Il Napoli pensa sempre all’attacco. “Ne arriveranno due” ha detto Rafa Benitez, e c’è da giurare che sia vero: quel tesoretto da 124 milioni di euro che Aurelio De Laurentiis ha promesso di investire non si è ancora esaurito. Nonostante una prima parte di calciomercato estiva a dir poco da fuochi d’artificio sopra piazza Plebiscito in una notte stellata, nonostante la super cifra girata al Real Madrid per far indossare la maglia azzurra a Gonzalo Higuain. Solo che al momento le cose stanno girando poco: naturalmente stiamo parlando di calcio estivo e di amichevoli che contano poco; e non si può certo pensare e sperare concretamente che il Pipita faccia cinque gol nelle prime due partite. La condizione prima di tutto: l’argentino si è presentato in scarse condizioni di forma, come si poteva prevedere; deve forse perdere qualche chilo, e la speranza è quella di ritrovarlo alla prima di campionato al 100%, pronto – allora sì – a gonfiare la rete esattamente come aveva fatto un certo Edinson Cavani, che adesso a Napoli hanno dimenticato per non aver creduto nel progetto (o comunque per non essersi opposto alla cessione) ma che, è una certezza, comincerà a essere invocato dalle tribune se le cose non dovessero andare come sperato. Per tutti questi motivi, e perchè l’eredità di 104 gol in 138 partite è cosa dura da prendere in consegna, Benitez vuole altri attaccanti. La pista Jackson Martinez sembra definitivamente evaporata: sul colombiano si sta muovendo anche il Manchester United e se la prospettiva è un’asta al rialzo il Porto avrà tutto l’interesse ad appendere davanti alla porta della società il cartello con la scritta “clausola rescissoria”.



Quaranta milioni, che al momento De Laurentiis non vuole spendere. Intanto però c’è sempre viva l’ipotesi Abel Hernandez: che arriverebbe non come titolare ma come riserva di lusso. Le parole di Maurizio Zamparini a Radio Kiss Kiss sono state piuttosto eloquenti: con la Roma fuori dai giochi per “comportamento scorretto”, il Palermo deve temere solo il Napoli. “Temere” è il verbo giusto, senza esagerazioni. “Spero di non sentire De Laurentiis: se mi chiamasse per Hernandez dovrei sostituire il ragazzo con un’altra punta da 20 gol. Voglio tenere Abel, sarà pronto per il Napoli tra un anno”. Non bisogna ipotizzare o leggere tra le righe: l’uruguayano è in vendita con l’offerta giusta. Si era parlato di uno scambio con Emanuele Calaiò: “In serie B fa la differenza”, dice Zamparini, “ma la mia squadra al momento è fatta; e poi Calaiò ha un valore di mercato pari a zero, mentre può raggiungere i 30 milioni. Come Dybala”. Anche qui il messaggio è chiarissimo: se Calaiò dovesse fallire la sua cessione diventerebbe difficile, soprattutto il prossimo anno, con l’eventuale serie A, non è su di lui che il Palermo punterebbe. Così, il campanello è stato suonato: sta al Napoli rispondere, se Benitez vuole De Laurentiis non ha che da chiedere, e ottenere.



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