La Juventus continua a seguire con deciso interesse Juan Camilo Zuniga. il giocatore colombiano un paio di giorni fa ha rilasciato dichiarazioni che è interessante rileggere: “Il mio futuro è ancora in bilico. Non lo conosco, è tutto ancora da decidere. Spero solo che la questione si risolva in fretta. Non vorrei essere costretto ad andare via da Napoli alla scadenza del contratto non è una condizione che vorrei vivere. Mi va di fare chiarezza, visto che spesso si parla anche a sproposito della mia situazione, si inventano mie dichiarazioni. Sono nuovamente spuntate mie parole che in realtà non avevo mai pronunciato. Sono stufo – riporta Tuttosport – in troppi continuano a inventarsi mie dichiarazioni. Oppure del mio agente, Riccardo Calleri. Il mio desiderio è disputare una grande Champions League con una grande squadra. Sono contento di questi 4 anni vissuti a Napoli, ma sono altrettanto felice che grandi club come la Juventus, l’lnter e altre società all’estero mi vogliano, puntino su di me“. Zuniga è ancora in bilico tra le due squadre, per stessa ammissione del calciatore, e il Napoli deve allora tutelarsi valutando altri elementi per la fascia sinistra (a destra sembra che la copertura possa essere sufficiente).
Anche se non è il tema più caldo del calciomercato azzurro, trovare un sostituto per il colombiano è importante e Riccardo Bigon ha già preso contatti con lo Schalke 04. Nel mirino c’è Christian Fuchs. Il mancino 27enne è titolare della nazionale austriaca, il costo del cartellino si aggira intorno ai sei milioni e mezzo di euro. Può essere una cifra giusta da spendere, per un Napoli che vuole sistemare tutte le zone del campo e non ha pressanti problemi economici. Fuchs, che si era messo in luce nel 2010/2011 quando il suo Mainz (allenato da Thomas Tuchel) aveva centrato un inizio di campionato da sette vittorie consecutive, interessa anche ad un’altra squadra italiana, il Milan, ma a vedere le difficoltà rossonere – che peraltro al momento hanno priorità certamente più pressanti – pare difficile che la concorrenza possa disturbare gli azzurri. (Paolo Bardelli)