Edy Reja è stato categorico. L’organico della Lazio è troppo numeroso e va sfoltito. L’abitudine del tecnico goriziano è quella di lavorare con un gruppo di 20-22 giocatori più i portieri, non di più. E la rosa biancoceleste sfora di molto i parametri da lui fissati. Tra i portieri si cerca una sistemazione per Carrizo, sulle cui tracce si sarebbe messo l’Ajax orfano di Stekelenburg. In difesa Zauri e Garrido, per motivi diversi, non rientrano nei piani societari; il primo per l’età, il secondo perchè ha dimostrato scarsa adattabilità al nostro campionato. Valigie pronte anche per Mark Bresciano, che potrebbe accasarsi addirittura in Arabia, secondo le ultime indiscrezioni. Del Nero, nonostante un buon precampionato, dovrebbe essere ceduto, così come Foggia, che potrebbe essere utilizzato come pedina di scambio per arrivare a Marco Parolo. La trattativa col Cesena va avanti; l’ultima offerta è di 4 milioni più il cartellino del fantasista napoletano. La lista di sbarco continua con il nigeriano Makinwa, che non sembra avere grosse richieste, e probabilmente con Kozak, la cui posizione, visti i tanti arrivi nel reparto avanzato, appare piuttosto traballante. In entrata, invece, basteranno un paio di colpi, un difensore centrale (l’uruguagio Coates, che piace pure al City) ed un interno di qualità, che non sarà Pjanic, blindato dal Lione. Reja, intervistato dal portale Lalaziosiamonoi.it, ha annunciato che a breve inizieranno i tagli: “Adesso cominceremo a fare qualche selezione, non posso portare avanti tutti questi giocatori – ha spiegato il mister – Io di solito lavoro con 20-22 giocatori più i portieri e qualche giovane, quindi un gruppo di 25 uomini”. Particolarmente affollato l’attacco: “Ho sette punte, mi dispiace aver dovuto lasciare Zarate a Fiuggi, è rimasto lì per giocare 90 minuti, lo stesso discorso avrebbe riguardato Floccari. Prima ancora avevo lasciato fuori Rocchi e stavolta ha giocato, la rotazione è necessaria e comprende tutti”. Il turnover, per questa Lazio extralarge, è praticamente inevitabile. Ma non potrà continuare all’infinito. Lotito e Tare dovranno armarsi di pazienza e munirsi ‘di forbici’. Bisogna cedere. Va bene il discorso dei tre fronti da onorare, ma Reja ritiene di poterli affrontare al meglio
anche con poco più di 20 giocatori. Meglio dargli ascolto, forse, anche per non vedere troppi musi lunghi nello spogliatoio…