Aveva il dovere di fare la partita, visto che il Napoli era già qualificato e primo, eppure la formazione di Preud’homme non è mai riuscita a combinare granché in campo, a dimostrazione della superiorità dell’undici di Sarri.
Nonostante l’ampio turnover (obbligatorio in vista del big match contro l’Inter) la formazione di Sarri ha avuto la gara in pugno dall’inizio della fine, dimostrando di essere nettamente più forte anche con le seconde linee (se così possiamo chiamarle). Vittoria meritata, con la sensazione che i giocatori del Napoli non abbiano nemmeno forzato più di tanto i ritmi.
Conduzione impeccabile la sua, non sbaglia nessuna decisione, ottimo lavoro da parte della terna arbitrale rumena.
Al termine del primo tempo, il Napoli vince 1 a 0 sul Brugge. Sebbene la formazione di Sarri sia già matematicamente qualificata ai sedicesimi di Europa League e prima nel suo girone, non rinuncia a giocare e sin dai primi minuti schiaccia gli avversari nella sua metà campo. La prima occasione arriva al 12′ con David Lopez (6,5) che si libera e calcia in porta, colpendo il palo esterno. Non pervenuto l’undici di Preud’homme, che ogni tanto prova ad attaccare ma senza impensierire Gabriel (6), che oggi sostituisce Reina tra i pali. Il Napoli conquista anche qualche calcio di punizione ma senza sfruttarlo a dovere. Intorno alla mezz’ora Brugge in avanti, ma la linea difensiva del Napoli funziona, lasciando i padroni di casa spesso in fuorigioco. A pochi minuti dall’intervallo arriva, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il gol di Chiriches (7) che sblocca il risultato. Nella ripresa il Brugge sarà costretto ad attaccare se vuole vincere la partita e riaprire la lotta per il secondo posto del girone.
Dopo lo 0-5 dell’andata, l’undici di Preud’homme decide di giocare molto più abbottonato e si chiude in difesa, pur dovendo fare la partita per rimanere in corsa per la qualificazione. Poche azioni, e costruite male. Qualche giocata buona ma nulla più, i difensori del Napoli lo lasciano quasi sempre in fuorigioco. Completamente fuori dal gioco, non interviene in fase offensiva e cura male quella difensiva.
L’undici di Sarri gioca senza alcuna pressione e sembrano quasi divertirsi in campo, nessun segno di cedimento fin qui. Autore di un ottimo primo tempo in fase difensiva, il rumeno sale in cattedra segnando la rete dello 0-1. Difficile trovare il peggiore del Napoli, ma El Kaddouri, per quanto sia volenteroso e di aiuto ai compagni, sta sbagliando troppo. (Stefano Belli)
Bruges
Bene nelle uscite, si fa sorprendere sul gol di Chiriches, poi nega il gol a Hysaj (che in realtà gli calcia il pallone praticamente addosso).
Qualche buona lettura in fase difensiva e diverse chiusure sui giocatori del Napoli, ma è troppo falloso.
Fa il lavoro sporco in mezzo al campo, recuperando palloni e commettendo falli tattici per rallentare il gioco degli avversari.
Sì, c’era anche lui in campo, ma quasi nessuno si è accorto della sua presenza. Il che è sia un male (nessuna giocata interessante) che un bene (nessun errore madornale a favorire gli avversari).
Sta sempre col fiato sul collo dei giocatori del Napoli, riuscendo a disturbare le loro manovre, ma facendo così trascura la fase offensiva, dove non partecipa quasi mai tranne in qualche eccezione.
Stasera il capitano non riesce a far valere il suo carisma, ottiene qualche fallo di mestiere ma troppo poco per strappare la sufficienza.
Solamente uno scampolo di partita per lui, impossibile valutarlo.
Smista diversi palloni a centrocampo e qualche volta partecipa alla fase offensiva, senza però eludere il muro alzato dalla difesa del Napoli.
10 minuti di partita, dove non ha modo di mettersi in evidenza.
Nel primo tempo si guadagna qualche fallo facendo avanzare la squadra, ma poi sparisce nei secondi quarantacinque minuti.
Diversi cross verso l’area di rigore e molti passaggi a centrocampo, che i suoi compagni non riescono a far fruttare come dovrebbero.
Entra al posto di Gedoz a dieci minuti dal fischio finale, durante i quali non riesce a produrre giocate in grado di cambiare il risultato.
Quando avanza si fa sempre anticipare dai difensori del Napoli che gli prendono le misure e non gli danno la possibilità di lasciare il segno.
Il più volenteroso dei suoi, anche se si perde il conto delle volte che l’arbitro gli fischia il fuorigioco.
Dalla panchina urla come un ossesso, più di Sarri (e ce ne vuole), ma le sue indicazioni servono a ben poco contro una squadra tecnicamente superiore come il Napoli.
Napoli
Novanta minuti tranquilli per il portiere di riserva (giornata di riposo per Reina), praticamente uno spettatore non pagante, senza dover mai fare un solo intervento serio.
Fa avanti e indietro sulla fascia sinistra per tutta la gara, dispensando cross e tocchi a volontà, instancabile. E dire che in campionato non trova spazio
Primo tempo da incorniciare (a parte quando frana addosso al povero Gabriel), con il gol vittoria e ottimi interventi in fase difensiva. Un paio di pasticci nella ripresa che non rovinano la sua prestazione e il suo voto.
Le poche volte che Chiriches sbaglia, ci pensa lui a togliere le castagne dal fuoco e a neutralizzare i pochi sterili pericoli creati dal Brugge.
Tuttofare in mezzo al campo, partecipa sia alla fase difensiva che quella offensiva. Sbaglia anche, tipico di chi fa tante cose.
Si occupa dei calci piazzati, e in un paio di occasioni scalda le mani di Bruzzese che comunque blocca senza problemi i suoi tiri.
Nel primo tempo sfiora il gol colpendo il palo esterno, poi nella ripresa si occupa di guadagnare più falli possibili per far perdere tempo agli avversari.
Oggi aveva una grossa occasione per mettersi in mostra, e non la sciupa anche se non trova il gol. In futuro potrà tornare utile a Sarri anche in campionato.
Entra nel finale al posto di Chalobah, con lo scopo di temporeggiare in mezzo al campo disturbando le azioni dei giocatori del Brugge.
Uno dei pochi titolari in campionato schierato dal primo minuto stasera, gioca comunque con riserva per non stancarsi troppo e non ricevere duri colpi in vista della gara contro l’Inter, ma nel complesso disputa una buona gara anche a mezzo servizio.
Sarri gli concede uno spezzone di partita, ma forse se ne pente quando si divora il gol del 2 a 0, con Ghoulam tutto solo in area.
Commette qualche errore di troppo pur dando l’anima in campo per la squadra, nella ripresa va anche al tiro senza però inquadrare la porta.
Nel secondo tempo tenta una conclusione a giro e una scivolata per lasciare il suo nome nell’elenco dei marcatori, ma non è fortunato.
Prende il posto di Callejon ma entra subito in partita, potrebbe firmare la rete del raddoppio che metterebbe il sigillo ai tre punti, ma Hysaj si fa ingolosire e prova la soluzione personale, fallendo.
Oggi doveva cercare di tenere alta la concentrazione ai suoi giocatori e ci è riuscito alla perfezione, facendogli capire che questa era una partita da non prendere sottogamba e da giocare come se la qualificazione fosse ancora in ballo.
(Stefano Belli)