Ventisette anni dopo. Grande soddisfazione tra i tifosi partenopei per la vittoria in Milan-Napoli di ieri sera, anche perché non è una perla isolata: cinque vittorie consecutive fra campionato e Champions League, il successo a San Siro che arriva quattro giorni dopo la vittoria sul Borussia Dortmund… Poco importa se la prestazione è stata leggermente inferiore a quella di mercoledì: stiamo parlando del Milan, a San Siro, e psicologicamente il Napoli arrivava da una sfida europea molto pesante. La vittoria è stata pienamente meritata, un grande successo per come è maturato. Il Milan ha fatto tante azioni ma nulla di realmente pericoloso, a parte il rigore di Balotelli. Grandi complimenti a Reina, la cui parata davvero è valsa quanto un gol. Ventisette anni dopo, si diceva. Questo è il valore aggiunto di una vittoria che mancava dal , dai tempi di Maradona. Un periodo lunghissimo, nel corso del quale le trasferte in casa milanista erano sempre finite con tanti schiaffi in faccia. Questa vittoria ha dunque un immenso valore emotivo per la gente napoletana: iniziamo a toglierci questi schiaffi dalla faccia. La soddisfazione più grande di questo successo in casa Milan è proprio questa. Nessuno si dimentica i vari 5-0 o 5-2, nei quali i milanisti erano tutti fenomeni, e una vendetta calcistica non fa mai male… Splendida risposta anche ai soliti cori sul Vesuvio, in un clima di festa grazie alla presenza di tantissimi tifosi partenopei. Più dei milanisti, per una festa che sa di rivalsa storica dopo tante batoste. Queste partite il popolo napoletano le vive per una intera settimana, anche se stavolta c’era di mezzo il Borussia. Un lungo accompagnamento all’evento, che rende ancora più grande la vittoria dal punto di vista emotivo, che darà ancora più morale alla squadra. Tecnicamente parlando, invece, abbiamo avuto la conferma di un gioco molto più europeo rispetto a quello di Mazzarri, con cui si soffriva di più anche se c’era maggiore velocità. Non ci siamo ancora abituati del tutto a questo passaggio, ma sta andando tutto bene così come con la presenza di Higuain al posto di Cavani. Non dico che il Matador è stato dimenticato, perché sarebbe troppo, però l’argentino sta mantenendo tutte le promesse: un grandissimo campione. Benissimo la difesa, in particolare Britos su Balotelli e la grandissima esperienza di Albiol, salvo l’errore sul rigore che è stato netto. Grande Benitez a ruotare i giocatori, per esempio facendo giocare ieri Mesto al posto di Maggio: così si dà fiducia a tutti gli uomini della rosa, e non solo i 13-14 titolari come era con Mazzarri, basti pensare ad Insigne o allo stesso Mesto, anche se va detto che complessivamente la rosa era meno competitiva. Questo è fondamentale visto che la squadra dovrà affrontare tre competizioni: se Benitez riuscirà a far girare i giocatori su tutti i fronti, ci divertiremo fino alla fine. Tornando alla partita, ieri sostanzialmente il Napoli ha giocato dieci minuti nel primo tempo e dieci nel secondo, ma tanto è bastato. Dopo i primi dieci minuti avremmo potuto essere 3-0, ma va benissimo così: il calcio è questo e ci godiamo i tre punti, anche grazie alla superiorità totale nel gioco aereo. Hamsik e Insigne non sono piaciuti tanto, mentre Callejon dopo un buon primo tempo è di fatto sparito: ma se nonostante tutto questo è arrivata una vittoria a San Siro, è la dimostrazione che la squadra di quest’anno è davvero ottima, tra le più competitive non solo in Italia ma anche in Europa. Con Benitez alla guida, che in Italia deve togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Ma l’aspetto più bello di ieri è stato proprio la soddisfazione della gente napoletana, bravissima anche nel reagire con ironia agli insulti da parte milanista. Una gioia enorme venire a Milano a togliersi gli schiaffi dalla faccia: per chi di noi è a Milano in questo lunedì, si può davvero camminare a testa alta.



(Lello Ascione)

Leggi anche

Formazioni Fiorentina Paphos/ Quote, verso la conferma di Kean (Conference League, 28 novembre 2024)Torino, Urbano Cairo: “Se arriva qualcuno più ricco vendo”/ “Non resterò a vita, i cicli finiscono”