Il matrimonio tra la Lazio e Mauro Zarate è sempre più in bilico. Oggi il tecnico biancoceleste Edy Reja, intervistato da Sky Sport 24, ha seminato nuovi dubbi sulla permanenza dell’argentino nella Capitale: “Zarate in uscita? Non lo so, non posso dirlo”. L’attacco, con gli innesti di Klose e Cissè, si è notevolmente rafforzato. Ma i nuovi arrivi hanno creato anche dei problemi di sovraffollamento: “Se Zarate dovesse rimanere, dovrei fare delle scelte. E’ difficile gestire 7 punte”. E non solo. Reja sta chiedendo da giorni a Lotito di sfoltire la rosa un po’ in tutti i settori, non solo davanti. 32 giocatori, ha sottolineato, sono davvero troppi “e così è difficile lavorare”. Anche perchè, nella situazione attuale, è pure difficile pensare di acquistare nuovi giocatori, che pure servirebbero: “Se qualcuno non va via, in entrata non c’è più spazio”, ha spiegato il mister. Che ha indicato due priorità sul mercato: gli acquisti di un difensore centrale e di una mezzala. Per il primo ruolo Toloi ha sorpassato Coates, per il secondo Parolo resta in rampa di lancio. Tornando a Zarate, va detto che per ora sembra anche difficile ipotizzare una sua collocazione altrove. L’Atletico Madrid, che era sulle sue tracce, sembra essersi defilato, nonostante la disponibilità economica dovuta alla cessione del pari ruolo Aguero. Maurito, nonostante la sua discontinuità, rimane uno dei giocatori più amati dalla tifoseria biancoceleste, che vedono in lui l’uomo capace di accendere all’improvviso la manovra offensiva. Tanto estro e tanta qualità lo hanno fatto entrare nel cuore dei sostenitori della Lazio, nonostante sia un giocatore assai lunatico e dalle medie realizzative non certo eccelse. I gol, quest’anno, dovranno arrivare soprattutto dalla premiata ditta Klose-Cissè. Quanto al francese, Reja ne ha apprezzato i progressi tattici, rilevati nella prima fase della preparazione: “Cissè? Gioca sia a destra che a sinistra. Al centro abbiamo in teoria quattro punte centrali e lui è l’unico che può giocare largo sulla fascia e con la velocità che ha può creare spazi importanti”. L’unico appunto riguarda la fase di ripiegamento, in cui il francese deve migliorare: “Deve abituarsi al nostro calcio, alla nostra pressione, con particolare riguardo alla fase difensiva; dopo i due anni che ha disputato in Grecia deve abituarsi a ritmi molto più alti”.



A completare il reparto, poi, Rocchi e Kozak. Il primo è inamovibile, il secondo invece potrebbe finire al Cesena in un ipotetico scambio con Parolo. Reja è stato chiaro: bisogna cedere, il troppo stroppia.

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