L’Aquila guarda tutti dall’alto verso il basso. Grazie alla zampata di Sculli la sorprendente Lazio di Edy Reja ha battuto il Parma nel finale e si è portata in vetta alla classifica, alla pari con l’Udinese ed in attesa del recupero della Juve, impegnata al San Paolo (oggi verrà comunicata la data della partita). Claudio Lotito, all’indomani del successo, è ovviamente soddisfatto. Per i risultati raccolti dalla squadra, per la posizione di classifica, per tutto. In casa biancoceleste si respira una bellissima atmosfera. Anche in Europa, grazie all’1-0 sullo Zurigo, si sta risalendo la china e quest’anno, dopo cinque sconfitte consecutive, si è rotto anche il tabù derby. Insomma, una prima parte di stagione nettamente positiva, ma il presidente non vuol sentir parlare di inutili trionfalismi. “Non ci esaltiamo nè ci abbattiamo”, è il mantra mandato giù a memoria, tipico di tante altre situazioni più o meno simili. Il patron, in ogni caso, non si mostra troppo sorpreso. La società, a suo giudizio, sapeva di aver allestito una formazione competitiva ed in grado di giocarsela con tutti. Meglio non parlare ancora, però, di scudetto o chissà che altro. Meglio affrontare una partita alla volta, “step by step, o carpe diem, se preferite” (dice Lotito rispolverando il suo amato latino), restando umili e nel contempo determinati. Ha inciso molto nella crescita della squadra anche la recente vittoria nel derby: “Ha significato ripristinare un sano equilibrio nella città”, è il commento presidenziale. Anche Stefano Mauri, fermo ai box per guai muscolari, è al settimo cielo per il temporaneo primato in classifica: “Mi emoziona e mi fa tornare il sorriso”, ha spiegato il centrocampista, che si sta curando in una clinica di Monaco. Dalle pagine del suo sito, Mauri non ha nascosto la propria gioia, complimentandosi con tutti ed in particolare con Beppe Sculli, autore del gol castiga-Parma (propiziato da Klose). La convalescenza prosegue, con qualche lentezza. Ora il giocatore dovrà rimanere in Germania in un centro di riabilitazione per una trentina di giorni; è ancora presto dunque per sbilanciarsi sui tempi di recupero. La sua speranza, comunque, è di ritornare a disposizione per febbraio.
La voglia di tornare a calcare il terreno di gioco è troppa: “Non vedo l’ora”, dice Mauri. E come dargli torto, con una Lazio che corre così forte.