Napoli-Cagliari è terminata 3-3. Il migliore in campo è sicuramente Farias, autore di una doppietta. Promossi anche de Guzman e Ibarbo. Da rivedere le due difese, completamente imballate in alcune circostanze. Nel complesso si rende protagonista di una buona direzione di gara.

Il Napoli è uscito definitivamente dalla crisi di inizio campionato? Le statistiche confermerebbero nel modo più assoluto questa tesi ma, per avere la conferma definitiva, gli uomini di Benitez sono chiamati ad affrontare il Cagliari tra le mura amiche. Da tre partite (compreso l’impegno in Europa League) i partenopei non subiscono reti e, dopo un settembre nero, un ottobre in risalita e un novembre fin qui ottimo, i tifosi si aspettano l’ultimo, definitivo grande salto verso il podio della classifica. L’avversario di giornata, come detto, si chiama Cagliari. E se dici Cagliari, in automatico, dici Zeman. Il boemo è alla guida di una formazione di medio bassa classifica – i sardi attualmente sono sestultimi con 10 punti – capace però di creare parecchi grattacapi alle big del campionato. Chiedere per informazione a Inter e Milan. Venendo alle formazioni ufficiali, il Napoli si schiera con il classico 4-2-3-1. In porta troviamo Rafael, difesa a quattro con Maggio, Henrique, Koulibaly quindi Ghoulam preferito all’ultimo minuto a Britos. In mezzo al campo Inler e Gargano hanno il compito di fare filtro (David Lopez parte dalla panchina); sulla trequarti ecco il trio Callejon, Hamsik e de Guzman (out Mertens). In attacco l’unica punta è Gonzalo Higuain. Risponde il Cagliari con il 4-3-3 tipico di Zeman: attacco insidioso e difesa ballerina. Tra i pali ecco Cragno, retroguardia arretrata formata da Balzano, Rossettini, Ceppitelli e Pisano. Ekdal, Crisetig e Dessena formano la cerniera di metà campo con Cossu , Farias e Ibarbo a completare il reparto avanzato. Nei primi minuti gli ospiti applicano in zona offensiva un pressing forsennato sui difensori del Napoli; i vari Koulibaly (5,5) ed Henrique (5) sono ‘soffocati’ e incapaci di impostare la manovra o addirittura servire i centrocampisti. Il copione vede quindi i locali affidarsi a lancioni lunghi per cercare il loro terminale Higuain (6,5). La tattica dei sardi funziona ma gli uomini di Zeman regalano una rete assurda al Napoli e ciò cambia completamente il corso del match. Minuto 10: nei pressi del centrocampo Ghoulam (6,5) rimette il pallone con le mani. Il terzino ha una gittata lunghissima e la sfera arriva a Higuain, lasciato completamente solo dalla difesa del Cagliari. Per l’argentino è un gioco da ragazzi freddare Cragno (6) per l’1-0. Che errore per Pisano (5) e Rossettini (5), gli incaricati di marcare il Pipita! Ad eccezione del gol, la gara regala in questa fase pochi spunti: i ritmi sono bassi e le occasioni scarseggiano. Con il minimo sforzo, il Napoli fa girare palla senza scoprirsi troppo: bene de Guzman (6) sulla sinistra, corsaro Inler (6,5) in mezzo al campo. In difesa Koulibaly contiene bene le rare iniziative di Cossu (5,5) e Ibarbo (6,5) (a proposito, il colombiano si incapponisce troppo in improbabili azioni personali). Zeman dalla panchina scuote la testa, Benitez resta impassibile. Il tempo passa, i locali prendono il sopravvento e lo spettacolo aumenta. Il Cagliari lentamente si sgonfia e i padroni di casa trovano la via del raddoppio alla mezzora grazie a Inler. Callejon (5,5) sulla destra fa viaggiare Maggio il quale mette in mezzo per de Guzman il cui tiro viene respinto da Cragno. Sul proseguo dell’azione Inler calcia da fuori il siluro del 2-0. Gli uomini di Zeman potrebbero riaprire il match al 33′ ma il colpo di testa di Ceppitelli (6) è parato in qualche modo da Rafael. E’ il segnale della ripresa perché i sardi mettono all’angolo il Napoli. Al 37′ Ibarbo riapre i giochi grazie a un bel gol: sulla sinistra Farias (5,5) trova il varco per Balzano (6). Quest’ultimo mette in mezzo per il colombiano che salta secco Koulibaly e fredda Rafael (6) per l’1-2. Dopo un inizio giocato a ritmi bassi, la gara si accende. Bella la seconda metà di tempo. Tre gol segnati e partita molto divertente.   Come ottenere il massimo con il minimo sforzo. L’azione dell’1-0, a dir la verità, è quasi comica per lo sviluppo che ha avuto. Vedere una rete arrivare in seguito a una rimessa laterale è evento più unico che raro. Bellissimo il gol del raddoppio di Inler. Da evitare il ritorno di fiamma degli ospiti. Premiamo l’argentino per il gol. Letale il Pipita a tu per tu con Cragno; generoso anche in fase di non possesso.   In una gara semplice trova il modo di complicarsi la vita. Al 27′ regala un assist a Cossu che avrebbe potuto portare il Cagliari al pareggio. Errore che da solo vale il brutto voto. Prima parte di gara da dimentica, meglio nella seconda quando i sardi trovano il gol e si propongono in modo convincente in attacco. Fase difensiva da bollino rosso. Ma questo è tipico delle squadre di Zeman… Segna il gol dell’1-2 e offre spunti interessanti. Cresce con il passare dei minuti.   Sbaglia in modo clamoroso assieme a Pisano in occasione del primo gol del Napoli. Commette altre leggerezze. Grazie un paio di interventi (Rossettini, Inler) che avrebbero meritato il cartellino giallo. Per il resto altro da segnalare. (Federico Giuliani)



5.

In occasione del 2-2 resta vittima del classico ‘esco non esco?’ e Farias lo trafigge. Per il resto, buona la parata su Ceppitelli nel primo tempo e straordinario nella ripresa su Farias.

Media tra l’assist per il 3-2 di de Guzman e gli errori difensivi. Sbaglia sul 2-2 sardo e commette altre banalità da evitare. HENRIQUE 5,5 – Nel primo tempo regala un assist da bollino rosso a Cossu. Meglio nella ripresa anche se, come i compagni di reparto, passa una giornata nera.



Gravissimo errore in occasione del definitivo 3-3. Si fa soffiare il pallone da Ibarbo che propizia il pareggio di Farias. Fino a quel momento era stato uno dei più positivi del Napoli.

Sua la rimessa per la rete di Higuain. Buoni spunti in avvio ma resta coinvolto nel 2-2 sardo. Cala nella ripresa.

Segna un gran gol. Entra nel tabellino marcatori ma in mezzo al campo soffre mostruosamente gli avversari. Sostituito nella ripresa

(dal 62′ DAVID LOPEZ 6 – Sfiora il 4-3 nel finale. Restituisce fiato a un reparto in difficoltà).

Lento e prevedibile a dettare i tempi. Il Cagliari lo affetta quando riparte. Non riesce a fare muro e soffre la rapidità rossoblu.



Prestazione da dimenticare per lo spagnolo che non entra mai nel vivo della partita.

Lo slovacco regala luci (poche) e ombre (tante), fallisce un gol fattibile e si nasconde quando la squadra avrebbe bisogno di lui.

dE GUZMAN 6,5 – Oltre a siglare la rete del momentaneo 3-2, offre spunti interessanti. Quando tornerà Mertens, l’olandese sarà ancora titolare? (dall’81’ ).

Discorso simile a quanto fatto per Inler. Insacca l’1-0 ma di lui si perdono presto le tracce. Avrebbe potuto fare di più di fronte a una difesa ballerina come quella del Cagliari.

I suoi conducevano 2-0. Qualcosa non ha evidentemente funzionato.

La difesa lo tradisce per tre volte e a lui non resta che raccogliere la sfera dal fondo della rete. Bravo nel respingere il tiro ravvicinato di de Guzman nella ripresa. Incolpevole sui tre gol subiti; poteva forse fare qualcosa in più sul 3-2 del Napoli.

Non si fa intimorire dalla bolgia del San Paolo e gioca una discreta partita. Dietro sbaglia pochissimo e davanti offre a Ibarbo il prezioso assist dell’1-2.

Errore in occasione della rete di Higuain. Si riscatta nella ripresa fornendo l’assist a Farias per il 2-2.

Uno dei meno peggio del reparto arretrato. Anche lui commette qualche errore evitabile. Sfiora la rete nel primo tempo.

Male in fase propositiva, pessimo in quella difensiva. Sostituito nella ripresa (dall’81’ M. CAPUANO – SV).

Corre e fa quello che può in mezzo al campo ma non riesce ad incidere come vorrebbe Zeman (dal 77′ DONSAH – SV).

Il ragazzo mostra altri progressi. Cresce con il passare dei minuti. Profilo da seguire con attenzione.

Perno del centrocampo del Cagliari. Soffre in avvio ma quando prende le misure distribuisce assist interessanti.

Due gol al San Paolo. Basta questo per essere promossi. Fallisce la tripletta ma può comunque bastare così.

Riapre il match con un gol dei suoi. Regala a Farias il pallone del 3-3.

Rendimento altalenante per lui. Nel primo tempo fallisce un’occasione nitida. Nella ripresa si spegne.

Gli orrori difensivi sono parzialmente cancellati dal buon gioco offerto da centrocampo in su. Peccato per l’inizio pessimo. 

(Federico Giuliani)