Il feeling tra Edy Reja ed i tifosi della Lazio è ormai ai minimi termini, ammesso che sia mai esistito. Ieri, dopo il ko interno contro il Genoa, la furia dei supporters biancocelesti si è scatenata all’indirizzo del tecnico, fischiato e contestato a più riprese. Secondo la tifoseria, il tecnico è troppo prudente e non tiene in pugno la squadra. Diversi giocatori, inoltre, tra cui Cisse – peraltro uno dei migliori in quest’avvio di stagione – sarebbero schierati fuori ruolo. In poche parole, Reja non ha la mentalità vincente: così si è espressa la vox populi laziale. Il diretto interessato inizia a dare qualche piccolo segnale di cedimento. Non ne può più di lavorare in mezzo alle contestazioni e di non veder riconosciuto il proprio duro lavoro. “Con i tifosi non c’è sintonia, non fanno altro che criticare”, è stato lo sfogo del mister, che ha informato anche il presidente Lotito del suo stato d’animo. Così non si può andare avanti, Reja lo sa, anche se non vuole darla vinta a coloro che urlano e criticano, a volte pure a prescindere, per partito preso. Lo stesso Lotito, uno che è abituato ad essere preso di mira, ha cercato di consolare l’allenatore, invitandolo “a non farci caso”. Non tutti, però, sono fatti alla stessa maniera. E Reja, uomo sensibile quanto professionale, sta soffrendo molto per la situazione. Il mercato gli ha consegnato una Lazio tutta nuova, più forte per quantità e qualità rispetto allo scorso anno, ma dopo l’illusorio avvio di San Siro (un 2-2 con tanto di complimenti e pacche sulle spalle), la squadra sembra essere precipitata in una ‘crisetta’ involutiva. Prima il Vaslui in Europa League, poi il Genoa in campionato hanno messo a nudo le pecche di un gruppo sì solido ma che non sa cambiare marcia dinanzi alle prime difficoltà. L’agente di Reja, Marko Naletilic, ha giurato sulla permanenza del suo assistito nella Capitale: “Reja non si dimette”, come ha detto ai microfoni di Radio Manà Manà Sport. La situazione, tra l’altro, non sembra destinata a cambiare in nessun caso. Il mister non si muove, parola di Naletilic, “anche se dovesse vincere 6-0 la prossima gara non ci sarebbero cose da aggiungere”.



Dunque, con buona pace del tifo laziale, Reja resterà dov’è. Toccherà ad allenatore, giocatori e società, tutti insieme, lavorare per correggere ciò che non va. E il pubblico, per il bene della squadra, sarà chiamato a fare il suo.

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