La bella vittoria di ieri in Champions League del Napoli di Sarri a spese del Benfica di Rui Vitoria non avrebbe avuto certamente lo stesso sapore in uno stadio diverso dal San Paolo. L’apporto della tifoseria azzurra è sempre stato un fattore fondamentale per lo spogliatoio di Sarri, chiamato quest’anno a rendersi ancora più grande sia in campionato, che ovviamente in Europa. Il tecnico azzurro l’aveva detto alal viglia che non sarebbe servito fare un appello ai tifosi affinchè accorressero a sostenere la squadra campana in questa occasione, perché si sa benissimo che i tifosi del Napoli non lasciano mai da soli i propri beniamini specialmente in queste occasioni così significative. E così è stato. Un vero boato ha riempito gli spalti del San Paolo, un ruolo che ha fatto tremare le fondamenta: durante l’inno della Champions, alla parole finale lo stadio ha gridato al mondo la parola “Champions” con ovvio riferimento ai propri giocatori presenti in campo contro la formazione portoghese. Un’ottima prova quella della tifoseria che ha dato un ulteriore spinta in più agli azzurri, vincitori per 4 a 2.
Entrato nell’11 di Sarri in sostituzione di Albiol, infortunato la partita di Maksimovic ha subito entusiasmato il tifo azzurro che ha affollato ieri sera il San Paolo per la seconda giornata di Champions League contro i portoghesi del Benfica. Intervistato nel post partita dai microfoni della redazione sportiva Mediaset il difensore serbo classe 1991 ha dichiarato: “si è stata una partita importante dove abbiamo vinto in casa. Abbiamo fatto bene nei primi 70 minuti, poi gli ultimi 20 minuti abbiamo lasciato tanti spazi a loro e abbiamo preso due gol, però comunque dobbiamo essere contenti perché abbiamo vinto e dobbiamo continuare così”. A proposito della sua condizione Maksimovic ha poi aggiunto: “dopo due mesi circa fuori sono stato bene fin dal primo minuto, un po’ di fatica alla fine ma nulla di particolare. Non voglio darmi un voto, è importante che abbiamo vinto in casa, Credo che giocherò anche a Bergamo, non sono stanco”.
Una splendida vittoria in casa quella che ieri sera è andata in scena al San Paolo, dove il Napoli di Sarri ha battuto per 4 a 2 i portoghesi del Benfica. Un vero successo per gli azzurri che hanno saputo costruire il loro gioco fin dalle prime battute dei 90 minuti regolari: una breve calo di tensione negli ultimi venti minuti del match ha permesso alla formazione portoghese di rimontare, senza per questo riuscire a intaccare né il risultato né la gioia dei tifosi del Napoli. Intervistato dai microfoni di Mediaste Premium il tecnico Sarri ha dichiarato: “sono contento per i ragazzi, hanno fatto molto bene e mettere sotto così una squadra di prima fascia Champions non è semplice, poi abbiamo capito quanto sia difficile questa manifestazione: appena abbiamo mollato un attimo abbiamo preso due gol. Nei primi minuti eravamo un po’ timidi nell’andare a prenderli alti, poi loro sono una squadra capace di fare queste catene per vie esterne con buone qualità di palleggio, noi avevamo una linea più bassa e ci prendevano in sovrapposizione, e poi l’infortuno di Albiol ci ha condizionato all’inizio. Solo dopo siamo migliorati e anche loro messi sotto pressioni sono riusciti a costruire molto meno”.
La splendida vittoria ottenuta dal Napoli del tecnico Sarri sulla pelle del Benfica, nella seconda giornata di Champions League, ha davvero infiammato il San Paolo ieri sera. Gli azzurri dunque continuano la loro marcia trionfale nella coppa europea più prestigiosa, raccogliendo anche notevoli soddisfazioni nel campionato: ma Allan, il centrale del club campano, nelle classiche interviste post partita rilasciate ai giornalisti di Mediaset, avverte “bisogna stare coi piedi per terra”. Incalzato dai giornalisti il brasiliano ha poi aggiunto: “Sarri ogni tanto ci tiene in sospeso e ci comunica all’ultimo chi giocherà, io faccio di tutto per essere sempre pronto per potere dare una grande mano alla squadra. Stiamo lottando per vincere sia in Champions che in campionato, pensiamo partita per partita, non dobbiamo fare il passo più lungo della gamba, mancano ancora tante partite e dobbiamo restare con i piedi per terra. Oggi abbiamo vinto con una squadra grande, ma adesso pensiamo a domenica alla trasferta di Bergamo, dobbiamo stare tranquilli siamo solo all’inizio della stagione”.
Uno dei principali protagonisti del match di ieri che ha visto, per la seconda giornata di Champions League nel magnifico sfondo del San Paolo fronteggiarsi il Napoli di Sarri e il Benfica di Rui Vitoria, è sicuramente Dries Mertens, autore di una bella doppietta. Nelle classiche interviste post gara fatte dalla redazione sportiva di Mediaset il giocatore del Napoli ha affermato “stiamo giocando bene secondo me. Stiamo giocando più insieme quest’anno” mentre incalzato dalle domande dei giornalisti a proposito dell’assenza di Higuain ha poi aggiunto: “ma no stiamo giocando più insieme, comunque si quest’anno c’è sicuramente più spazio.”. Sulla sua squadra: “Sarri è molto importante è veramente un allenatore che è arrivato a un livello altissimo e che può ancora dare tanto, è fortissimo”, mentre facendo un bilancio rispetto a quanto ottenuto nella precedente stagione ha aggiunto: ” non so se va meglio stiamo lavorando molto e tutti dobbiamo fare di più e sto lavorando su questo”.
Il Napoli vince 4-2 contro il Benfica e sigilla il primo posto nel Girone B di Champions League. E ad aprire le danze è il solito Marek Hamsik: solo 3 di quei 101 gol a referto per lui in azzurro sono stati segnati in Champions ma l’incornata che apre le marcature e alza il sipario sulla danza del gol del San Paolo vale almeno il doppio…
Più o meno le proporzioni che dividono i tentativi di tiro totali di Napoli e Benfica: 14 per gli azzurri, 7 per i lusitani. Di questi, 7 i tiri nello specchio per i padroni di casa e 4 in gol, con realizzazione dunque superiore al 50%. Una percentuale che si sbilancia invece passando al possesso palla, ma lievemente: 55 a 45% il vantaggio in questo caso dei partenopei, con maggiore precisione al passaggio (89 a 86%) e più km percorsi (115 a 110) da Mertens e compagni rispetto ai rivali di serata. Nonostante i 4 gol sul groppone, invece, meglio gli ospiti quanto a palloni recuperati (52 a 45) e chiusure difensive (addirittura 22 a 8). Il dato più impressionante però è quello sull’imbattibilità violata della squadra di Rui Vitoria: bisogna riavvolgere il nastro fino allo scorso 5 aprile per trovare l’ultimo KO del Benfica (allora fu sempre in Champions contro il Bayern), che non “cadeva” da ben 16 match, contando tutte le competizioni. Infine passando ai singoli impressiona il tabellino personale di Dries Mertens, nei dati forniti dalla UEFA dopo il match: per il belga 2 gol in 3 tentativi offensivi, ma anche 3 falli subiti e 3 commessi, insomma una partita da protagonista, sempre al centro dell’azione. Un vero tesoro per Sarri e per il Napoli.
A ‘Premium’ è piuttosto soddisfatto, nonostante il finale non perfetto: “Mettere sotto una squadra di prima fascia di Champions non è semplice e poi abbiamo capito quanto è dura questa competizione perché, quando abbiamo mollato, abbiamo preso subito due gol… Nei primi minuti eravamo troppo timidi e non aggredivamo alti, loro hanno fatto un grande palleggio e sono stati pericolosi in due occasioni. Sono contento comunque per i 70 minuti e per altri dettagli come la corsa di Insigne per abbracciare Mertens, è un grande segnale per la crescita del gruppo. Se doveva succeder qualcosa per svegliare la squadra è successo nel momento giusto, spero che i ragazzi vadano a casa un pochino arrabbiati perché abbiamo preso due gol evitabili“.
Parola poi anche a Nikola Maksimovic, al debutto in azzurro: “E’ stata una grande emozione. Sono molto felice per la vittoria ed il 4-2 finale. Cosa è successo dopo il 4-0? Negli ultimi venti minuti abbiamo lasciato tanti spazi e loro ci hanno fatto due gol. Credo che dobbiamo essere ugualmente contenti, dobbiamo proseguire così perchè il cammino è lungo. Io in campo anche a Bergamo? Non sono stanco (sorride, ndr) sono pronto!“. (Luca Brivio)