Finisce in parità al Friuli: 1-1 tra Udinese e Napoli, le due squadre non avevano particolari interessi di classifica e il punto sta bene a entrambe. Vediamo chi sono i top e i flop delle pagelle di oggi. All’andata aveva segnato un gran gol, conferma la buona vena cnotro il Napoli infilando il portiere; gol più semplice rispetto al San Paolo, ma le qualità che ha mostrato oggi e non solo sono da primo della classe. Cercato anche dal Napoli, oggi però il difensore francese non ha brillato: troppi gli errori commessi nel corso della partita, dimostra di avere buona fisicità ma ancora gli manca la continuità che per esempio ha reso Benatia uno dei migliori difensori del campionato. Si muove dappertutto con la solità, grande generosità. Soprattutto segna un gran gol: fanno 13 in campionato e 18 in stagione. Ne mancano solo due per dare ragione a Benitez. Oggi la palma del peggiore è del tecnico, che appare poco motivato da un finale di stagione nel quale avrebbe voluto lottare per altri obiettivi. Il secondo posto è andato, resta la finale di Coppa Italia: può comunque festeggiare al primo anno.
L’Udinese ferma il Napoli. Al Friuli termina 1-1. I partenopei dopo esser andati in vantaggio con un gol di Callejon si fanno riprendere dall’Udinese mai doma, che trova il gol a inizio ripresa grazie a Bruno Fernandes, abile a sfruttare un’incertezza di Reina. Nel finale di gara il Napoli si ritrova in 10 a causa dell’espulsione di Fernandez, riuscendo a resistere agli attacchi avversari. I bianconeri di Guidolin si presentano ben disposti e organizzati. Le ottime ripartenze costringono il tecnico avversario a rivedere un paio di circostanze. Rapidità e trame offensive ritrovate grazie a interpreti giovani, ma talentuosi. Se da una parte cresce la delusione per un piazzamento finale sottotono, d’altro canto si può guardare con estremo ottimismo all’anno che verrà. Gli azzurri si accendono a tratti, non riuscendo a impressionare. Sembrano mancare le motivazioni in attesa della finale di coppa Italia del 3 maggio. Compito chiaro per Benitez. Arbitra con carattere punendo senza indugi gli interventi maschi, ma evitando di interrompere il gioco spesso. Manca la chiamata del fuorigioco sul gol dei bianconeri, ma la responsabilità è dell’assistente di linea.
Udinese – Napoli ha chiuso il primo tempo sul parziale di 0-1 grazie alla rete siglata da Josè Callejon al 38esimo. Rafa Benitez si presenta al Friuli con diverse novità. Il tecnico spagnolo deve rinunciare a Gonzalo Higuain, alle prese con un trauma contusivo alla gamba sinistra e a Britos e Mertens, quest’ultimo squalificato. Gli azzurri si dispongono con il solito 4-2-3-1: davanti a Reina troviamo Reveillere, Fernandez, Henrique e Ghoulam. A centrocamporitroviamo Behrami, preferito a Jorginho, e Inler. Sulla tre quarti Insigne, Hamsik e Callejon pronti a supportare Duvan Zapata, unica punta. Guidolin abbandona il 3-5-2 per il più equilibrato 4-3-2-1. Scuffet tra i pali, linea difensiva composta da Heurtaux, Danilo, Domizzi e Gabriel Silva, in mediana Pinzi, Badu e Allan, mentre in zona offensiva Bruno Fernandes e Pereyra pronti a innescare Muriel, preferito a Di Natale. Arbitra Calvarese della sezione Aia di Teramo. Il Napoli parte bene riuscendo fin da subito a ingabbiare i friulani nella propria metà campo. La circolazione imposta dagli ospiti è precisa e avvolgente, ma l’Udinese si copre bene non concedendo nulla. Al 12esimo Insigne, stanco del ritmo compassato, opta per un tiro dalla distanza chiamando in causa Scuffet, pronto all’intervento. Bruno Fernandes risponde con una sventola dai 25 metri ben controllata da Reina. La partita ritorna presto in equilibrio: Napoli che controlla il possesso, senza riuscire a concludere, Udinese che prova a far male soprattutto sulle fasce. Al 25esimo Ghoulam ottiene il fondo dalla fascia e propone un cross per Hamsik che ci prova di testa impensierendo Scuffet. Ma l’occasione più ghiotta del match arriva poco dopo: Pereyra semina scompiglio in area avversaria aprendo per Gabriel Silva che penetra dalla sinistra proponendo un cross di prima che Badu non riesce a correggere in rete. Clamorosa occasione fallita. Hamsik risponde con un ennesimo tiro dalla distanza, terminato sul fondo. Il Napoli cresce e punisce al 38esimo: rimessa battuta lunga da Henrique, sponde aerea di Zapata in area e destro violento di Callejon che sblocca il risultato. L’Udinese prova a reagire, ma non riesce a trovare spazi per concludere. Vedremo se nella ripresa gli uomini di Guidolin sapranno rimettere in discussione il vantaggio azzurro. DOMIZZI 6,5 MURIEL 5,5 INLER 7 HAMSIK 5
Esce con autorevolezza non sbagliando nulla. Incolpevole sulla sassata di Callejon.
Non riesce a mantenere la concentrazione giusta, sbagliando decisamente troppo.
Chiude in un paio di circostanze i tentativi avversari, riuscendo a intercettare palloni potenzialmente pericolosi.
Comanda la difesa, trovando in diverse occasioni il tempo giusto per intervenire.
Sguardo rivolto alla fase offensiva. Concorso di responsabilità nel gol di Callejon.
Recupera un pallone che scotta, poi trasformato da Bruno Fernandes in gol. Gara di sacrificio impreziosita da diverse chiusure a centrocampo. (dal 33’ s.t. NICO LOPEZ s.v.)
Si invola spesso palla al piede, aprendo gli spazi e costringendo gli avversari a rimanere bassi. Prezioso.
Si impegna fino alla fine dando vita a numerose azioni di gioco.
Mette in mostra le sue qualità dopo un inizio timido. Dribbling e movimenti senza palla interessanti. Conferma la sua freddezza davanti al portiere avversario quando non deve sbagliare.
Si fa trovare spesso in posizione pericolosa riuscendo a creare la giocata che manda in tilt la retroguardia avversaria.
Il colombiano si muove bene offrendo ottime soluzioni di gioco. Dinamico e istintivo, manca il gol. (Dal 40’ s.t. WIDMER s.v.)
La scelta di cambiare modulo paga. Squadra più attenta e rapida nella circolazione di palla. Prova positiva.
Un suo infortunio cambia la partita: dopo il gol incassato il Napoli va in difficoltà. Errore che pesa.
Si impegna con costanza, ma nella ripresa non riesce più a contenere le sfuriate avversarie.
Troppo impulsivo. Non riesce a temporeggiare per tutta la partita e l’espulsione nel finale è solo una conseguenza delle sue indecisioni.
Anticipa molte volte gli attaccanti avversari, riuscendo a respingere traversoni pericolosi.
Prova a sovrapporsi sulla fascia tentando spesso l’affondo decisivo.
Se la cava nel primo tempo riuscendo a contrastare con efficacia il centrocampo avversario. Nella ripresa cala vistosamente, convincendo Benitez a richiamarlo prima del previsto.
(dal 28’ s.t. JORGINHO 5,5 Non riesce a condurre il gioco azzurro. Resta ai bordi del gioco, facendosi notare per un’ammonizione nel finale.)
Governa la parte mediana del campo trovando più volte la sfera prima di altri. Assiste frequentemente le punte indovinando diverse aperture.
Chiama spesso palla, riuscendo a combinare a ridosso dell’area avversaria. Un po’ di fortuna (o precisione) in più e il gol sarebbe arrivato.
E’ determinato a far bene, ma con lo scorrere del tempo si fa prendere dallo sconforto. Troppi palloni persi e molti tiri dalla distanza imprecisi. (dal 43’ s.t. RAUL ALBIOL s.v.)
Attivo e dinamico. Si fa trovare pronto quando l’occasione richiede mantenendo la giusta freddezza per realizzare l’ennesimo gol.
Partecipa in maniera attiva all’azione che conduce Callejon al gol. Per il resto molti palloni persi e un’occasione a tu per tu con Scuffet fallita.
(dal 22’ s.t. PANDEV 5,5 Non riesce a svoltare. Reclama un rigore francamente inesistente.)
La squadra non si presenta come vorrebbe. Troppe imprecisioni tattiche e tecniche forniscono l’idea che a mancare siano le motivazioni.
(Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)