La partita tra Parma e Napoli si è conclusa con il risultato 1 a 0 a favore dei padroni di casa. Il gol decisivo è stato siglato da Parolo al 55′. Con questa vittoria gli emiliani raggiungono il quinto posto in classifica e si candidano ad acciuffare un posto in Europa League; il Napoli rimane al terzo posto e sembra dover abbandonare la lotta per la seconda posizione.
il match è stato piuttosto intenso e combattuto, anche se dal punto di vista tecnico ha mostrato diversi errori da parte delle due squadre soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa, soprattutto dopo il gol del vantaggio emiliano, la partita è diventata più avvincente ed emozionante.
grande prestazione degli uomini di Donadoni che hanno difeso benissimo e sono ripartiti sempre con velocità e precisione. Il gol di Parolo nasce da un’azione da manuale del campo. Il quinto posto a sei giornate dalla fine è totalmente meritato.
squadra che neanche somiglia a quella che ha battuto la Juventus meno di una settimana fa. Poca aggressività e pochi spazi concessi dagli avversari hanno annullato la spinta offensiva del Napoli che ha accelerato solo dopo lo svantaggio. Ma non è bastato e il Napoli è uscito sconfitto dal Tardini.
manca un rigore netto per il Napoli dopo un fallo di Mirante su Zapata. Per il resto non c’è uniformità nella distribuzione dei falli.
Il primo tempo fra Parma e Napoli si è concluso con il risultato di 0 a 0. Al Tardini si è vista una prima frazione di gioco molto bloccata, con due squadre ben messe in campo e due difese che non hanno lasciato alcuni spunti agli attaccanti avversari. In questo senso, non abbiamo assistito ad alcun tiro in porta e a nessuna limpida occasione da rete. Il Napoli fin da subito ha cercato di far valere il proprio possesso palla ma non sempre c’è stata precisione; inoltre, il pressing costante della squadra di casa ha messo in difficoltà gli azzurri che non sono riusciti ad imprimere il proprio ritmo alla partita. Fra le punte azzurre, l’unica che ha messo in difficoltà la retroguardia gialloblù è stato Callejon che con i suoi tagli ha cercato di punire gli avversari, ma non è mai stato assistito dai compagni di reparto. Dall’altra parte i padroni di casa hanno effettuato una buona prima parte di partita, anche se sono stati anche loro piuttosto imprecisi in fase di ripartenza. Le occasioni da registrare sono state solo due in tutto il primo tempo, una per squadra. Per primo ci ha provato il Napoli che sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti ha trovato il gol con Fernandez, ma il difensore era partito in fuorigioco e il gol è stato annullato. Il Parma ci ha invece provato con un tiro dal limite di Biabiany che si è spento a lato del palo sinistro della porta di Reina. Il primo tempo è così terminato con il risultato di 0 a 0. (Matteo Lambicchi)
Parma
Mirante, 6: attento nelle uscite; rischia di rovinare tutto con un’uscita azzardata su Zapata, ma Bergonzi lo grazia e non fischia il rigore.
Cassani, 7: un assist bellissimo per il gol e poi tanta corsa e tanta fase difensiva che annullano le doti di Insigne.
Paletta, 7: da avvio all’azione del gol di Parolo con un passaggio bellissimo per Cassani; poi trova tante buone coperture in fase difensiva.
Felipe, 6,5: molto attento e molto preciso in fase difensiva; con il compagno di reparto copre bene la porta di Mirante.
Molinaro, 6,5: spinge sulla sinistra e cerca di trovare il guizzo in fase offensiva; anche dietro, nella fase difensiva, se la cava egregiamente.
Acquah, 6,5: molta corsa e molti recuperi di palloni sporchi; fa spesso respirare la squadra e cerca anche la fortuna personale senza trovarla.
Marchionni, 5,5: poco lucido in impostazione, perde molti palloni e si fa saltare spesso; si prende il giallo. Non una delle sue migliori serate.
Parolo, 6,5: segna un gol bellissimo; poco coinvolto nel primo tempo, nella ripresa tocca più palloni e dà qualità alla manovra del Parma (Munari, dal 79′, senza voto).
Biabiany, 6,5: una spina nel fianco della difesa del Napoli; accelera spesso e mette sempre in difficoltà gli avversari; ogni tanto tiene troppo il pallone (Cerri, dal 92′, senza voto).
Palladino, 6: gioca da finto attaccante e cerca di mandare in porta i comagni; tanto lavoro sporco e molto sacrificio nella sua partita (Gobbi, dall’88’, senza voto).
Schelotto, 6,5: sulla destra è un treno in corsa, non si ferma mai e macina chilometri in fascia, aiutando anche in fase difensiva.
All.Donadoni, 7: azzecca la formazione e sconfigge il Napoli, dopo una grande prestazione; non ha fenomeni, ma fa giocare i singoli da squadra.
(Matteo Lambicchi)
Napoli
Reina, 6: sul gol subito non può nulla. Per il resto è attento e non si fa mai sorprendere.
Henrique, 5,5: poco incisivo sulla spinta offensiva; soffre in fase difensiva. Troppi errori.
Fernandez, 6: cerca in tutti i modi di fermare gli avversari e ci riesce; nonostante alcuni svarioni, la sua prestazione è sufficiente.
Albiol, 5,5: non preciso rispetto ad altre partite. Soffre la velocità e la mobilità degli attaccanti avversari.
Ghoulam, 5: dal suo lato il Parma entra come e quando vuole; assente in fase difensiva come in fase di spinta offensiva.
Inler, 5,5: poco filtro a centrocampo e tanti errori di impostazione. Non offre una delle sue migliori prestazioni.
Jorginho, 6,5: cerca di trascinare il centrocampo del Napoli e serve buoni palloni agli attaccanti che però non li sfruttano.
Insigne, 5,5: non riesce a puntare spesso l’uomo e a fatica lo salta; qualche buono spunto, ma da lui ci si aspetta di più.
Hamsik, 5: prestazione incolore del trequartista slovacco che non manda mai in porta i compagni e non cerca neanche la rete personale (Pandev, dal 80′, senza voto).
Callejòn, 6: tanto movimento e tanta voglia; prova a scardinare la difesa avversaria, ma si trova a predicare in mezzo al deserto (Mertens, dal 68′, senza voto).
Higuain, 5: si scontra con i centrali del Parma, ma viene sempre bloccato; poco movimento e pochi spunti inducono Benitez a sostituirlo (Zapata, dal 68′, senza voto).
All.Benitez, 5,5: il Napoli non è ancora una grande contro le piccole e per questo non può competere per il campionato; e Benitez fatica a leggere questa partita.
(Matteo Lambicchi)