell’ormai consueta località di Dimaro, nella Val di Sole vicino a Madonna di Campiglio. I tanti giornalisti presenti hanno spostato il discorso sul futuro prossimo del Napoli, che in questo momento sta scegliendo il suo prossimo allenatore. De Laurentiis ci ha scherzato su: “Domani però non scrivete solo dell’allenatore, e lasciate un trafiletto sul Trentino, se non mi fate fare una figura di m…, e poi loro non vi parlano più“. In precedenza il presidente ha speso parole sul futuro allenatore del Napoli, senza rivelarne il nome: “La sua caratteristica principale? Deve nutrire un profondo amore per la napoletanità, se no non andremo d’accordo mai. Questo per me è fondamentale“. De Laurentiis aveva annunciato che la sua scelta per la panchina della squadra sarebbe stata resa nota su Twitter; gli è stato chiesto quando aspettarci l’annuncio, e ha risposto: “Domani (giovedì, ndr) vado a Londra, non rientro prima del 15 giugno, il 17 torno in pista sul territorio italiano. Io ho seminato, sono mesi che semino, anche con Mazzarri. Gli avrei rinnovato il contratto per due anni, e non per uno come è stato scritto, ma sapevo bene che lui se ne darebbe voluto andare. Credo di saper programmare, da subito ho cominciato a guardarmi intorno, a verificare, studiare anche le partite per vedere se il rendimento dell’uno o dell’altro cresceva o decresceva. Aggiungo che se l’allenatore fa simpatia si lavora meglio, basta uno sguardo per capirsi, come di solito capita nei miei territori. Con Mazzarri parlavamo poco proprio per questo, bastava poco per intendersi“. Sul presunto progetto giovani, indicato come possibile punto di disaccordo con Mazzarri, il presidente ha dichiarato:



Non voglio fare una squadra di giovani, che non vuol dure nulla. Due esempi. Balotelli è quello che è da sempre, al di là del carattere che può incidere sulla resa, ma più passano gli anni e più se ne prende il buono e non la patata bollente. O Lamela: se lo metti in mano a Mazzarri, se lo fai giocare, emerge per quello che è. Se invece lo consegni a due allenatori che non hanno portato la Roma dove avrebbero voluto Baldini e Sabatini, il discorso è diverso. Io cerco giovani non da crescere, ma che già sono pronti per l’uso“. Indicazioni: la rosa dei candidati per il dopo Mazzarri è ristretta, ma per il nome definitivo potremmo dover aspettare sino a metà giugno. Quanto ai rinforzi saranno giocatori importanti, perché come ha detto De Laurentiis giovani ma testati ad alti livelli. Infine un particolare: sul sito dell’agenzia che ospiterà il Napoli, valdisole.net, non è compare Edinson Cavani. L’anno scorso toccò a Lavezzi… Sul Matador De Laurentiis si è limitato a dichiarare che se dovesse rimanese non saranno acquistati altri attaccanti.

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