Chi si aspettava una replica piccata, da parte laziale, alla frecciata di Totti (“L’uomo-derby? Reja…”) sarà rimasto probabilmente deluso. O forse no, perchè talvolta rispondere con un’alzata di spalle può essere il metodo migliore per liquidare chi ti dà noia. Meglio l’indifferenza, insomma, ed è proprio questa la strada scelta da Edy Reja per liquidare la battuta del capitano della Roma, che, peraltro, non prenderà parte al derby. “Lasciamo stare le chiacchiere, noi abbiamo bisogno di concentrazione”: questa la replica – affidata ai microfoni di RadioSei – del tecnico  della Lazio nei confronti della velenosa punzecchiatura. Meglio pensare alla partita, a suo avviso. Una partita che per lui è letteralmente stregata. Reja, infatti, non ha mai battuto i giallorossi in carriera, nemmeno quando sedeva sulle panchine di Vicenza e Napoli. Il suo obiettivo, quindi, è obbligato: vincere e portare a casa quei tre punti finora sempre sfuggiti. Il tifoso biancoceleste – come in genere tutti i tifosi – si accontenterebbe di superare l’avversario anche con un autogoal o con un rigore (meglio se dubbio…) al 95′. Non è questa, però, l’idea del goriziano, che invece pretende una grandissima prestazione da parte dei suoi. “Dobbiamo fare la partita che tutti si aspettano”, spiega, e sembra difficile dargli torto, dopo le tante scoppole del recente passato. Sarà compito suo, naturalmente, caricare al punto giusto i giocatori, senza gettar loro sulle spalle la croce. Concentrazione sì, ma con equilibrio, chè altrimenti si rischia di arrivare troppo tesi, e dunque scarichi, alla fatidica partita. In gare come questa, poi, conterà moltissimo anche il cuore, come sottolineato, poi, dallo stesso Reja: “Se si gioca con il cuore spesso si porta a casa il risultato”. La pressione, che inevitabilmente ci sarà, non lo spaventa. Il derby, dice, è un appuntamento straordinario, ma l’esperienza per gestire situazioni simili non gli manca di certo. L’importante è trasmettere sicurezza alla squadra. Chiusura sui tifosi: “Ci devono stare vicino”, chiede con decisione il tecnico, che ritiene di allenare un gruppo più che valido, in grado di dar loro tante soddisfazioni.



Si sa che il derby vale molto più dei semplici tre punti, al contrario di quello che sosteneva un certo Zeman – che pure se ne intendeva di stracittadine – tempo fa. Un Reja, dunque, sempre più ‘romanizzato’, come dimostra la sua chiosa: “Daje Lazio!”. Un’espressione non proprio abituale per un signore compassato come lui: potenza dei derby…

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