Vittoria Bussi, 31enne ciclista romana si racconta ai microfoni di Vieni da me svelando i motivi che l’hanno spinta ad abbandonare la vita accademica per salire in sella ad una bicicletta e tentare di partecipare alle prossime Olimpiadi. Dopo aver ascoltato i ricordi di Manuela Villa, Caterina Balivo accoglie nel suo salotto la sportiva che, a 27 anni, ha deciso di rivoluzionare la sua vita. Una scelta difficile, ma consapevole quella di Vittoria che, dopo la morte del padre, ha capito che la vita che aveva condotto fino a quel momento non la rendeva davvero felice. “Dopo il liceo classico, mi sono innamorata della matematica e sapevo che mi sarei laureata alla Sapiena e poi sarei partita per il dottorato di ricerca”, racconta Vittoria che riesce a realizzare tutto ciò che voleva. Nel 2011, però, arriva il tragico evento che le cambia la vita. “Mio padre ha un’emorragia cerebrale e io mi ritrovo a fare da pendolare da Oxford a Roma perchè non potevo lasciare la mia vita e la mia famiglia”.



VITTORIA BUSSI: “DOPO LA MORTE DI MIO PADRE HO CAMBIATO VITA”

Dopo un anno, il padre muore e, da quel momento, Vittoria Bussi ha messo tutto in discussione. “Ho rivoluzionato la mia vita perchè ho capito che non ha senso condurre una vita che non ti rende felice. La mia vita era sui libri, dedicata alla matematica, alle conferenze” – spiega Vittoria che, da quel momento, comincia ad allenarsi – “nello sport ho trovato que vuoto da colmare”. A 27 anni, la Bussi inizia ad allenarsi e a vincere: “dopo pochi mesi mi ritrovo nel mondo dei professionisti. E’ come saltare dall’asilo all’università”, spiega Vittoria. Molte persone non credevano nella sua determinazione e, invece, oggi Vittoria, come tutti gli sportivi, sogna le Olimpiadi. Il suo obiettivo, infatti, è riuscire a partecipare a Tokyo 2020.

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