E’ il gran giorno del Napoli: questa sera alle 20:45 gli azzurri giocano un’amichevole di grande prestigio, contro il Galatasaray di Fatih Terim che lo scorso anno ha centrato i quarti di finale in Champions League e riparte con ambizioni rinnovate e soprattutto i suoi top player che sono già inseriti e hanno potuto svolgere dall’inizio la preparazione prestagionale. I partenopei aprono alla grande festa: si parla di un San Paolo esaurito o quasi, una rarità per una partita che non conta nulla ai fini del risultato ma significa tantissimo in termini di immagine. Stasera infatti ci sarà la presentazione delle nuove maglie, l’esibizione delle cheerleader che Aurelio De Laurentiis ha chiamato via Twitter, verrà svelato il nuovo inno (sarà sull’aria di “O’ surdato ‘nnamurato”) e soprattutto sfilerà il nuovo grande acquisto del presidente, quel Gonzalo Higuain che ieri si è già allenato con i compagni e non vede l’ora di iniziare la sua nuova avventura. Così come i tifosi non aspettano altro che poterlo salutare: l’entusiasmo della folla è tanto, ora bisognerà rispondere sul campo e questo test non può che far venire l’acquolina in bocca.

Quella che scenderà in campo stasera è praticamente la formazione tipo del 2013/2014. In porta ci sarà Rafael Cabral, che giocherà davanti a quello che è stato il suo idolo da bambino, Taffarel, oggi preparatore dei portieri del Galatasaray (dove ha giocato). Difesa a quattro, con Zuniga (all’ultima con la maglia del Napoli?) e Armero sulle corsie laterali e la coppia centrale formata da Paolo Cannavaro e Britos. Inler e Behrami saranno i due mediani davanti alla difesa, chiamati da Benitez a tanta corsa e sacrificio per tenere uniti i reparti. Naturalmente sarà Inler a occuparsi della regia, ma una mano gliela daranno anche le mezze punte. Rispetto alla prima amichevole giocata non c’è Lorenzo Insigne: dentro Mertens, nel suo ruolo naturale di esterno sinistro, con Hamsik che va al centro e José Callejon a destra. Può essere questa la linea di mezzepunte titolare, anche se Insigne un posto se lo gioca, e non va dimenticato Goran Pandev che stasera gioca come attaccante ma può decisamente fare un passo indietro (nell’Inter del Triplete giocava esterno insieme a Sneijder ed Eto’o). 

Tutti gli altri, a cominciare dai due portieri Colombo e Sepe. Benitez potrebbe e dovrebbe concedere un’occasione a tutti: per Fernandez e Bruno Uvini può essere un’opportunità per conquistarsi la conferma in squadra, lo stesso dicasi per Vitale che ha fatto benissimo a Terni e potrebbe tornare utile. Poi Dossena, che Rafa ha avuto a Liverpool, Mesto e Dzemaili, Donadel il cui futuro è ancora piuttosto incerto, i giovani Radosevic (quest’anno dovrebbe trovare spazio) e Bariti, Lorenzo Insigne che deve sfruttare tutti questi momenti per convincere il suo allenatore di meritarsi una maglia da titolare. E infine Gonzalo Higuain: la grande domanda è se Benitez gli concederà qualche minuto, visto che di fatto si è appena aggregato al gruppo. Probabilmente sì: i tifosi non aspettano altro.

Non si può parlare di veri e propri indisponibili, ma in ogni caso Reina e Raul Albiol, due degli ultimi nuovi acquisti, questa sera non saranno della partita. Poco male: il pubblico se li godrà presto, il portiere è il titolare designato mentre l’ex difensore del Real Madrid dovrà giocarsi il posto (con Britos).

I Leoni di Istanbul sono cambiati poco rispetto alla passata stagione. Naturalmente la cosa più importante è la conferma di Sneijder e Drogba, ma è stato acquistato a titolo definitivo anche Felipe Melo (al terzo anno in giallorosso) e dal Lille è arrivato Chedjou, inseguito da tante squadre. Terim sa che uscire bene da questa partita significa tanto a livello di immagine, conosce bene il calcio italiano e allora manda in campo la formazione migliore, anche perchè c’è una stagione da preparare al meglio. In porta una vecchia conoscenza: l’ex laziale Muslera, protetto da una linea a quattro nella quale agiscono Eboue (ex Arsenal) e Riera (Benitez lo conosce bene: lo ha avuto a Liverpool) come terzini, con Gokhan Zan e Dany Nounkeu in qualità di centrali. A centrocampo Hamit Altintop fa ancora l’esterno (a destra), al centro giocano infatti Engin Baytar e Inan Selçuk, con Emre Colak a sinistra. Il pezzo forte arriva davanti: Wesley Sneijder, che ritrova Benitez da avversario, agisce alle spalle dell’unica punta Didier Drogba. Una formazione di grande qualità, che sicuramente non ha nella difesa la sua parte migliore ma che può decisamente ripetere il cammino dello scorso anno. 

Anche perchè in panchina i giocatori ci sono eccome. Eray è il portiere di riserva, poi c’è Umut Bulut riscattato dal Tolosa, il nuovo acquisto Chedjou che questa sera dovrebbe avere minuti. Parte dalla panchina anche Feilpe Melo, ma sulla carta è un titolare, così come potrebbe diventarlo Nordin Amrabat, l’anno scorso autore di un’ottima stagione. Poi il veterano Sabri Sarioglu (in squadra dal 2001) e soprattutto Burak Yilmaz, che non si può certo definire una riserva, perchè 32 gol in 39 partite (8 in 9 n Champions League) non si segnano certo per caso. Sta a Terim studiare il modo di farlo convivere con Drogba, cosa che lo scorso anno era riuscita a fasi alterne. 

Non ci sono indisponibili per Terim, che si presenta a Napoli con il gruppo al completo in attesa di qualche altro acquisto (piace sempre il centrocampista brasiliano Wellington e si parla sempre della possibilità Kevin Prince Boateng).

 

 Rafael C.; Zuniga, Cannavaro, Britos, Armero; Inler, Behrami; Callejon, Hamsik, Mertens; Pandev. All. Benitez

A disp: Colombo, Sepe, Mesto, Fernandez, Gamberini, Bruno Uvini, Vitale, Dossena, Dzemaili, Donadel, Radosevic, Bariti, L. Insigne, Calaiò, Higuain

Indisponibili: Reina, Raul Albiol

 Muslera; Ebaoue, Gokhan, Dany, Riera; Ham. Altintop, Engin, Selçuk, Emre Colak; Sneijder; Drogba. All. Terim

A disp: Eray, Chedjou, Balta, Kazim, Yekta, Felipe Melo, Amrabat, Sabri Sarioglu, Ceyhun, Umut Bulut, Burak Yilmaz

Indisponibili: –

 

Arbitro: Mariani