E’ fatta, Edinson Cavani sarà un calciatore del Paris Saint Germain durante la stagione 2013-2014. L’accordo è stato raggiunto nella serata di ieri dopo un blitz nella capitale del direttore sportivo dei parigini Leonardo. Entrato nelle sede della Filmauro, il dirigente brasiliano ha presentato l’offerta da 64 milioni di euro, uno in più rispetto ai 63 della clausola rescissoria. Una proposta che ha naturalmente convinto Aurelio De Laurentiis, che nel contempo aveva chiamato il patron del Real Madrid, Florentino Perez, per un ultimatum: “70 milioni di euro e Cavani sarà tuo”. Peccato però che i madrileni non se la siano sentita di investire cotanta cifra, e dopo aver inseguito a lungo il giocatore hanno dovuto abbandonare il campo. Cavani firmerà un contratto da 10 milioni di euro netti all’anno per cinque anni, in linea con i top player mondiali. Un affare totale da 114 milioni di euro, cifre neanche lontamanete immaginabili per le big del nostro Paese che infatti si sono ritirate subito dalla corsa al calciatore, nonostante sulla Juventus si fosse detto che potesse magari provarci (ma di fatto non è mai successo).
Ed ora il Napoli potrà disporre di un tesoretto immenso da investire per ricostruire la squadra, o meglio, per innestare l’attuale scacchiere con giocatori di primissima fascia. Il prescelto per divenire l’erede di Cavani sembrerebbe essere Edin Dzeko, ma dall’Inghilterra hanno sparato alto, ben 30 milioni di euro, mentre De Laurentiis vorrebbe spenderne al massimo 20/25. E’ tornato di moda anche Leandro Damiao, attaccante dell’Internacional Porto Alegre e della nazionale brasiliana, accostato agli azzurri per tutto il mercato di riparazione. Anche per il gioiello carioca servono attorno ai 20/25 milioni di euro. Ma con i soldi ricavati dalla partenza di Cavani, De Laurentiis potrebbe dare vita ad un grande doppio colpo e ad un nuovo goleador si potrebbe aggiungere anche Stevan Jovetic, obiettivo mai nascosto dei partenopei. Si potrebbe così aprire un duello con la Juventus che andrà ad aggiungersi a quelli per Zuniga e Ogbonna. Tanti intrecci, ma una cosa è certa: adesso De Laurentiis non può più aspettare, con il tesoretto ricavato dalla cessione del Matador può costruire una grande squadra che punti allo scudetto.