Non si espone il noto giornalista di Canale 8, Paolo Del Genio. Commentando il calciomercato estivo di casa Napoli, bocciato ampiamente dai principali addetti ai lavori, spiega: «David Lopez e i nuovi bisognerà vederli all’opera – le parole rilasciate durante la trasmissione Novantunesimo minuto su Radio Club 91 non si può dare un giudizio definitivo prima ancora di vederli giocare: l’anno scorso si parlava male di Mertens e Callejon ancor prima che scendessero in campo, qualcuno addirittura aveva messo in discussione le qualità di Higuain. Io condivido invece la preoccupazione secondo la quale la squadra non è migliorata molto rispetto allo scorso anno. Non boccio nessuno a priori. Lo stesso Michu non può essere bocciato per quel gol sbagliato al San Paolo contro l’Athletic. Se vogliamo inserire il Napoli in un contesto riguardante il calcio internazionale, c’è da dire che è il calcio italiano ad essere in crisi, per cui grandissimi nomi non arriveranno non solo a Napoli, ma in tutte le squadre della Serie A». Secondo Del Genio il principale errore commesso è stato quello di creare delle false aspettative ai tifosi, che naturalmente si attendevano una campagna acquisti sontuosa, ricca di big e top player: «Vi chiedo e mi chiedo – prosegue e conclude Del Genio – De Laurentiis ha sbagliato di più a non prendere i giocatori che ci si aspettava, o ha più sbagliato a dichiarare che il Napoli puntava allo scudetto? Se le dichiarazioni programmatiche della Società fossero state diverse, tutti noi avremmo notato una linea di coerenza e ci saremmo accontentati di una buona stagione con tanto di Europa, ma creare una falsa aspettativa ha destabilizzato l’ambiente».



Il Napoli ha completato il calciomercato estivo con poche certezze e tanti rimpianti. Degli altri reparti abbiamo parlato, adesso ci concentriamo sull’attacco: i partenopei avevano più che altro bisogno di un vice-Higuain più costante ed esperto di Duvan Zapata, che è stato considerato in uscita per tre mesi salvo poi restare a disposizione. Dal mazzo dei candidati è uscito Michu: giocatore che ha il pregio di essere conosciuto da Rafa Benitez e di poter giocare in due diversi ruoli, ma che forse non è quello giusto per far rimanere tranquilli i tifosi in assenza del Pipita. Se José Maria Callejon e Dries Mertens offrono ampie garanzie, lo stesso non si può dire al momento di Lorenzo Insigne: i fischi nel playoff di Champions League e la conseguente risposta segnano un nervosismo di fondo che potrebbe pesare. E ancora: la cessione di Goran Pandev priva il Napoli di un uomo in grado di giocare dietro l’attaccante centrale o nell’area di rigore, esperto e abituato al campionato italiano.



Abbiamo già parlato delle aspettative non ripagate da parte del Napoli sul calciomercato estivo. Per due mesi e mezzo il ritornello dei partenopei è stato uno solo: rinforzare il centrocampo. Si cercava un incontrista, ma da subito si è palesata una certa indecisione; la pista Marouane Fellaini – che non appariva il giocatore giusto dal punto di vista tecnico – si è bloccata di colpo per l’infortunio del belga e, forse, perchè si è capito che i costi erano eccessivi. A quel punto Riccardo Bigon ha virato su due nomi: Jonathan De Guzman, già in gol alla prima giornata di campionato, e David Lopez. Va detta la verità: potranno essere utili, ma probabilmente sarebbe stato meglio continuare a puntare su Valon Behrami, perchè la sensazione forte è che i polmoni dello svizzero mancheranno molto. Come rischieranno di mancare inserimenti e tiro da fuori di Blerim Dzemaili, anche lui partito con destinazione Galatasaray. Jorginho-Inler restano i titolari di un reparto che, a prima vista, sembra meno competitivo di quello dello scorso anno.



Ci si aspettava di più dal calciomercato del Napoli. I partenopei, chiamati a fare meglio della scorsa stagione, sembrano invece essere rimasti al palo; il playoff di Champions League è stato la “scusa”, coscientemente o meno, per non operare prima di fine agosto. Purtroppo si è ritorto contro e, con l’eliminazione, andare a trattare giocatori di un certo peso senza il bonus della massima competizione europea si è rivelato difficile. In particolare sotto i riflettori dell’accusa c’è la difesa: un reparto che lo scorso anno aveva evidenziato qualche crepa di troppo. La sensazione è che sia stato fatto troppo poco: partito Federico Fernandez, la società ha acquistato il solo Kalidou Koulibaly. Un giocatore certamente di prospettiva e che può crescere, ma che alle prime uscite ufficiali si è distinto per qualche preoccupante lacuna e che in generale non sembra essere l’uomo che cambia volto al reparto del Napoli. I terzini avrebbero forse avuto bisogno di un restyling, ma sono rimasti gli stessi con l'”aggravante” della posizione di Zuniga che ha giocato come titolare alla prima di campionato ma non si è visto per tutta l’estate.

Si è conclusa la sessione estiva del calciomercato e il voto per l’operato del Napoli non può essere molto alto. Forse la valutazione migliore è una sufficienza stentata, in attesa che i nuovi acquisti si integrino al meglio e ci facciano vedere di che pasta sono fatti. In porta non c’è più Reina e al suo posto è stato promosso Rafael Cabral: mossa rischiosa ma logica, giusto provare a dare una chance al brasiliano. In difesa si attendeva un colpo di grido ed è arrivato Kalidou Koulibaly, positivo in precampionato e negativo nelle prime uscite ufficiali: probabilmente la verità sta in mezzo ma il giocatore ha margini di crescita. A centrocampo i cambiamenti maggiori: è tornato Gargano che può considerarsi un nuovo acquisto; è partito un titolare come Valon Behrami è al suo posto c’è Jonathan De Guzman, nazionale olandese che in Italia va scoperto ma ha già giocato in Spagna ed Inghilterra, e quindi sulla carta si può considerare all’altezza del predecessore svizzero (senza farsi abbagliare dal gol risolutivo all’esordio). Anche il cambio Dzemaili-David Lopez potrebbe non aver tolto nulla, ed anzi aggiunto quattro anni di prospettiva in più visto il gap di età tra i due (classe ’85 lo svizzero, ’89 lo spagnolo); per adesso però il calciofilo italiano medio sa che Dzemaili era una riserva quasi perfetta, mentre David Lopez deve farsi conoscere. In attacco fuori Pandev e dentro lo spagnolo Michu, non entusiasmante nelle prime apparizioni ma un fattore nelle sue stagioni in Premier League. Di per sè una campagna acquisti dignitosa, ad abbassare il voto sono la lentezza nel completare le operazioni e l’inflessibilità nel tetto stipendi/età, che forse ha precluso al Napoli gli obiettivi di maggiore grido (Mascherano?). Attenzione anche ai difensori Henrique e Ghoulam, arrivati lo scorso gennaio: l’inserimento nello scorso campionato era stato positivo, con sei mesi d’esperienza in più potrebbero rendere anche meglio.