Il pronostico Italia–All Blacks è tutto dalla parte della Nuova Zelanda anche se gli azzurri lotteranno fino alla fine. Una partita di quelle speciali, contro la nazionale prima nel ranking mondiale, nel rugby quella più forte del mondo ormai da tanti anni. E così oggi alle 15 allo stadio “Olimpico” l’Italia affronterà gli All Blacks. Gli azzurri tenteranno l’impresa, almeno di limitare i danni, contando sul fatto che la formazione neozelandese qualche problema c’è l’ha. È stata sconfitta dall’Irlanda, peraltro seconda nel ranking mondiale a Dublino 16 – 9. L’Italia ha perso con l’Australia a Padova 26 – 7, con una buona prestazione. La squadra dell’allenatore irlandese Conor O’Shea tenterà di inventarsi qualcosa per fermare la squadra dei maori, alla ricerca di una rivalsa immediata. Di sicuro sarà grande spettacolo. Oggi scendono in campo i maestri del rugby mondiale… Per presentare questa grande sfida abbiamo sentito Mauro Bergamasco ex giocatore e nazionale di rugby. Eccolo in questa intervista a IlSussidiario.net.



Come vede questa partita?

E’ ovviamente una partita di notevole difficoltà che tiene conto anche del valore dei nostri avversari. Una nazionale quella degli Blacks che ha il merito di essere sempre innovativa, una qualità importante che li aiuta a tenerli ai vertici di questo sport.

Su cosa dovranno puntare gli azzurri?



La difesa sarà molto importante, come la continuità di rendimento per tutto l’incontro degli azzurri. A questo si dovrà aggiungere la necessità di un ottimo possesso palla per fermare la Nuova Zelanda.

Bellini grande protagonista a Padova non ci sarà, vedremo un Ghiraldini migliore rispetto alla partita con l’Australia?

Ogni partita fa testo a sé e bisogna dire che Ghiraldini è un capitano che per la sua esperienza e il suo carisma riesce a guidare l’Italia sempre nel modo migliore. Dovrebbe farlo anche oggi.

Si aspetta qualche mossa tattica di O’ Shea?

O’ Shea potrebbe inventare qualcosa nella gestione della manovra dell’Italia. Potrebbe cercare di fermare gli All Blacks sempre nei limiti del regolamento come aveva già fatto con l’Inghilterra. Di certo starà preparando nel migliore dei modi questa partita con una nazionale così forte come è la Nuova Zelanda.



Che match si aspetta dagli All Blacks?

La solita partita che fanno gli All Blacks. All Blacks che vorranno imporre la loro
manovra, vorranno cercare di vincere. La sconfitta con l’Irlanda gli può avere dato fastidio, avranno motivo di rivalsa. Non penso però che in questo senso sia proprio con l’Italia che vogliano dimostrare ancora di più il loro valore.

Come potremo contrastare lo strapotere fisico della Nuova Zelanda?

No sinceramente non penso che l’Italia abbia problemi a livello fisico con le altri nazionali, tanto più con la Nuova Zelanda. Sono altre le cose che ci separano a livello tecnico dalle squadre più forti del mondo.

All Blacks sconfitti dall’Irlanda è finito il loro dominio…

Aspettiamo a dirli, gli All Blacks restano sempre gli All Blacks. A Dublino si affrontavano le due nazionali prime nel ranking mondiale, era una vero banco di prova su chi fosse più forte. L’Irlanda è molto cresciuta e ha battuto la Nuova Zelanda che però resta una formazione fortissima. Si può semplicemente dire che mentre prima c’erano solo gli All Blacks ai vertici internazionali, ora ci sono alcune nazionali che sono le più forti del mondo…

Dove si deciderà questa sfida?

Sarà importante per l’Italia la fase di conquista, sarà importante bloccare i lanci degli All Blacks. Questa cosa avrà una notevole importanza nell’arco di questa sfida.

Cosa manca all’Italia per crescere finalmente a livello internazionale?

Ci vuole tempo per riuscire a migliorarsi, bisogna lavorare molto, per una gestione del rugby italiano che riguardi anche la crescita di tutta la struttura di questo sport. Una crescita che vada al di là anche dei prossimi appuntamenti come il “6 Nazioni” e i Mondiali di rugby!

(Franco Vittadini)