Federico Marchetti vola. Come un’aquila. Da un palo all’altro, sempre pronto a sventare le minacce avversarie. Per Edy Reja è diventato una specie di supereroe. Arriva e scaccia tutti i pericoli. Gli attaccanti del Napoli, sabato sera, ci hanno provato in tutti i modi a bucarlo, ma niente. D’accordo che Lavezzi non è e non sarà mai un goleador, ma quel tiro scoccato sul finire di partita era quasi perfetto. Quasi, ma in porta c’era Marchetti, uno che in questo momento parerebbe pure i tiri di Pelè, se ‘O Rei’ giocasse ancora. I tifosi biancocelesti, dopo un pizzico di scetticismo iniziale, lo hanno adottato. Per loro è ormai un idolo incontrastato. Se Klose fa i gol, lui li evita, sempre e comunque. I numeri non mentono. Solo sei le reti subìte in dieci presenze in campionato. L’ultimo avversario a trafiggerlo è stato il catanese Bergessio lo scorso 26 ottobre. E’ passato quasi un mese. Da allora ci hanno provato Parma, Cagliari e Napoli, senza cavare un ragno dal buco. Ora l’imbattibilità del numero 1 biancoceleste è salita a 300 minuti. Gli manca, in pratica, un tempo per agganciare e magari superare l’indimenticato Angelo Peruzzi, stabilendo così un nuovo record. Che momento per Marchetti. E quant’è lontano l’esilio forzato di Cagliari. Un anno in tribuna. Tutta colpa di Cellino, uno che quando si fissa su una cosa, c’è poco da fare. E tutto perchè Federico, in maniera più candida che ‘arrivista’, aveva confessato il suo desiderio di cambiare maglia. Per andare alla Sampdoria. Che poi, visto il percorso blucerchiato, forse è stato meglio così, ma questa è un’altra storia. Il nuovo Marchetti è un prodigio. E’ il custode perfetto per la porta laziale. Reja se lo coccola, Prandelli non ancora, ma chissà. Il ct non è cieco, lo tiene sotto osservazione. Buffon è inamovibile, De Sanctis e Sirigu stanno facendo bene a Napoli e Parigi. Insomma, in porta ci siamo, il livello medio è ottimo. Arriverà anche il momento di ‘SuperFede’. Ad elogiarlo ci ha pensato oggi l’ex-collega Marco Ballotta, dalle pagine del Messaggero. Marchetti, secondo lui, è cresciuto moltissimo soprattutto a livello di concentrazione. Dopo un avvio un po’ così, è sotto gli occhi di tutti il suo rendimento, assolutamente stellare. “Sono convinto che porterà tanti punti alla Lazio”, dice l’ex-portiere biancoceleste.



A rapirlo, in particolare, è stata “quella parata su Lavezzi, da campione”. E il record a portata di mano sarà uno stimolo in più: “Noi portieri diciamo di non pensare a queste cose, ma è una grossa bugia”. Già, e poi perchè mentire. Il calcio è fatto pure di freddi numeri. Oltre che di emozioni, naturalmente. Come quelle che il rinato Marchetti sta offrendo alla sua platea. Che lo ama e lo venera come un santo. E di miracoli il Nostro se ne intende.

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