Ultima settimana di calciomercato, ma a Napoli ovviamente tiene banco pure il ritorno dei playoff di Champions League contro l’Athletic Bilbao. Il giornalista Antonio Corbo ha scritto su La Repubblica che Rafa Benitez e il suo staff hanno visto per ben cinque volte (in HD) la partita d’andata. Nulla d’intentato per la sfida che dirà se la “grigia” estate del Napoli si concluderà comunque col sorriso, o se arriverà una bruciante eliminazione. Corbo però non è soddisfatto della situazione attuale: “E’ triste per Napoli osservare che il sindaco De Magistris e il presidente De Laurentiis, con colpe o meriti che non tocca a noi definire, non si sono mai mossi da robusti annunci. La vocazione al grandioso ha fatto registrare solo eccitanti voli di fantasia. Aerei e progetti sono rimasti a terra”. Il progetto sembra essersi arenato, sostiene Corbo: un anno fa erano arrivati Albiol, Callejon, Reina e Higuain, quest’anno nemmeno il procuratore di Benitez, Quillon, ha dato una mano. “Con il Napoli che non spende, stavolta la bottega di Quillon è chiusa. Se hai tanti soldi, apre. Se chiedi giocatori di occasione, magari in prestito, Quillon neanche ti ascolta. È evidente la difficoltà del Napoli ad operare senza intermediari”. Corbo gradirebbe un innesto in questi ultimi giorni di agosto: “Ritorna il nome di Lucas Leiva, forse il migliore tra quelli che si sono sentiti finora. Un mediano che sa anche organizzare il gioco. Quello che manca. In attesa del verdetto Champions e di qualche acquisto, è auspicabile che il Napoli sappia crearsi una migliore rete di mercato per poter vendere agilmente e puntare dritto sui giocatori indicati da Benitez”.



Ha fatto il punto sulla situazione delle big a una settimana dalla fine del calciomercato e dall’inizio del campionato. Il Napoli “sta girando intorno a se stesso, ma qualunque innovazione lascia imperturbabile la squadra se non passa dalle capacità di dribbling di Mertens, Insigne ed Hamsik”. Quello di cui ci sarebbe bisogno anche per passare il fondamentale playoff di Champions League. Sconcerti prosegue la sua analisi, che per la squadra di Rafa Benitez coinvolge soprattutto lo schema di gioco: “È la magia facile del 4-2-3-1. Quando vuol giocare a calcio è sempre in inferiorità numerica in mezzo al campo. Il Napoli è molto forte quando gioca correndo. Quando va alla velocità degli avversari spesso li subisce”.  



È uno dei volti nuovi del Napoli 2014-2015. Rientrato dopo le esperienze con Inter e Parma, il centrocampista uruguayano si sta rivelando una grande sorpresa: Marco Frattino ne traccia la parabola su TuttoNapoli.net, specificando come i tifosi abbiano cambiato il loro atteggiamento passando dai fischi dell’amichevole contro il PSG agli applausi convinti per la prestazione contro l’Athletic Bilbao. “Nello spazio di un match Gargano ha saputo ribaltare la situazione a suo favore” ha commentato Frattino. “Tornato a Napoli quasi di passaggio, il Mota – come viene chiamato, ndr – sta dividendo l’opinione di media e tifosi”. Come la pensa Rafa Benitez? “Lo ha testato fisicamente e lo ha buttato nella mischia senza tener conto dell’avversione dei tifosi”. Risalente a quando, ricorda il giornalista, appena arrivato all’Inter il centrocampista aveva dichiarato di aver sempre tifato per i nerazzurri, tanto che era la squadra che sceglieva per giocare alla Playstation. Una mossa vincente quella del tecnico spagnolo, tornando ai discorsi di attualità: “Gargano ha pian piano conquistato la fiducia del suo allenatore che lo ha anche difeso nel post-gara contro i transalpini”. Lui dal canto suo, sottolinea Frattino, non ha risposto ai fischi; adesso potrebbe addirittura restare, “la permanenza è difficile ma non impossibile. Tutto dipende dal passaggio del turno in Champions League: il Napoli si muove in più direzioni e l’arrivo di un centrocampista dalla Premier League spingerebbe lontano Gargano che diventerebbe la quinta scelta in mediana. Lui lavora a testa bassa e nutre la speranza di essere ancora in campo”. Andrà a finire così?

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