Chi non salta juventino è”: e Zuniga salta. Il divertente siparietto è andato in scena ieri sera, nel corso di Napoli-Galatasaray. I partenopei hanno vinto 3-1 l’Acqua Lete Cup e il secondo gol, quello del momentaneo 2-1, è stato realizzato proprio dal colombiano, al centro di voci di calciomercato da mesi, riguardanti in particolare la Juventus. Facciamo un passo indietro, scavando un po’ nella storia: la rivalità tra il Napoli e i bianconeri è radicata. E’ la trasposizione sportiva del Nord contro il Sud, dei “forti” contro i “deboli” (in senso metaforico), negli anni Ottanta è stata una grande sfida sul campo per gli scudetti: Maradona contro Platini, l’Olimpico contro il San Paolo. Vissuta anche di momenti importanti, come quando il Napoli si presentò a Torino con gli stessi punti (e da capolista), andò sotto e rimontò, prendendo l’abbrivio per la vittoria del primo scudetto della sua storia. Lo scorso anno la rivalità si è nuovamente incendiata quando i partenopei si sono ritrovati a lottare per il tricolore contro la Juventus, perdendo ma facendo capire di essere pronti a contendere il primato negli anni a venire. Di conseguenza, se nel calderone di questa inimicizia ci si mette un giocatore che vuole cambiare maglia e indossare proprio quella dei rivali, i tifosi non la prendono troppo bene. E’ successo a Zuniga, che come sappiamo non ha ancora rinnovato il suo contratto con il Napoli (scadenza nel ) proprio perchè, si dice, vuole il bianconero. De Laurentiis ha fatto muro, l’ha presa come una sfida personale e si è rifiutato di vendere il giocatore, piuttosto accettando di perderlo a parametro zero tra un anno. 



Zuniga è quindi ancora a Napoli; e Rafa Benitez, giustamente, lo utilizza nelle amichevoli. Ieri sera il San Paolo era gremito per la presentazione delle maglie, la sfilata dei nuovi acquisti (su tutti Gonzalo Higuain) e l’arrivo del Galatasaray; e quando il colombiano è entrato in campo al 69′, a sostituire Callejon, lo stadio si è prodotto in inequivocabili fischi. Di delusione e frustrazione, perchè – secondo loro – un calciatore che vuole andare a giocare in un’altra squadra – e per giunta la più “odiata” – non merita di essere sostenuto ed è meglio che si trasferisca subito. Solo che poi, dopo soli sei minuti dall’ingresso in campo, Zuniga ha segnato; e allora i fischi si sono trasformati in applausi, soprattutto perchè dopo il gol il laterale si è scusato con il pubblico, alzando le mani in un gesto chiarissimo, e poi quando tutto il San Paolo ha intonato il celeberrimo “chi non salta juventino è” si è messo a saltare in mezzo al campo, in totale trance agonistica. Un messaggio chiarissimo: Zuniga resta. Per ora, almeno, perchè la questione del rinnovo del contratto è ancora tutta da giocare, e c’è sempre la possibilità che il giocatore non accetti la proposta sul piatto (4 anni a 1,2 milioni di euro) per trasferirsi magari all’Inter, dove c’è un certo Walter Mazzarri che in prima persona lo ha cresciuto fino a farlo diventare uno dei migliori laterali del nostro campionato. Insomma, la questione è ancora aperta, ma una cosa sembra certa: Juan Camilo Zuniga non sarà un calciatore della Juventus.



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