Tra i protagonisti assoluti del match tra Napoli e Real Madrid è stato senza dubbio il bomber azzurro Dries Mertens, autore del primo gol a favore della compagine campana, nel match di ritorno degli ottavi di finale di Champions League. L’attaccante belga, fermato nel post match dai microfoni di Mediaset Premium  ha dichiarato: “nel primo tempo abbiamo messo tutto, peccato per dopo, anche nel secondo tempo abbiamo regalato un po’ un calcio d’angolo, e hanno fatto gol. Di questa partita dobbiamo imparare molto ancora, è bello giocare partite cosi a casa: abbiamo fatto bene e siamo stati sfortunati, conoscevamo la loro qualità. Il palo? Era un momento importante, se facevamo 2 a 0 era importante, ma c’erano altre cose. Centravanti o esterno? Difficile da dire, grazie al Mister stiamo facendo un grande calcio, io so che non sono una punta con palla lunga, ma se facciamo come vuole il mister possiamo fare molte cose con questo modulo e con questa posizione”.  



Il Real Madrid continua la sua cavalcata trionfale in questa stagione della Champions League, battendo anche nel match di ritorno il Napoli, autore comunque di una prestazione eccellente. Al san Paolo in fatti la formazione di Zidane, perlomeno nel primo tempo non ha avuto vita facile, come afferma lo stesso tecnico dei Galacticos nella conferenza stampa del post match: “si è vero, abbiamo sofferto tantissimo nel primo tempo: all’inizio della partita non abbiamo fatto quello che volevamo, loro ci pressavano molto alti. Nel secondo tempo invece abbiamo cambiato modo di giocare, e abbiamo fatto molto meglio, la partita è stata proprio divisa in due in questo senso: abbiamo giocato molto nella loro metà campo e siamo contenti per la vittoria e di aver passato il turno”.  



Con la sconfitta per 3-1 subita ieri in casa al san Paolo, il Napoli, battuto dal Real Madrid saluta mestamente la Champions League, dopo essere arrivato fino agli ottavi di finale contro i campioni in carica. Al termine del match lo stesso allenatore azzurro Maurizio Sarri è intervenuto in conferenza stampa per  analizzare la partita appena conclusa, affermando: “il secondo tempo è stato fortemente condizionato dal gol, è chiaro che per continuare a giocare su quell’intensità, su quei ritmi, la condizione emotiva e mentale deve essere di altissimo livello e il gol ci ha tolto quasi tutte le speranze di qualificazione, ed era per noi proseguire sulle energie nervose. Un pizzico di aggressività in più ci voleva, poi era evidente che a livello fisico, con squadre così, noi pagavamo qualcosa. Secondo me nei primi 50 minuti noi non siamo stati alla pari, siamo stati superiori. Loro erano in grande difficoltà e si vedeva, quindi per un tempo siamo stati superiori: c’è speranza perché questi 50 minuti ci lasciano la sensazione che con un piccolo passo in avanti possiamo diventare una squadra capace di combattere a questi livelli”.



Valori in parità, numeri simili, concetti in realtà parecchio differenti: il 3-1 del Real Madrid al San Paolo, bis preciso del risultato dell’andata che porta i blancos ai quarti di Champions, visto dalla parte del Napoli è risultato parecchio bugiardo. Perchè la partita, con 1-0 di Mertens e gioco nettamente migliore, la fanno gli azzurri per tutto il primo tempo e fino al sigillo dell’1-1 del capitano delle merengues. Saranno 13 pari i tiri totali a fine match, con il Napoli che ne indirizza però meno (4 a 5) nello specchio di porta avversario. Pari o quasi anche il possesso palla (51 a 49%) con una precisione leggermente superiore per gli azzurri (86 a 83%). Quello che deve far riflettere è – visto l’esito deciso dai due colpi di testa di Ramos – il numero di calci d’angolo: 9 a 4 per il Napoli. Percentuale di realizzazione per il Real, 50%. Tipo tiri liberi nel basket… Interessante infine l’analisi della fase difensiva: 19 a 4 le chiusure effettuate dalla difesa ospite, a testimoniare una costanza offensiva impressionante per i partenopei, dominanti nel primo tempo; 67 a 63 le palle recuperate da Allan & co poi, con il centrocampo del Napoli che ha fatto meglio in linea generale rispetto a quello avversario. Passando ai singoli, come sempre da applausi la prova di Mertens: gol, palo, tantissimo movimento e anche 5 falli commessi, segno di una grinta e utilità totale per la squadra, anche in ripiegamento.

De Laurentiis ai microfoni di ‘Premium’ si lascia andare stavolta ad una paternale sul contrasto tutto italico tra nord e sud, in senso sociale, dopo le prese di posizione d’alto livello e utilità calcistica alle quali avevamo assistito all’andata. Impossibile sintetizzare l’acuto in poche righe, si va dall’attacco ai “giornali e giornalisti del nord” (Gazzetta dello Sport in primis) all’odio di tutti per i napoletani. Senza entrare nel cuore delle questioni, che hanno poco di familiare con il calcio, vista l’abitudine a non parlare assolutamente arbitraria e inaccettabile – da parte di chi evidentemente si sente diverso dagli altri – facciamo come se il silenzio stampa fosse valido anche stasera.

Qualche riga solo per l’intervento di Sarri, più concreto: “Abbiamo la sensazione di non essere poi così lontani da loro, abbiamo tenuto testa a una squadra fortissima anche con giocatori molto giovani in campo. Molto bene i primi 45 minuti, poi i due gol subiti in apertura di ripresa ci ha fatto perdere energie emotive importanti e non siamo più riusciti a mantenere la stessa intensità. I gol di Ramos? E’ vero si poteva fare meglio in marcatura, d’altronde lui ha queste caratteristiche, è molto duro da limitare sui calci piazzati…”.  

(Luca Brivio)

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