Sembra essere cambiato il vento, anche se siamo solo alla terza giornata di campionato; eppure in testa dopo tanto tempo non c’è più la Juventus ma il Napoli di Benitez che vincendo 2-0 contro l’Atalanta si trova a punteggio pieno. Ovviamente l’entusiasmo dalle parti del San Paolo è tangibile: i tifosi sperano sia davvero l’anno giusto per vincere lo Scudetto, pur sapendo che la strada è ancora lunga. Piedi ben piantati a terra insomma: è uno dei requisiti fondamentali per il successo a fine stagione. Intanto, la squadra si prepara all’esordio in Champions League contro il Borussia Dortmund, un banco di prova importante per testare ancor più le ambizioni della squadra. Emiliano Mondonico, uno che di pressioni se ne intende avendone affrontate tante nel corso della sua carriera, in esclusiva per IlSussidiario.net ha parlato del Napoli di Benitez.
Napoli primo in classifica, Benitez meglio di Mazzarri? Andiamoci piano con questi paragoni. Sembra che Mazzarri non abbia fatto nulla a Napoli e invece è arrivato secondo a fine campionato. Siamo solo alle prime tre giornate.
Le sensazioni sono positive, cosa è cambiato nel Napoli? In primis il modo di giocare, non ci sono più i contropiedisti e si cerca di giocare più il pallone perché ci sono i giocatori che permettono questo. Però bisogna stare con i piedi per terra.
Entusiasmo alle stelle, è un pericolo? Il problema non è l’entusiasmo, però il Napoli per ora in campionato ha affrontato tre squadre sicuramente più deboli della compagine di Benitez. Già mercoledì ci sarà un banco di prova importante contro il Borussia Dortmund.
Sorpreso da Callejon? Devo dire che mi ha sorpreso: non si conosceva molto, bisogna fare i complimenti a lui e a chi lo ha preso.
Higuain non sta facendo rimpiangere Cavani vero? Higuain è un giocatore diverso rispetto a Cavani, non può fare il lavoro del Matador, lui dialoga maggiormente con i compagni.
Ha ragione Hamsik a dire che segna maggiormente perché ora gioca quasi da seconda punta? Per ora può permettersi di giocare così avanti, ma quando il Napoli incontrerà squadre importanti tornerà a giocare qualche passo indietro. (Claudio Ruggieri)