“Il mio futuro è allo Zenit”. Mimmo Criscito non ha dubbi: per il momento la nostalgia per casa non c’è, anche se è lui stesso ad ammettere che “all’Italia penso sempre”. Intervistato da Sky Sport, il terzino sinistro ha parlato della sua situazione e soprattutto condizione fisica. Come noto, lo scorso anno Criscito aveva subito la rottura parziale del legamento crociato, ed è stato costretto a fermarsi. Una storia decisamente travagliata quella dell’azzurro, che ha perso l’Europeo in Polonia e Ucraina a causa delle accuse di coinvolgimento nel calcioscommesse (alla fine è stato assolto). Grande delusione, così come gli scarsi risultati dello Zenit San Pietroburgo, che in campionato ha perso tantissimo terreno a causa dei dissidi interni (dovuti agli stipendi decisamente elevati di Hulk e Witsel, i nuovi arrivati) che hanno portato anche alla messa fuori rosa di alcuni giocatori, e che in Champions League è stato eliminato al primo turno in un girone che non era difficilissimo.
“A novembre avevo il crociato parzialmente rotto”, ha detto Criscito, “ma ho scelto di non operarmi perchè puntavo alla Confederations Cup. Poi il ginocchio ha ceduto e mi sono dovuto operare. L’obiettivo è il Mondiale tra un anno”. Difficile che Prandelli possa rinunciare al giocatore, che era l’indiscusso titolare sulla fascia sinistra e che ha lasciato il ruolo scoperto, nonostante Balzaretti abbia fatto decisamente bene all’Europeo. Per quanto riguarda il mercato, Criscito ha detto che “sono stato vicino al Milan nel gennaio 2011 ma ho scelto di restare al Genoa; quando non ha avuto più chiamate sono andato in Russia, poi mi ha cercato il Napoli mentre dall’Inter non sono arrivati contatti. Non mi pento della scelta Zenit, sono concentrato sulla squadra”.
Sappiamo però che il Napoli per un partenopeo è una grande suggestione, così come sappiamo anche che al San Paolo sta nascendo un nuovo progetto: attenzione, perchè Rafa Benitez gioca con la difesa a 4 che è quella nella quale Criscito si trova maggiormente a suo agio, anche se ha dato tanto nel Genoa di Gasperini che utilizzava tre difensori. Se gli azzurri dovessero insistere chissà: si potrebbe arrivare a una trattativa vera e propria, perchè Luciano Spalletti sa bene cosa significhi essere lontani dalla patria e aver voglia di tornare, ed è possibile che non si opponga alla cessione qualora sia il giocatore a chiederla. Per adesso siamo nel campo delle ipotesi, ma per quelle che sono le caratteristiche dei giocatori a disposizione di Benitez appare piuttosto evidente che un terzino sulla corsia mancina servirebbe. Che sia Mimmo Criscito?