Dal match di ieri dell’Olimpico la Lazio è uscita con le ossa rotte. La rete di Sculli ha soltanto illuso, prima che arrivasse l’uno-due firmato Palacio-Kucka. Il Genoa si è lasciato alle spalle il brutto pari di domenica scorsa con l’Atalanta, mentre i biancocelesti sono sprofondati in un mare di incertezze. Quella con il Grifone è stata la classica partita dell’ex per il difensore biancoceleste Giuseppe Biava. Una partita assai sfortunata, e non solo per il risultato. Biava, infatti, scontrandosi con il compagno di squadra Ledesma, si è rotto un dente. E’ lui stesso a raccontare l’incidente ai microfoni di Lazio Style Radio: “C’è stato questo scontro fortuito, io al momento ho preso una botta nei denti, uno l’ho perso e gli altri due erano lì lì per cadere”. Ora l’ex-genoano sta bene, ma sicuramente mancherà nelle prossime due gare contro Cesena e Palermo. Il dolore è passato, ma l’amarezza per il ko ancora no. La Lazio, a suo avviso, ha fallito soprattutto nel primo tempo, quando non è riuscita a chiudere la gara, permettendo così il ritorno alla carica della banda Malesani. Sta succedendo troppo spesso, inoltre, che la squadra prenda gol alla prima occasione. Un aspetto da migliorare assolutamente. Biava non sa spiegarsi i motivi di questi improvvisi cali di concentrazione. Il gruppo, evidentemente, è ancora fragile psicologicamente, tanto che si disunisce al primo ostacolo. E questo nonostante l’iniezione di personalità e di esperienza costituita dagli arrivi di Klose, Cisse e compagnia cantante. In particolare, sottolinea il difensore, “la fase di non possesso non la stiamo facendo bene”. In difesa è una Lazio notevolmente ottimizzabile, anche se, visti i tanti volti nuovi, qualche difficoltà iniziale era da mettere in preventivo. La chiusura di Biava è, però, all’insegna della fiducia: “Ci sono tutti i presupposti per tornare ai livelli dello scorso anno”. E’ quello che sperano società e tifosi, che non stanno mancando di sottolineare con disapprovazione le ultime battute a vuoto. In Coppa con il Vaslui, e poi in campionato con il Genoa. Due indizi fanno una prova, questa squadra manca di grinta e di capacità di concentrazione.



Meglio darsi una mossa, ed alla svelta. Per tornare grandi bisognerà migliorare tutti, tecnico, giocatori e società.

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