Si parla di Dries Mertens, di Alessio Cerci e Maxime Gonalons per il calciomercato del Napoli, ma resta Edinson Cavani la portata più grossa. Dalla cessione del Matador De Laurentiis può ricavare un’enorme quontità di denaro che nel caso, il presidente lo ha già dichiarato, saranno interamente reinvestiti nel calciomercato in entrata. Il che significa almeno un grande colpo per l’attacco: meglio un bomber già affermato ma più costoso o un giocatore emergente dalle prospettive sicure? Al presidente la risposta. La società sta valutando più di un profilo per l’eventuale sostituzione di Cavani, che per adesso si limita a definirsi un giocatore del Napoli come da prassi, senza diradare le nubi sul suo futuro. Per parlarne ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva l’agente FIFA Massimo Abiuso, che peraltro ha avuto in mano il mandato per trattare il difensore brasiliano Bruno Uvini, che rientrerà a Napoli dopo il prestito a Siena.
No. Però potrebbe accettare l’idea di considerare qualche contropartita tecnica adeguata in cambio.
Cavani potrebbe clamorosamente restare a Napoli? Sì, però bisognerà capire anche con che stato d’animo. Conosco un po’ Cavani e posso dire che non è un tipo attaccato ai soldi, secondo me sente l’esigenza di cambiare.
Per sostituire Cavani meglio un giocatore di prospettiva o un campione affermato? Non sempre in Italia i campioni affermati hanno reso come nei paesi da cui venivano. In Germania invece spesso scelgono giocatori meno affermati che poi diventano campioni. Basti pensare a Mandzukic.
Sarebbe perfetto per il Napoli… Io l’ho proposto un anno fa a due club italiani che però non hanno voluto puntare su di lui. Il Bayern Monaco l’ha fatto e i risultati si sono visti.
Lei è stato anche l’agente per l’Italia di Bruno Uvini…E’ un peccato che non si senta più parlare di lui. Lo scorso anno avevo il mandato per l’Italia del giocatore, volevo portarlo allo Shakhtar visto che i brasiliani si esprimono bene in quel contesto. A Napoli nessuno ha voluto lavorare sul giocatore, che pure è un Nazionale brasiliano.
A proposito di brasiliani, Rafael è pronto per l’Italia? Non credo, il discorso è che la scuola di preparatori di portieri in Italia è la migliore: spesso questi portieri sudamericani incontrato tanti problemi anche di natura tecnica. (Claudio Ruggieri)