Si chiude sul 2-0 una Lazio-Fiorentina un po’ bruttina, sicuramente non per amanti del bel gioco. Le due squadre, contratte e fisicamente non freschissime, hanno dato vita ad un incontro a tratti noioso, abulico, che ha vissuto di brevi fiammate più sul versante capitolino che su quello toscano. Così, se il primo tempo si chiudeva con un sonnacchioso zero a zero, in cui le azioni si contavano utilizzando neanche tutta una mano (due per la Lazio, una per i viola), la ripresa si apriva con il buon ritmo dei viola, il quale però durava neanche 10 minuti. L’entrata nell’intervallo di D’Agostino sembrava migliorare la manovra dei toscani, ma un regista che porta acqua per una squadra immobile sia nella tattica che nella corsa diventa in questo modo inutile. Storia diversa per la Lazio, con Reja che si vedeva costretto, in soli 40 minuti, a dover effettuare due cambi a causa degli infortuni di Diakitè e di Floccari.



Al loro posto entravano Stendardo e Sculli: il primo giocava anche meglio del difensore francese, il secondo invece andava crescendo con lo scorrere dei minuti. La svolta tattica avveniva quando Reja, intorno al quindicesimo della ripresa, ordinava ai suoi di alzare il baricentro per non soffrire più la sterile pressione dei toscani. Sterile perché Gilardino, unica punta viola, restava spesso troppo isolato dalle ali Santana e Babacar (e neppure Ljiaic nel primo tempo era riuscito a dare un grande contributo). A quel punto era la Lazio ad alzare il ritmo e a provare prima le percussioni sulle fasce con Gonzalez e Sculli e poi quelle centrali con Mauri e Kozak. Da una ripartenza di Radu nasceva l’azione del rigore laziale: affondo del terzino romeno che saltava tre giocatori viola in velocità, palla in diagonale per Kozak che proseguiva la transizione centrale in sfondamento e sgambetto di Kroldrup in ritardo. Netto il rigore che il centravanti ceco trasformava impeccabilmente spiazzando Boruc. Neanche quattro minuti e giungeva il raddoppio laziale, favorito da una Fiorentina che tardava a trovare una qualche forma di reazione. Manovra lenta e compassata quella dei viola, tanto che Mauri si inseriva nel fraseggio dei toscani rubando palla, lanciando Brocchi che a sua volta verticalizzava sulla fascia per Sculli.



L’ex ala del Genoa andava sul fondo e crossava a uscire verso Kozak che poteva schiacciare a rete con Boruc ormai fuori causa. La Fiorentina non riusciva neanche stavolta ad abbozzare una reazione convincente e quindi, per questa Lazio concreta ma non brillante, si trattava soltanto di accompagnare verso il finale un risultato ampiamente positivo, ottenuto più sulla scarsezza altrui che sui meriti propri. La Lazio risale a 40 punti, la Fiorentina a 25 vede la zona retrocessione a soltanto sei lunghezze. Panchina bollente per Mihajlovic? Se il piglio dei toscani dovesse rimanere questo, non ci sorprenderemmo di vedere i viola soffrire in zone pericolose fino a fine campionato.
 



CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE IL TABELLINO DI LAZIO – FIORENTINA
 

 

(4-4-2):  Muslera 6,5; 2 Lichtsteiner 6, Diakitè sv (13′ Stendardo 6), Biava 6, Radu 6,5; Gonzalez 7 (80′ Hernanes sv), Brocchi 6, Ledesma 6, Mauri 6,5;  Kozak 7,5, Floccari 6 (38′ Sculli 6,5). A disp.: (12 Berni, 5 Scaloni, 17 Foggia, 39 Cavanda) All. Reja

 

(4-3-3): Boruc 6; De Silvestri 5, Gamberini 5, Kroldrup 5, Gulan 6; Donadel 5 (75′ Berhami sv), Santana 5, Montolivo 5; Cerci 5 (70′ Babacar sv), Gilardino 4,5, Ljajic 5 (46′ D’Agostino 6). A disp.: (89 Neto, 31 Camporese, 25 Comotto, 32 Marchionni) All. Mihajlovic

 

Arbitro: De Marco di Chiavari (Viazzi-Liberti; IV°: Russo)
Ammoniti: Gulan, Donadel, Brocchi, Cerci, Kroldrup, Lichtsteiner

CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE LE PAGELLE DI LAZIO – FIORENTINA

Le Pagelle

Lazio:
Muslera 6,5 – impegnato una volta nel primo tempo se la cava egregiamente su Cerci
Lichtsteiner 6 – non il miglior Lichtsteiner, contiene gli attacchi sulla sua fascia
Diakitè sv – troppi pochi minuti
(13′ Stendardo 6 – ordinata, normale amministrazione)
Biava 6 – come Stendardo
Radu 6,5 – il romeno è stato bravo anche a spingere ed ha annullato Cerci
Gonzalez 7 – l’unico a centrocampo in gradi di dare ritmo e spinta dalla sua parte, lotta anche come un leone e toglie molti palloni ai viola
(80′ Hernanes sv)
Brocchi 6 – grande lottatore come sempre, comincia a soffrire un po’ di mancanza di fiato
Ledesma 6 – male nel primo tempo quando è fuori dal match e sbaglia molto, si riprende un po’ nella ripresa
Mauri 6,5 – non è ancora tornato il Mauri di inizio stagione, ma sbaglia poco e si danna l’anima anche a rientrare in difesa
Kozak 7,5 – doppietta e titolo di migliore in campo, il ceco segna una doppietta tirando in porta tre volte. Un’ottima media per un centravanti bravissimo fisicamente che sta anche migliorando coi piedi.
Floccari 6 – un bel tiro parato da Boruc e niente più.
Sculli 6,5 – non in formissima, cresce man mano che macina minuti e regala un grande assist a Kozak.

Fiorentina
Boruc 6 – può poco sui goal, è bravo su un paio di conclusioni biancocelesti
De Silvestri 5 – poco incisivo, scende ma non punge.
Gamberini 5 – soffre Kozak moltissimo e chiude poco anche su Sculli
Kroldrup 5 – come Gamberini
Gulan 6 – l’unico difensore viola a dare ritmo e spinta sulla fascia.
Donadel 5 – non riesce a costruire e anche come interdizione oggi non è giornata
(75′ Berhami sv)
Santana 5 – cambia posizione due tre volte senza mai risolvere nulla di positivo
Montolivo 5 – si rianima un po’ insieme a D’Agostino nei primi 15′ della ripresa. Un po’ poco.
Cerci 5 – gran tiro nel primo tempo, unica occasione viola. Stanco e frustrato si fa anche ammonire per nervosismo. Non riesce mai a dialogare né con De Silvestri né con Gilardino.
(70′ Babacar sv)
Gilardino 4,5 – qualcuno all’Olimpico si è chiesto se fosse realmente in campo, ma la colpa non è tutta sua.
Ljiaic 5 – 45 minuti e due soli affondi
(46′ D’Agostino 6 – l’unico che riesce a mettere fosforo nel gioco viola)

 

(Enrico Strina)