A fine partita, al Matusa, i tifosi del Napoli hanno festeggiato con emozione il primato in classifica e il titolo platonico di Campione d’Inverno che comunque permette ai giocatori del Napoli di poter gioire sicuramente con i propri beniamini. A fine partita i giocatori sono andati sotto la curva e i tifosi hanno intonato i cori a favore del Napoli. C’è tanto entusiasmo tra i supporters partenopei che vogliono assolutamente vincere lo Scudetto dopo tanti anni di astinenza. E Higuain e soci potrebbero davvero regalare questa grande gioia ai propri tifosi. Toccherà anche alla società aiutare il Napoli durante il calciomercato invernale.
Napoli campione d’inverno dopo la travolgente vittoria per 5-1 sul campo del Frosinone nell’ultima giornata del girone d’andata e grazie pure ai favorevoli (per gli azzurri) risultati delle rivali. Come suo costume, tuttavia, non si sbilancia troppo Maurizio Sarri, che ricorre al paragone con un maratoneta per evitare facili entusiasmi in una piazza calda come quella di Napoli: “Immaginiamoci come un maratoneta, siamo arrivati a metà gara e quindi a 21 chilometri di un percorso da compiere, ma non abbiamo le certezze che possono avere altre squadre. Continuiamo a fare il meglio possibile senza illudere nessuno, non ho mai visto nessuno vincere una maratona dopo 21 chilometri…”.
La festa di compleanno per Sarri, organizzata al meglio dal Pipita Higuain assieme ai compagni, riesce alla grande: il Napoli stravince 5-1 a Frosinone ed è Campione d’Inverno. Una squadra che si presenta con il terzo miglior attacco della categoria (diventato il primo, dopo le 5 reti ai ciociari) ed il primo posto nella classifica parziale dei tiri totali, proprio sul campo della squadra che ha la peggior difesa, d’altronde, può lasciar presagire un finale in goleada. I dati statistici ovviamente accompagnano l’exploit azzurro: 67 a 33% il possesso palla, 10 a 5 le occasioni da gol, addirittura 29 a 7 gli attacchi totali. Una sorta di plebiscito, meritato. Pochi i falli fatti, una ventina, divisa equamente tra le parti; tanti invece i palloni persi, parziale inatteso, dal Napoli. Ben 39, un numero che ci fa balenare nella mente un dubbio: lo scout della Lega Serie A avrà invertito padroni di casa e ospiti? Parlando dei singoli, Higuain e Mertens sono stati i migliori per tiri in porta e occasioni create (rispettivamente 3 e 2 a testa); Hamsik, oltre al fantastico gol segnato, è stato poi leader per palloni recuperati, 5. Infine una parentesi “storica”: è la quarta volta che il Napoli si laurea Campione d’Inverno. Tutte e tre le volte precedenti, con la fantastica squadra anni ’80 guidata da Maradona, i partenopei sono poi stati grandi protagonisti fino alla fine; due volte su tre, nel 1986/87 e poi nel 1989/90, è arrivato lo Scudetto.
Spazio alle dichiarazioni dei due tecnici dagli spogliatoi del Matusa. Maurizio Sarri è soddisfatto ma vola basso: “E’ stata una prova di maturità. Stiamo facendo bene ma non abbiamo le certezze che possono avere le altre squadre, dunque bisogna continuare a lavorare, senza illudere nessuno – ha dichiarato a Premium – Scudetto? La Juventus ha qualcosa in più, ossia quattro scudetti già vinti. E’ la Juventus la candidata numero uno, datemi atto che lo dico fin da quando erano dodicesimi… E’ la rivincita degli allenatori in tuta? Bè, se chi lo dice reputa inadeguato anche Klopp…”.
Roberto Stellone riconosce invece la grandezza degli avversari: “Troppo forte questo Napoli, c’è poco da dire. Abbiamo cercato di fare il possibile ma evidentemente, contro squadre così, non c’è molto spazio per altri discorsi. Mi dispiace solo per qualche episodio arbitrale con il quale non ci siamo trovati d’accordo (primo gol e rigore di Higuain, ndr)“. Insomma, un bel tacer non fu mai scritto. (Luca Brivio)
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