Il Napoli supera il Verona con il punteggio di 3-0 grazie ai gol di Gabbiadini, Insigne e Callejon. Il migliore tra i partenopei è Hamsik mentre ha offerto una prova incolore Jorginho. Nel Verona si salvano soltanto Gollini, Rebic e Pazzini: malissimo Souprayen e Pisano. Controlla bene un match ostico. Giusto il rigore per il Napoli con conseguente doppia ammonizione per Souprayen. Manca un giallo ad Emanuelson.
Un Napoli totalmente rimaneggiato ospita oggi al San Paolo l’Hellas Verona di Del Neri, ultimo in classifica ma ancora matematicamente in corsa per una complicata salvezza: alla fine del primo tempo siamo 2-0, vediamo dunque le pagelle del primo tempo.
Complice la vittoria della Juventus contro il Milan, gli azzurri dovranno vincere per riportarsi a sei punti dai bianconeri, anche se quest’oggi sono tante le assenze tra gli uomini di Sarri. Prima di tutto i partenopei devono fare i conti con gli squalificati, a cominciare proprio dal tecnico Sarri, sostituito da Calzona; pesantissime anche le assenze per lo stesso motivo di Higuain, Koulibaly e Mertens. Non mancano poi alcune sorprese nel 4-3-3 del Napoli: Reina torna tra i pali; difesa con Hysaj, Albiol, Chiriches e Ghoulam; a centrocampo troviamo Hamsik, Jorginho e David Lopez, preferito ad Allan che partirà dalla panchina; nel tridente offensivo, assieme a Callejon ed Insigne, Gabbiadini è chiamato a prendere in carica la pesante eredità del Pipita. Dall’altra parte anche il Verona deve fare i conti con alcune assenze importanti. Il 4-2-3-1 di Del Neri è orfano sia di Toni, assente, che di Pazzini, fuori dall’undici titolare per scelta tecnica, oltre che di Albertazzi, out per un problema dell’ultim’ora. Il 4-2-3-1 scaligero si compone quindi nel seguente modo: Gollini in porta; Pisano, Samir, Bianchetti e Souprayen a comporre il pacchetto arretrato; Viviani e Ionita in mediana; Rebic, Emanuelson e Wszolek a supportare l’unica punta Juanito Gomez. Pronti, via. Il Napoli sfiora subito il vantaggio con Insigne che, da calcio di punizione defilato sulla sinistra, colpisce il palo alla destra di Gollini (6,5). Al 14′ i padroni di casa colpiscono un secondo legno, questa volta con Gabbiadini (6): lancio millimetrico di Hamsik per il sostituto di Higuain che, si libera di Samir (5) ma, a tu per tu con il portiere avversario, si fa neutralizzare la possibile conclusione vincente. Nonostante i ritmi bassi e una fase difensiva non proprio impeccabile, gioca soltanto il Napoli in questa fase che meriterebbe il gol. La difesa del Verona è a dir poco imbarazzante con Pisano e Souprayen (3,5) in assoluta difficoltà contro Insigne e Callejon. Intanto al 17′ c’è da segnalare un’altra chance per il Napoli. Il solito, liberissimo, Callejon (6,5) mette al centro un pallone soltanto da spingere in rete per la scivolata di Gabbiadini; l’ex Sampdoria si fa trovare pronto per il tap-in ma Gollini compie il miracolo deviando in corner. Intorno alla mezzora ci prova anche David Lopez con un destro potente ma non preciso, terminato sul fondo di non molto. Il meritato vantaggio del Napoli arriva al 32′. Lo schema è sempre quello: fendente dalla trequarti di Hamsik (7) per il taglio di Callejon che ruba il tempo a Souprayen e cerca il tiro di prima intenzione. Gollini compie l’ennesimo miracolo ma sulla ribattuta Gabbiadini anticipa Pisano (4) e di testa porta i suoi sull’1-0. Poco prima dell’intervallo arriva anche il raddoppio del Napoli: Callejon viene atterrato in area da Souprayen. Per Celi è calcio di rigore ed espulsione per il terzino del Verona che, già ammonito, riceve il secondo cartellino giallo. Sul dischetto si presenta Insigne che fa secco l’incolpevole Gollini. Il Napoli va a riposo in vantaggio di due reti e di un uomo.
Ritmi bassi in avvio poi, con il passare dei minuti, il match ha offerto diversi spunti interessanti: due gol, due pali e altre chance importanti per il Napoli. Senza Higuain i partenopei chiudono il primo tempo sul 2-0 e in superiorità numerica. Grande reazione dopo la disfatta di Udine. Regia e faro della squadra. I suoi lanci per Callejon fanno a fette la difesa del Verona. P Nervoso fin da subito, lo spagnolo rischia tantissimo nel protestare a brutto muso con Celi che lo ammonisce soltanto.
Reparto difensivo ai limiti dell’indecenza. Tantissimi errori che hanno permesso al Napoli di andare a riposo con il doppio vantaggio. Uno dei pochi a salvarsi in un primo tempo assolutamente da incubo. Evita il tracollo con parate decisive. Errori gravi su entrambi i gol del Napoli. Come se non bastasse lascia i suoi in dieci uomini con un tempo ancora da giocare. Giusto il calcio di rigore concesso al Napoli con la conseguente espulsione per doppia ammonizione di Souprayen. Rischia tantissimo Albiol nel protestare a brutto muso con il direttore di gara. Manca un giallo ad Emanuelson.
Ritorna tra i pali dopo l’assenza di Udine. Lo spagnolo, quest’oggi, non ha dovuto effettuare nemmeno una parata.
Inizio piuttosto timido, complice la dinamicità di Rebic. L’ex Empoli, dopo aver preso le misure sull’avversario, riesce comunque a farsi apprezzare con alcune discese interessanti.
Prestazione senza errori particolari. Unica macchia sulla sua prova: la plateale quanto esagerata protesta con Celi che sarebbe potuta costargli carissima.
Attento e preciso. Buone chiusure sul pimpante Pazzini. Sostituisce alla grande lo squalificato Koulibaly.
Senza infamia né lode. Nel complesso offre una prova sufficiente anche se, dato l’avversario di giornata, avrebbe potuto fare meglio (dall’86’ STRINIC – SV).
Sfiora il gol con un tiro terminato sul fondo di non molto. Corre per due e recupera buoni pallini. Rimpiazza alla grande Allan.
Passa le chiavi della regia ad Hamsik. L’ex di turno quest’oggi non riesce a trovare la posizione giusta per poter far male ai suoi vecchi compagni.
Il migliore in campo. I suoi assist millimetrici fanno a pezzi la difesa del Verona. Lo schema è sempre quello: fendente per il taglio di Callejon, che sulla destra si inserisce alla perfezione negli spazi creati da Gabbiadini. Mette lo zampino sui primi due gol del Napoli (dall’80’CHALOBAH – SV).
Si mangia il povero Souprayen. Lo spagnolo va vicino al gol in due circostanze salvo poi calare il definitivo tris, trasformando l’assist di El Kaddouri. Provoca l’espulsione spacca-partita del terzino degli scaligeri.
Si divora due palle gol clamorose: prima colpisce il palo poi spara da pochi passi su Gollini. Si riscatta siglando la rete dell’1-0 con un colpo di testa in anticipo su Pisano. In definitiva, non fa patire più di tanto l’assenza di Higuain (dal 67’EL KADDOURI 6 – Vita facile con il Verona in dieci e sotto di due gol. Il fantasista regala a Callejon l’assist per il 3-0).
Reattivo fin da subito, quando colpisce il palo direttamente da calcio di punizione. Freddo quando supera Gollini con un calcio di rigore impeccabile.
Sostituisce lo squalificato Sarri ottenendo tre punti importanti contro il Verona. Il Napoli sembra essersi scrollato di dosso la tensione accumulata nel corso della settimana.
Evita il tracollo compiendo almeno due miracoli: bravissimo su Gabbiadini e Callejon nel primo tempo. Fa quel che può nella ripresa. Tradito da una difesa da bollino rosso.
Sbaglia più volte il posizionamento, regalando al Napoli praterie sconcertanti. Anticipato da Gabbiadini sull’1-0. Uno dei peggiori del Verona.
Cerca di mettere una pezza ai tanti errori dei compagni ma, anche lui, finisce ko sotto i colpi del tridente offensivo del Napoli.
Ammonito dopo pochi minuti, sembra giocare con il freno a mano tirato. Va spesso in tilt.
Prestazione a dir poco imbarazzante. Il terzino viene sistematicamente preso in mezzo da Callejon che, su quella corsia, fa quello che vuole; lo spagnolo si beffa di lui in occasione dell’1-0 e sull’azione che porterà al raddoppio partenopeo. Come se non bastasse, in questa circostanza, non solo causa il rigore per il Napoli ma si prende anche il secondo giallo che costringe i suoi a giocare la ripresa in dieci.
Tenta di francobollare Hamsik con una marcatura asfissiante ma lo slovacco riesce presto ad eludere la sua guardia. (dal 51′ L. GRECO 5 – Impalpabile: entra quando ormai il risultato è già una condanna).
A differenza di Viviani, lui riesce ad ingabbiare Jorginho. Peccato che il Napoli abbia in Hamsik il piano B.
Il migliore dei suoi: cerca sempre la giocata e lotta fino allo stremo delle forze. Finisce in riserva di energie (dal 72′ MARRONE – SV).
Gioca ovunque ma non riesce ad essere decisivo in nessuna zona di campo.
A sinistra così come a destra, non riesce ad incidere. Chiamato a sacrificarsi quando i suoi restano in dieci. (dal 51’PAZZINI 6 – Il Pazzo entra subito in partita, regalando una scossa allo spento Verona).
Un vero e proprio fantasma. Non riesce a far salire la squadra e cestina i pochi palloni giocabili avuti a disposizione.
La prestazione del Verona è deludente. La salvezza ormai è un miraggio.
(Federico Giuliani)