Secondo l’allenatore Bortolo Mutti Napoli-Atalanta è partita dal pronostico non scontato, da tripla. Napoli-Atalanta è uno dei tre anticipi in programma per la terza giornata del campionato di serie A 2013-2014 (stadio San Paolo, ore 20.45). I partenopei ci arrivano col vento in poppa: nei primi due turni hanno mostrato un potenziale offensivo notevole, e potranno contare sul sostegno dei tifosi che sono sempre più entusiasti della nuova squadra. Settimana prossima il Napoli sarà atteso dal primo impegno di Champions League, contro il temibile Borussia Dortmund (mercoledì 18, ore 20.45): Rafa Benitez potrebbe praticare turnover in vista di questa gara, sulla carta più difficile. L’Atalanta invece ha raccolto 3 punti nelle prime due giornate, perdendo l’esordio contro il Cagliari (1-2) e battendo il Torino in casa (2-0). Il San Paolo si prospetta un banco di prova molto impegnativo: d’altra parte i bergamaschi hanno cambiato poco rispetto all’anno scorso, e mantenuto i principali punti di forza. L’ultimo Napoli-Atalanta si concluse con un sofferto 3-2 per i partenopei, ancora imperniati su Cavani che nell’occasione realizzò una doppietta; oggi scende in campo una squadra profondamente diversa, come finirà contro la “solita” Atalanta? Ne abbiamo parlato con mister Bortolo Mutti, ex giocatore della Dea ed allenatore di entrambe. Intervista in esclusiva per ilsussidiario.net.
Il Napoli ha mostrato un potenziale offensivo notevole: l’Atalanta farà meglio ad infoltire il centrocampo, lasciando una punta in panchina? E’ una situazione su cui penso che Colantuono stia lavorando. Per quello che il Napoli ha fatto vedere finora ci sta che l’Atlanta si schieri più accorta.
Hamsik è in forma strepitosa: meglio marcarlo a zona o a uomo, “incollandogli” un mediano come Migliaccio o Carmona? Credo che entrambi non abbiano il passo per seguire Hamsik in ogni suo movimento. Lo slovacco è più veloce e attacca sempre gli spazi vuoti, nella metacampo avversaria: Migliaccio e Carmona non hanno la sua corsa, ma sicuramente terranno un occhio di riguardo per lui. Anche se Hamsik è anche imprevedibile, non ha movenze fisse: questo può fare ancora una volta la differenza.
Fatte le dovute proporzioni, German Denis si può definire il Gonzalo Higuain dell’Atalanta, per la sua capacità di fare reparto e gol? Higuain ha una dimensione internazionale che Denis non ha raggiunto, diciamo che German è il Denis dell’Atalanta è già questo basta. Negli ultimi due anni ha dato un grande contributo, mantenendo un tabellino notevole. Sarà decisivo anche oggi, facendo respirare l’Atalanta e contro un difesa del Napoli che non ha ancora raggiunto i migliori automatismi.
Crede che Benitez farà un pò di turnover, coinvolgendo giocatori come Cannavaro o Mertens, in vista del debutto in Champions League? No perché in questa fase è importante assimilare determinati meccanismi di squadra con un assetto di base. Questo anche a discapito di un turnover imminente: credo che la formazione del Napoli sarà la stessa delle prime partite.
Azzardando un altro paragone, crede che Bonaventura abbia il potenziale per diventare per l’Atalanta quello che è Hamsik per il Napoli? E’ un giocatore diverso. Negli anni scorsi Hamsik ha giocato più da centrocampista; Bonaventura è ancora più un trequartista, che ha dimostrato una certa duttilità offensiva potendo giocare anche da esterno o seconda punta. Quest’anno può essere determinante per lui a livello formativo: per adesso si avvicina a un top player, ora deve fare un altro salto di qualità per diventarlo.
L’Atalanta ha cambiato poco la sua rosa: l’obiettivo restano i fatidici 40 punti o si può guardare più in là?
Diciamo che la parte sinistra della classifica non sarebbe male, però il salto di qualità è stato già fatto con le ultime due salvezza, ottenute nonostante le penalizzazioni. Anche quest’anno la priorità è quota 40 punti il più in fretta possibile, non credo che la società voglia uscire da questa prospettiva. Poi ben vengano tutti i punti extra.
Può fare un pronostico per Napoli-Atalanta? Per me è una partita da tripla, essendo ex napoletano ma profondamente bergamasco mi farà piacere qualunque risultato.
(Carlo Necchi)