Stefano Mauri è fermo ai box. Problemi muscolari, ed è già la seconda volta dall’inizio della stagione. Prima, a settembre, uno stiramento, poi un nuovo problema, nella stessa zona del muscolo precedentemente lesionato (ma non nello stesso punto). Un’incredibile, sfortunata casualità. La descrive così il suo agente Tiziano Gonzaga, intervenuto oggi ai microfoni di Radio Manà Manà. Mauri, dice Gonzaga, sta bene dal punto di vista psicologico, “l’unica amarezza è non poter dare il suo contributo”. Questa Lazio, però, sta facendo molto bene anche senza di lui. La banda-Reja è una delle rivelazioni del campionato fino a questo momento. Il gioco non è sempre spumeggiante, ma la squadra appare matura e consapevole dei propri mezzi. Che, specialmente da centrocampo in su, sono elevatissimi. Quanto a Mauri, il procuratore traccia così il programma di recupero: “Le prime tre settimane di riabilitazione le passerà in Germania (dove è in cura da uno specialista, ndr), poi tornerà a Formello”. Si passa al discorso calciomercato. La mezzala, nativa di Monza, è stata ricercata nel recente passato da molti club, soprattutto inglesi. In particolare, radiomercato dava il Tottenham sulle sue tracce, e chissà che non possa succedere qualcosa in tal senso nel corso della finestra di gennaio. “Tutte le offerte arrivano a Lotito, è lui che decide”, taglia corto Gonzaga. A suo avviso, sarebbe singolare se la Lazio decidesse davvero di privarsi di Mauri. Un giocatore tecnico, duttile, grazie al quale Reja può passare tranquillamente dal 4-2-3-1 al 4-3-1-2 e viceversa. L’ex-bresciano, infatti, può giostrare sia da trequartista/ala che da interno. Tanti giocatori in uno, insomma. Anche per questo, il tecnico biancoceleste non vede l’ora di riabbracciarlo. Con lui a disposizione aumentano notevolmente le possibili opzioni tattiche. Anche se, per fortuna, è spuntata fuori la rivelazione Lulic, altro jolly di raro eclettismo. Comprato per fare il terzino sinistro, il bosniaco si è ben disimpegnato finora anche come mezzala e come ala pura, addirittura sulla corsia destra. Un altro ‘coltellino svizzero’, di quelli utili sempre e comunque. Stasera contro lo Zurigo sarà lui uno dei due esterni di centrocampo (l’altro sarà l’ex-genoano Sculli).



E’ anche grazie a giocatori così che si costruiscono le grandi squadre. Giocatori pronti all’uso. Sempre e comunque.

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